Grecia e Turchia progettano un Patto mediterraneo con l'Italia di Stefano Terra

Grecia e Turchia progettano un Patto mediterraneo con l'Italia Durante la visita del Primo Ministro ellenico ad Ankara Grecia e Turchia progettano un Patto mediterraneo con l'Italia Prevista l'adesione del nuoto Stato di Cipro e di altri Paesi non facenti parte della Nato • Lo scopo è rafforzare le posizioni occidentali nel Levante, dopo l'uscita dell'•■■ah dal Patto di Bagdad - Abbraccio di riconciliazione fra Menderes e Caramanlis (Dal nostro inviato speciale) Ankara, 8 maggio. Dopo i lunghi contrasti per Cipro, è oramai completa la pacificazione fra la Turchia e la Grecia, con la visita del primo ministro greco Caramanlis e del ministro degli Esteri Averof ad Ankara. Il primo ministro turco Menderes ha abbracciato il premier greco, dopo uno scambio di calorosi saluti. Insieme hanno poi percorso le strade della capitale imbandierate con i colori dei due Paesi. La lunga lite per Cipro, che per anni ha reso praticamente inoperante la Nato nel Mediterraneo orientale, sembra completamente risolta. Esistono ancora problemi locali aperti, ma ormai l'isola — già colonia britannica — si avvia all'indipendenza, con profondo sollievo dei governi di Ankara e di Atene, già trascinati dalle rispettive opt'?iiom pubbliche imi iimimiiiiiimiimmiimiiiiiiimiimiii nel vìcolo cieco delle rivendicazioni nazionaliste- Quale sarà ' l'avvenire del nuovo Stato di Cipro,f I turchi, che sono tra i più convinti sostenitori dell'atlantismo, avendo centinaia di chilometri di frontiera con la Russia, vorrebbero agganciare presto l'isola nel sistema difensivo occidentale, d'accordo con i britannici che, secondo gli accordi di Zurigo e di-Londra, conservano a Cipro importanti basi di portata strategica. I greci però sanno che l'arcivescovo Makarios deve affrontare una situazione interna piuttosto delicata. Metà dei ciprioti di lingua ellenica sono controllati dai sindacati d'ispirazione comunista, aventi come obiettivo un neutralismo del tipo di quello di Nasser prima dei recenti contrasti con Mosca. Una rottura aperta fra gli stessi greci di Cipro farebbe ripiombare l'isola in una guerra civile. Quindi, secondo Caramanlis, occorrerebbe temporeggiare, affrontando prima i grossi problemi economici di Cipro. Sul piano politico internazionale, Menderes e Caramanlis debbono affrontare una dignitosa liquidazione dell'alleanza balcanica greco-turcojugoslava, che era sembrata un successo deWOccidente per l'agganciamento indiretto di Belgrado. Siiccessivamente, diverse pacijicazioni fra Tito e Kruscev Hanno indotto Tito a denunciare l'alleanza con i grecità i turchi. " Secondo, osservatori politici greci, il terreno appare favorevole alla formazione di un patto mediterraneo, e cioè una unione fra i paesi mediterranei, sul tipo dell'unione fra paesi nordici nel quadro della Nato Questa unione del Mediterraneo, sempre secondo osservatori politici di Atene, dovrebbe essere formata da Italia, Grecia e Turchia, con apertura verso altri paesi non aderenti alla Nato e, prima di tutto, la nuova Repubblica di Cipro. La diplomazia turca ha man tenuto in proposi'- la tradì zione di grande riserbo risalente al tempo della < Sublime Porta ». Peraltro sembra che Menderes e Caramanlis abbiano discusso anche sull'unione mediterranea. A questo pro¬ posito viene ricordata la prossima visita a Roma di Caramanlis e del Presidente della Repubblica turca. Un'unione mediterranea appare anche ad osservatori turchi come indispensabile arroccamento occidentale dopo la grave frattura subita dal Patto di Baghdad in seguito al colpo di Stato da parte di ufficiali nazionalisti iracheni. La Turchia, fulcro e cerniera del sistema difensivo nell'Europa meridionale, risulta maggiormente esposta, con l'uscita del governo di Kassem dal Patto' di Bagdad, comprendente ancora Turchia, Gran Bretagna, Persia e Pakistan, con l'appoggio americano. Si ricorda inoltre che il Patto di Bagdad è stato il principale bersaglio dell'apertura sovietica nel Vicino e Medio Oriente; e il sanguinoso colpo di stato nell'Irak avvenne non molto prima del rilancio russo della questione di Berlino, forse in un quadro organico di mosse sovietiche. Stefano Terra

Persone citate: Kassem, Kruscev, Nasser, Sublime Porta