"Fate un gesto di clemenza restituitemi la mia figliola"

"Fate un gesto di clemenza restituitemi la mia figliola" La madre dell'italiana rapita in Algeria invoca i ribelli "Fate un gesto di clemenza restituitemi la mia figliola" Parigi, 7 maggio. La madre di Maria José Serio, la ragazza di origine italiana rapita in Algeria, ha lanciato ieri per radio un patetico appello ai ribelli: «De Gaulle ha graziato trenta dei vostri condannati a morte per atti di terrorismo. Perché non fate anche voi un gesto di clemenza ridandomi la mia figliola? ». L'appello è rimasto finora senza risposta. Cento volontari si sono presentati nelle caserme per partecipare, insieme con le unità regolari dell'esercito, alle operazioni di ricerca. Ma appena armati, questi volontari hanno dimostrato l'intenzione di massacrare gli abitanti dei villaggi arabi e di incendiare le fattorie dei musulmani, e le autorità militari hanno subito fatto rientrare a Costantìna la pattuglia dei civili. Il generale Challe, comandante supremo in Algeria, ha diramato, nel tentativo di placare gli animi il seguente comunicato: «I rapporti che mi sono stati presentati sottolineano il rammarico provato dall'esercito nel constatare che la somma dei suoi sforzi quotidiani e il miglioramento generale della situazione militare hanno meno importanza, agli occhi della ponolaz.one, che non un gesto isolato di terrorismo. E' evidente c. •> il F.L.N. cerca di aizzare le due comunità, bianca e mussulmana, l'una contro l'altra... Ma non bisogna fare il suo gioco, cedendo allo spirito di vendetta indiscriminata. Da parte mia non posso tollerare rappresaglie e il mantenimento dell'or¬ dine sarà garantito in ogni circostanza ». L'avvertimento è diretto tanto alla popolazione di Costantìna quanto agli ultras, che si apprestano a inscenare ad Algeri, in occasione del 13 maggio, manifestazioni ostili a De Gaulle.

Persone citate: Challe, De Gaulle, Maria José Serio

Luoghi citati: Algeri, Algeria, Parigi