Pella domani in Svizzera per l'incontro con gli alleati

Pella domani in Svizzera per l'incontro con gli alleati Pella domani in Svizzera per l'incontro con gli alleati Prima sarà ricevuto da Gronchi e da Segni • "Siamo favorevoli ad un negoziato fra Est ed Ovest, ma senza cedere ad alcuna minaccia» - L'eventualità che l'Italia venga ammessa alla conferenza (Nostro servizio particolare) Roma, 8 maggio. Domenica mattina, con un aereo militare del tipo <Convair>, l'on. Pella andrà a Ginevra per incontrarvi Christian Herter, Selwyn Lloyd e Couve de Murville. Rientrerà a Roma nella stessa serata. In vista di queste conversazioni, a Palazzo Chigi vi sono state numerose riunioni di lavoro. Il ministro degli Esteri ha lungamente, conferito con il nuovo segretario generale Umberto Grazzi, che prenderà possesso del suo ufficio il 25 maggio, dopo la conclusione della visita dei reali greci a Roma. In questo frattempo 11 diplomatico tornerà a Parigi per seguire, nella sua attuale veste di delegato permanente italiano presso la Nato, l'andamento dei lavori della conferenza dei quattro. Con Pella andranno a Ginevra Carlo Alberto Stranei, direttore generale degli affari politici, chp vi resterà per la dura:a della conferenza, Mario Pansa, capo dell'ufficio Nato di Palazzo Chigi, e Alberto Jezzi, capo dell'ufficio stampa. Domani l'on. Pella sarà ricevuto da Gronchi e Segni. Al segretario del Dipartimento di Stato ed ai capi del Foreign Office e del Quai d'Orsay il mi nistro degli Esteri ribadirà il punto di vista italiano sulle trattative con l'Urss. In alcune dichiarazioni rilasciate alla Settimana Incom Pella ha precisato che l'Italia si è subito pronunciata in favore di un negoziato fra Est ed Ovest, secondando gli sforzi per arrivare all'incontro con 1 sovietici e per avviare trattative serie. < Naturalmente siamo stati e siamo ben fermi, come tutti i governi alleati senza eccezione, sulla necessità di non pregiudicare i diritti degli Occidentali a Berlino, diritti derivanti da specifici accordi con l'Urss, e di non cedere ad alcuna minaccia di azioni unila¬ terali. Deve essere mantenuto fermo, vivo e vitale il principio della riuniflcazione tedesca attraverso un processo che, anche se progressivo, comporti ad un certo momento una libera manifestazione di volontà da parte di tutto il popolo tedesco per evitare ogni sopraffazione dittatoriale. < Circa il problema della sicurezza abbiamo respinto il concetto di zona neutralizzata, smilitarizzata e denuclearizzata in Europa: si tratta, in questo campo, di garantire la sicurezza di tutto il mondo libero, di cui quella europea è elemento pregiudiziale ed impre scindibile. Ciò non esclude da parte italiana lo studio di misure di sicurezza, purché collegate con la soluzione o, quanto meno, l'avvio a soluzione dei problemi politici, in primo luogo quello della riuniflcazione tedesca >. Il ministro ha così concluso « Se si volesse quindi riassumere in poche parole la posizione italiana di fronte al problemi dei rapporti fra Est ed Ovest sarebbe giustificato dire che essa concilia al massimo l'esigenza della fermezza dei princìpi con quella della flessibilità sulle procedure e sui metodi >. Questa sera non si escludeva, in taluni ambienti diplomatici, che l'Italia possa essere ammessa a partecipare fin dall'inizio alla conferenza di Ginevra. Tale partecipazione, come si sa, sarà chiesta dagli alleati, se la delegazione sovietica solleciterà quella della Polonia e della Cecoslovacchia. E pare che la richiesta della delegazione sovietica non mancherà. Stamani, in Campidoglio, è stato celebrato il decimo anniversario della fondazione del Consiglio d'Europa, l'organizzazione internazionale cui è devoluto il compito di lavorare per l'unificazione del nostro continente. Dopo il saluto del sindaco han parlato l'on. Pac dardi, il quale, fra l'altro, ha sostenuto che si dovrebbe attuare la proposta francese di istituire < un segretariato permanente europee per coordinare la politica estera comune» e generale del Consiglio d'Europa. La manifestazione è stata chiusa dall'on. Pella il quale ha sottolineato la passione t la fede con cui De Gasperl < Sforza presiedettero alla realizzazione di questo pacifico movimento che ha realizzato una vasta opera d'unificazione. V. s.