Va a chiedere le sue lettere d'amore poi ferisce la fidanzata e si uccide

Va a chiedere le sue lettere d'amore poi ferisce la fidanzata e si uccide Tragico gesto di un innamorato all'alba di ieri a Gonovra Va a chiedere le sue lettere d'amore poi ferisce la fidanzata e si uccide La ragazza era decisa a troncare la relazione - E' stata colpita a coltellate nel suo appartamento Soccorsa dallo stesso aggressore pentito, è fuggita - L'uomo rimasto solo si è recisa la carotide (Dal nostro corrispondente) Genova, 11 maggio. Un operaio disoccupato ha tentato stamane all'alba di uccidere la sua ex-fidanzata, una giovane caramellaia della < Elafi >: ha colpito la giovane donna con quattro coltellate e poi ha rivolto la punta dell'arma contro di sé recidendosi la carotide e decedendo pochi minuti dopo. Protagonisti della tragedia sono il trentaquattrenne Adalgiso Tarcisio Pesce, nativo di Acqui ed abitante in via Armi- rotti 1, e la ventisettenne Ma-.ria Giustini nativa di Genova e dimorante con i genitori a Rivarolo, in via Egisto Bezzi 1/9. I due giovani si erano conosciuti circa un anno fa nello stabilimento della Elah a Pegli, ove il Pesce a quell'epoca lavorava saltuariamente. Due mesi dopo si erano fidanzati stabilendo di sposarsi il 15 maggio di quest'anno. Ma i primi dello scorso marzo i loro rapporti — a conclusione di un periodo di fred- dezza e di dissapori — si era- no bruscamente interrotti e, a quanto sembra, Maria Giustini avrebbe detto al Pesce che non intendeva in alcun modo proseguire la relazione. I due giovani tuttavia s'in' contrarono ancora un paio di volte, a Genova e a Sampierdarena, e nel corso di uno di questi incontri la Giustini promise al Pesce di restituirgli le lettere e i regali che durante il fidanzamento aveva ricevuto dal giovanotto. Ieri, domenica, qualcosa di improvviso e di drammatico dev'essere avvenuto, se alla sera Adalgiso Tarcisio Pesce si è fatto prestare da un vicino di casa una penna a sfera e ha riempito diligentemente un foglio di carta da lettera con un messaggio che è un po' il suo testamento: < Maria non vuole più sposarmi Sono disperato. Che farò senza di leif Se la perdo, anche la mia vita è finita. La vado a trovare domattina e giuro che se mi respinge ancora io la uccido e poi mi tolgo di mezzo. Spero che Dio abbia pietà di me; spero che gli uo mini non mi condannino troppo » Poi il Pesce ha rinchiuso il foglio in una busta, ha nasco sto la missiva in una borsa di pelle stinta, assieme ad un coltellaccio da cucina con una lama lunga venticinque centimetri, ed ha atteso nella sua stanza che le ore trascorressero una dopo l'altra, fino a stamane. Foco prima delle 6, infatti, è uscito di casa senza salutare nessuno. Deve aver lasciato passar", la notte senza prender sonno e in uno stato di profonda prostrazione, perché egli si è recato all'abitazione dell'ex - fidanzata privo di calze e con le scarpe slacciate, indossando un paio di pantaloni vecchi e sdrusciti e senza portare alcun altro indumento all'in fuori di una sottile maglia di lana. | L'operaio è entrato nel riiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii tojie di via Bezzi 1, ha deposto per terra in un angolo buio la borsa con la lettera e il coltello; poi ha aspettato, fumando una sigaretta, che Maria Giustini come al solito uscisse di casa verso le 6,30 per prendere il tram e recarsi allo stabilimento di Pegli ove lavora da cinque o sei anni. I due giovani si sono incontrati di lì a pochi minuti Sorpresa e allarmata Maria Giustini ha chiesto all'exfidanzato i motivi della sua visita mattutina: <Devi resti tuirmi le lettere e i regali », ha detto sottovoce il Pesce. « Ora non posso proprio — ha ribattuto Maria, cercando di proseguire ■— la mamma dorme e se torno in casa si sveglia. Non farmi perdere il tram. I regali te li porto stasera in un pacchetto... ». A questo punto il Pesce ha rotto gl'indugi: rapido come un fulmine ha raccolto la borsa da terra, ne ha cavato il coltellaccio da cucina e si è avventato sulla giovane donna colpendola una prima volta all'addome. La sanguinosa scena è durata pochi istanti e non ha avuto testimoni: Maria Giustini, con la mano destra priva di quattro dita in seguito ad un incidente sul lavoro, ha cercato di difendersi. Un secondo colpo l'ha raggiunta di striscio al mento; un terzo alla mano sinistra; un quarto infine al braccio destro. Gemendo e perdendo sangue la giovane si è accasciata e alla sua vista la furia dell'aggressore è caduta d'improvviso. Egli ha cercato di portare aiuto alla sua vittima, ma la Giustini, raccogliendo tutte le sue forze, è fuggita disperatamente in strada, urlando, barcollando e correndo verso la vicina abitazione di una sorella. Adalgiso Tarcisio Pesce allora, con un tremendo stoicismo, ha rivolto la punta del coltellaccio — ancora grondante sangue — alla propria gola e si è profondamente ferito all'altezza della laringe. La sua morte è stata pressoché istantanea. Un cognato della Giustini, il sig. Mario De Bernardi abitante nello stesso stabile ove è avvenuta la tragedia, è sopraggiunto poco dopo ed ha raccolto le ultime invocazioni del morente: < Mamma, mamma muoio.'... Maria.', Maria!*. Il poveretto è deceduto durante il suo trasporto all'ospedale. Intanto il congiunto di Maria Giustini aveva provveduto a chiamare un'autoambu lanza e a soccorrere la gio vane: all'ospedale < Celesia » di Rivarolo, la caramellaia veniva medicata e ricoverata con venti giorni di prognosi Poco dopo, superato lo stato di choc, poteva essere interrogata dal magistrato inquirente. A quanto la ragazza avrebbe dichiarato stasera, nel corso di un nuovo interrogatorio, al Sostituto Procu ratore della Repubblica dot. tor Marcello De Felice, essa aveva incontrato il Pesce domenica verso le 20 alla stazione ferroviaria di Principe, mentre stava attendendo l'arrivo del padre che abita a Torino. L'operaio si era avvicinato a lei furtivamente, dicendole poche parole: < Domani vengo a riprendere i miei regali ». Maria Giustini ha detto di non aver dato molta importanza al fatto; probabilmente invece il suo ex-fidanzato stava già meditando il terribile gesto. c. m. Adalgiso Pesce (Telefoto) tojie di via Bezzi 1 ha depo La giovane accoltellata, Maria Giustini, di 27 anni (Tel) | niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiifiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiitiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Luoghi citati: Acqui, Genova, Rivarolo, Torino