Critiche ed elogi al Senato all'attività delle aziende statali

Critiche ed elogi al Senato all'attività delle aziende statali Stasera parlerà il ministro Ferrari Aggradi Critiche ed elogi al Senato all'attività delle aziende statali Chiesti maggiori investimenti nelle zone depresse del Meridione - Sturzo domanda che il governo "faccia una esauriente esposizione sui fondi e sulle attività svolte dall'Eni, direttamente o per mezzo di società affiliate,, (Mostro servizio particolare) Roma, 5 maggio. Critiche ed elogi degli interventi dello Stato nella vita economica si sono alternati anche oggi nell'Aula di Palazzo Madama durante il dibattito sul bilancio del Ministero delle Partecipazioni Statali, dibattito che dovrebbe concludersi domani a tarda notte con la replica del ministro Ferrari-Aggradi e domani stesso, o in altra seduta, con i! Voto. Le critiche non sono, però, venute tutte dagli stessi banchi; ed identica cosa va detta per gli elogi. Di conseguenza non c'è stato un solo oratore — e oggi sono stati, una ventina a parlare — che si sia mostrato del tutto favorevole o del tutto contrario all'attività economica svolta dallo Stato nelle 207 Società di cui è-il solo o il più importante azionista e al modo in cui essa viene esercitata. Il missino Crollalanza ha criticato l'attività della Cassa del Mezzogiorno, lamentando] anche le difficoltà incontrate dalle industrie meridionali per ottenere crediti; e ha domandato ■ al Ministro se veramente l'Eni voglia dar vita a una fabbrica petrolchimica presso Bari e se il Governo intenda tener fede alla promessa di creare un complesso siderurgico nell'Italia meridionale. Egli ha proposto d'incoraggiare l'iniziativa privata abolendo la nominatività dei tìtoli per le società che assumono iniziative nel Mezzogiorno, ed autorizzando gli Istituiti di Credito a partecipazione statale a sottoscrivere azioni per partecipare a tali iniziative, com'è stato suggerito anche dal Presidente dell'Iri. Il socialista Jorio ha definito disorganico e insufficiente l'intervento statale nel campo delle fonti di energia. Una direttrice per l'attività dell'Eni è stata indicata dal comunista Gombi nei seguenti punti: 1) intensificazione delle iBcerche nell'Italia continentale; 2) acceleramento della costruzione degli impianti; 3) accoglimento del criterio del ritiro dei permessi alle società private che non rispettano la légge e le" convenzioni per" le ricerche e lo sfruttamento; 4") H Dittato di entirare.nel cartello mondiale; 5) investimenti all'estero soltanto dopo aver soddisfatto tutti gli Impegni di ricerca e sfruttamento nel territorio nazionale. Nella seduta pomeridiana il de Militerni ha detto che il fabbisogno dell'Ir! e dell'Eni per l'anno finanziario 1959-60 ammonterà a 340 miliardi: una cifra che sta a provare l'impegno del governo per lo sviluppo dell'economia nazionale. E si tratta d'un impegno che dovrà essere allargato, specialmente nel Mezzogiorno, visto che lo squilibrio economico fra sud e nord è in continuo aumento: i meridionali, che rappresentano il 38% di tutta la popolazione, hanno prodotto soltanto il 21% del reddito nazionale. Finora il governo non ha mantenuto l'impegno di presentare un programma organico di industrializzazione del Mezzogiorno. ■ Il missino Ferretti ha vivacemente criticato l'Eni,' che avrebbe .effettuato arrischiati investimenti all'estero, attirandosi fra l'altro l'ostilità di alcuni potenti gruppi industriali operanti su scala internazionale, mentre — a suo dire — non sono state soddisfacentemente condotte le ricerche petrolifere nella Valle Padana. L'oratore del msi ha poi lungamente discusso le vicende editoriali d'un quotidiano « molto vicino all'Eni che vende a 30 lire le copie che gli costano dalle 60 alle 70 lire». Un altro suo attacco all'ig. Mattei ha indotto il comunista Pastore a gridare: « La smetta con questa polemica personale »; e allora il ministro Ferrari-Aggradi ha risposto a Pastore: « Non abbiamo bisogno d'essere difesi da voi. Provvedere io a rispondere al sen. Ferretti ». Una più incisiva azione da parte dello Stato per le industrie del Veneto è stata sollecitata dal democristiano Oliva Il comunista Montagnano ha criticato gli « indirizzi privatistici > dell^p. gestione dell'Iri, polemizzando con gli armatori liberi circa i limiti dell'intervento statale. La chiusura e il ridimensionamento di alcune essenziali industrie di Roma e del Lazio sono stati trattati dal comunista Mammuccari, mentre un altro comunista, il senatore Mencaraglia, si è occupato di alcuni ventilati licenziamenti alia «Monte Amiata> Infine il comunista Palermo ha lungamente trattato dell'industrializzazione de! Mezzogiorno e dei problemi dell'Irpinia, che è la provincia dove si registra il più basso reddito d'Italia. Il sen. Sturzo ha presentato un ordine1 del giorno, in merito ' agli < indirizzi politici, economici e amministrativi dell'Eni e Società, Enti e gestioni collegati e dipendenti » « Data la larga diffusione di notizie circa operazioni impe-[ gnative di fondi appartenenti! all'Eni o direttamente o per mezzo di società affiliate (a parte quelle fittizie), si ritiene necessario — dice il senatore de — che il Ministro delle Partecipazioni faccia un'esauriente esposizione dei fatti, con precisi riferimenti ai provvedimenti presi ed a quelli da adottare, nonché al corrispondente accertamento delle responsabilità amministrative e penali, specialmente riguardo ai relativi amministratori, sindaci e membri delle commissioni di controllo e ai rappresentanti della Corte dei Conti presso l'Eni per la loro speciale funzione prescritta dall'art. 100 della Costituzione » e. a.

Persone citate: Ferretti, Gombi, Jorio, Mammuccari, Mattei, Pastore, Sturzo

Luoghi citati: Bari, Italia, Lazio, Palermo, Roma, Veneto