Esibizionisti, aggressivi ed ansiosi ecco i "predestinati" agli incidenti di Angelo Viziano

Esibizionisti, aggressivi ed ansiosi ecco i "predestinati" agli incidenti Prima giornata del «(simposio)» sugli infortuni stradali Esibizionisti, aggressivi ed ansiosi ecco i "predestinati" agli incidenti Più che le minorazioni fisiche, facilmente controllabili, sono importanti nella genesi delle sciagure le caratteristiche mentali di chi guida - Difficile valutare l'ebbrezza da alcool (Oal nostro inviato speciale) Salsomaggiore, 8 maggio. Il simposio sull'aspètto medico dell'infortunio stradale ha iniziato stamane i lavori sotto l'abile regia del principe Caracciolo, presidente dell'Automobile Club d'Italia. Padre Gemelli, l'insigne medico-psicologo che avrebbe dovuto leggere la relazione introduttiva, era assente per una indisposizione, ma ha lutto comunque pervenire il suo scritto.' Con esso ha ribadito e perfezionato convinzioni da tempo elaborate sulla triste piaga degli accidenti stradali. Questi, peggio di certe epidemie di morbi infettivi, hanno ondate di recrudescenza, delle quali il Tizzano pure in mattinata ha sottolineato la perseverante ricorrenza, vuoi stagionale, vuol in fine o inizio settimana, con punte maggiori in talune ore della giornata; ondate la cui analisi propende sempre per la preminenza del fattore umano nel determinismo dell'infortunio. Il Gemelli ha richiamato all'attenzione precisamente l'influenza delle circostanze attinenti la personalità individuale e l'esame di essa. Chi voglia scrutare in qual modo l'uomo diventi causa dell'incidente ovviamente comincerà col considerare la sua struttura organica, con le possibili influenze minoratrici arrecate da certi malanni, palesi o larvati, che vanno da turbe del sistema nervoso a imperfezioni di organi specifici di senso, a instabilità cardiovascolare. Ma è certo che un'integrità fisica del soggetto non basta. Sono certi moventi psicologici individuali, oltre agli organici, i fattori sovente disconosciuti che intervengono nella colpevolezza, determinante o concausale, dell'uomo. Val quanto dire che l'esame di idoneità alla guida deve considerare in primo piano il fattore psichico. Sta di fatto che particolari strutture mentali sono capaci di spingere molti soggetti ad agire in modo tale da preparare, per così dire, le basi di una situazione pericolosa. Tanto che si può addirittura affermare che vi sono candidati all'infortunio per una intrinseca inclinazione o predisposizione. Ragione per cui, allorché' si voglia arrivare a un esame preventivo attendibile, non si ritengono sufficienti neppure le prove psicotecniche effettuate con gli strumenti idonei a controllare la capacità del soggetto a reagire, con utile prontezza, a determinati stimoli sensoriali. Spetta ' ai medici-psicologi integrare 1 risultati di tali prove con altri esami psicologici che implicano un colloquio atto a diagnosticare gli effettivi caratteri della personalità. Questi sono 10 specchio della intelligenza pratica, intesa come capacità di adattamento dell'individuo alle variabili situazioni della strada. Nel campo pratico bisogna tuttavia che il collaudo dei candidati alla guida non urti contro le sue possibilità reali di appllcazime e non consenta norme troppj restrittive ed antieconomiche; per cui si ritiene che la valutazione preventiva del conduttore di veicoli motorizzati resti proporzionata alle responsabilità che diversamente incombono sulle varie categorie di guidatori. Sempre suj piano pratico è lecito d'altra parte affermare che sovente a certi difetti caratterologici Individuali fa contrappeso efficiente una salda educazione. Quali sono, ci si domanda, i predisposti agli incidenti nell'ambito dell'automobilismo? Il relatore prof. L. Ancona, discepolo del Gemelli, ne ha schematizzate alcune categorie. In una troviamo soggetti con gli impulsi latenti all'esibizionismo. Nel loro inconscio dinamismo hanno bisogno di attirare l'attenzione altrui; un modo con cui hanno l'impreasione di restare all'altezza della loro capacità virile. Non tollerano di essere sorpassati e si gettano in competizioni pericolose. In una seconda categoria si annoverano soggetti dal cattivo temperamento, irruenti, dalla natura aggressiva. Se le necessità della vita 11 hanno portati a controllarsi, il loro controllo è soltanto superficiale, pronto a spezzarsi'appena possibile. Sono quelli che, magari dopo d'aver subito ur.a frustrazione, uno smacco, un rimprovero ingiustificato al quale non hanno potuto reagire, avendo per tando cumulato una tensione emotiva, vanno a scaricarla più tardi proprio al volante della loro automobile, premendo rabbiosamente l'accelerato re. Chi di noi non sa a questo proposito di signore, che talvolta credono di calmare 1 loro nervi guidando e, soprattutto, guidando forte? E poi c'è una categoria di soggetti fondamentalmente ansiosi, che riescono a mantenere un comportamento appa rentemente equilibrato, mediante un processo psichico, ohe però li rende dubbiosi allorché debbono prendere una decisione e finiscono Mi < perdere le staffe > quando la situazione si fa di emergenza. Ce ne sono tanti di guidatori con predisposizioni all'infortunio, che in America esistono già speciali cliniche, le < drivers clinics >, per la loro rieducazione dopo il primo incidente. Al simposio odierno le direttive della prevenzione dei vari pericolosi fattori psicologici sono state poste dal Meschieri e dal Cecchetto. AU'infuori delle condizioni precostituite della personalità del guidatore, 11 comportamento antisociale di esso può essere determinato talvolta in linea acquisita dall'uso o abuso di sostanze più o meno voluttuarie: alcoollci e stupefacenti, oppure medicamentose, sedativi, tranquillanti o eccitanti, nonché antistaminici. Cosicché in diversi casi occórre la prova medico-legale. Ne ha egregiamente riferito il prof. Franchini, cattedratico di Padova, dopo d'aver com¬ piutamente illustrate le necessità di meticolosi e immediati accertamenti di ordine medico-legale in occasione dei singoli incidenti, senza dei quali accertamenti resta talora im possibile dirimere a distanza di tempo contestazioni in cause civili. Quale deve essere il tasso limite dell'alcool nel sangue per un giudizio legale? Criteri diversi vigono per i diversi Paesi. Il che ha dato luogo ad una interessante discussione in seno al simposio, cui interloquirono i professori Mitolo, Cattabeni, Di Macco, Gerin, Zanaldi, Fiori, Teneff e altri. E per la cosiddetta ebrezza (meglio dire dato tossico) da stupefacenti prevista pure dal codice 11 convegno non ha esitato ad affermare che l'accertamento offre difficoltà pratiche notevoli. Angelo Viziano

Persone citate: Caracciolo, Cattabeni, Cecchetto, Di Macco, Fiori, Franchini, L. Ancona, Meschieri, Mitolo, Tizzano

Luoghi citati: America, Padova