Passa in rassegna un reparto sale in anta e va al manicomio

Passa in rassegna un reparto sale in anta e va al manicomio Passa in rassegna un reparto sale in anta e va al manicomio Gli agenti si sono schierati per evitare una crisi che sarebbe stata pericolosa per il folle • Si era presentato come viceré del regno delle due Sicilie Napoli, ò maggio. Per evitare la crisi di un ammalato di mente affetto da una forma delirante e dare intanto tempo ad una autoambulanza di giungere a prenderlo, un reparto di guardie della « Celere » si è schierato ed è stato passato in rivista nel cortile interno della Questura. L'infermo, poi identificato per il ragioniere Ernesto Bellavita, domiciliato al numero 2 di piazzetta San Carlo all'Arena, era subito apparso in'anormali condizioni psichiche per il modo come si era presentato ad un maresciallo. Il sottufliciale, avendo compreso con chi trattava, gli aveva det•to: * Eccellenza, si accomodi di qui ». Al che « sua altezza reale Bellavita 1, principe ereditario di Spagna e viceré del Regno delle Due Sicilie » — cosi si era presentato ii ragioniere — aveva precisato iroso: « Prego, chiamatemi altezza serenissima ». introdotto alla presenza del commissario Giuseppe Buono core, il Bellavita spiegava: « Sono giunto stamane a Capo dichino con un mio aereo personale. Rimarrò a Napoli un mese dovendo sbrigare talune faccende di Stato segrete che non vi voglio dire. Per proteggere la mia augusta persomi vogliate avvertire il questore perché prenda le misure de' caso ». Frt lo stupore del fun zionario. l'uomo - che reggeva una vistosa borsa — ha esibito un grosso pacco di lettere di alte personalità spagnole, fra cui persino una di Fran¬ co e un'altra di Don Juan. Si trattava, come si è successivamente accertato, di laconiche risposte di cortesia, avendo il Bellavita da molti anrr l'abitudine di scrivere regolarmente ad un lungo elenco di auto rità della Spagna in occasione di feste civili e religiose Poi, ad un certo punto, caduto il discorso su Franco e su Don Juan — e ciò perché la autoambulanza ritardava — «Bellavita I» ha gridato: « Sono due usurpatori PriniH mi mandano le cartoline e poi mi insidiano il trono ». Mentre l'infermo leggeva un suo proclama scritto su una pergamena, si è socchiusa la porta per avvertire che era giunto il mezzo dal pronto soccorso dell'ospedale « Morvillo » Ma il dimoile era far uscire * Bellavita I » evitando una chiassata. L'invito a passare in rivista un reparto si è rivelato un ottimo espediente. Sporgendo il petto - come certi personaggi politici — e facendo la faccia feroce, «Bellavita I » è uscito fuori, passando in rassegna le guardie irrigidite sull'attenti, mentre dalle camere di sicurezza partivano applausi, auguri e richieste di grazia per la prossima ascesa al trono. Soddisfatto degli onori resigli e dei consensi ricevuti, « Bellavita 1 » è salite sulla autolettiga senza protestare, entrando poco dopo al reparto neurodeliri del i Morvillo >, da dove ih nottata è stato trasferito all'ospedale psichiatrico provinciale « Leonardo Bianchi »,

Luoghi citati: Napoli, Spagna