La ragazza di ventitré anni si è uccisa perché geiosa dell'amico cinquantenne

La ragazza di ventitré anni si è uccisa perché geiosa dell'amico cinquantenne Chiarito il tragico episodio molla niccola casa eli JVovara La ragazza di ventitré anni si è uccisa perché geiosa dell'amico cinquantenne Aveva scoperto che egli frequentava la casa di una sarta - Telefonò alla donna e poi fece una scenata al suo compagno. - «Ecco, vedi, mi uccidon disse all'uomo che le voltava le spalle e subito si sparò una rivoltellata (Dal nostro inviato speciale) Novara. 4 maggio. La gelosia, il timore di essere costretta ad abbandonare una esistenza agiata e di tornare a guadagnarsi duramente la vita, ,/orse anche un collasso psichico che maturava da tempo: Maria Angela Bossoni, a ventitré anni appena compiuti, si è uccisa per questi motivi. " Era innamorata di un uomo sposato, che aveva quasi trent'anni più di lei, e contro la volontà dei propri genitori era andata ad abitare nella sua casa. Ieri, quando ha intuito che stava per perderlo, ha afferrato una rivoltella, e in sua presenza si è sparata alla testa. E' morta stamane. Bruna, un po' pallida, dalla figura modesta, dal volto irregolare he amiche non ricor- dano di aver sentito Maria Angela confidar loro lieti amori. Non aveva avuto nessun fidanzato. Mancava di gaiezza,'era sempre chiusa e triste, e per questo 'i corteggiatori si tenevano lontani. Figlia di povera gente (il padre fa il manovale) aveva seguito un corso per diventare infermiera. Il primo impiego lo trovò presso il manicomio provinciale. Lavorare negli ospedali psi- chiatrici, senza lasciarsi tra- ! volgere dal_ turbamento, richiede in una giovane una grande forza di carattere e una passione profonda. Maria Angela non aveva quelle doti e l'esperienza fu molto amara, tanto da scuoterle anche i nervi. Desiderava cambiare, cercava una occasione. Un anno fa l'occasione si presentò. Conobbe Antonino Spada, cinquantenne, un exmaresciallo di artiglieria che aveva prestato servizio a No- vara e, dopo la guerra, mes- sost in pensione, si era trasferito con la moglie nel Messico. Ne era ritornato nel 1956 con un buon gruzzolo: lasciata la moglie a Città di Messico, a mandare avanti l'emporio di articoli di abbigliamento che aveva impiantato, si era stabilito a Novara. Più tardi aveva iniziato le prati chr per la separazione legale e si riprometteva di ottenere l'annullamento del matrimonio. L'incontro' di Maria Angela con il maturo ex-maresciallo rappresentò per la ragazza uno squarcio di serenità. Insieme con l'amore, essa aveva conquistato anche una tranquillità economica che le vermise di abbandonare il lavoro. Lo Spada, proprietario d'un immobile in città, affittò per sé e per la giovanissima amica un quartierino in Strada privata Re, al numero 4. Tre stanze che arredò con gusto e con abbondanza di comfort: una cucina « americana », televisore, radio, mobili moderni. Maria Angela, che era sempre vissuta in ristrettezze, ne fu abbagliata. Se ne venne vta dalla casa dei genitori, nonostante la loro opposizione. Per un anno la relazione non ebbe scosse. Antonino Spada era molto attaccato alla ragazza. La gente del rione Sant'Andrea li vedeva spesso insieme, sull'auto dell'uomo, partire o tornare da gite ai laghi. Negli ultimi tempi padre e madre si erano ravvicinati alla figlia. La pos sibilità di un suo matrimonio, qualora dal Messico fosse giunta la sentenza di annullamento, li aveva rabboniti. Da un paio di mesi lo Spada aveva in animo di mettere su all'amtca un negozio di pettinatrice; aveva già comperato gli apparecchi per la « permanente » e stava cercando un ' locale in centro; la giovane, intanto, andava da un parrucchiere alla moda per imparare ti mestiere. Ma la crisi era vicina. Le condizioni di salute di Marta Angela declinavano, un esaurimento nervoso la dimagrì in poche settimane di otto chili. Non aveva più la testa a posto. Qualcuno le aveva mormorato all'orecchio che il suo compagno la trascurava e si incontrava di frequente con una sar¬ ta, certa Gianna. Ingelosita e anche preoccupata di vedersi messa in un canto, tentò di scoprire chi era la rivale. Quando lo seppe, sabato scorso, le telefonò :< Sono un'am.cu della moglie del signor Spada — disse —. La scongiuro di non accettare la sua corte. Le spiegherò tutto a voce ». E fissò un appuntamento con la Gianna per oggi pomeriggio. Ieri fra Maria Angela e lo Spada scoppiò una scenata. Egli non negò di essere nudato più volte m casa della Gianna e non nascose il mutamento dei suoi sentimenti. I due erano appena tornati da una passeggiata. La ragazza era sconvolta. Gridò che non voleva essere abbandonata, non voleva andarsene da quell'alloggio e rinunciare a quella nuova vita; se egli non l'amava più, per lei era tutto finito: « Mi uccido, sono capace anche di uccidermi! ». Egli le volgeva le spalle. Era lontano dal credere alla minaccia. Maria Angela aveva tolto da un cassetto la rivoltella cai. 6,35 dell'ex maresciallo. La portò alla tempia destra. Lasciò partire il colpo. Lo S-pada si gettò sul corpo disteso e insanguinato. Cercò di tamponare la ferita. Si affacciò all'uscio e si mise a chiamare aiuto. Con una ambulanza la giovane raggiunse morente l'Ospedale Maggiore. I medict si arrischiarono a compiere un intervento disperato. Era inutile. All'alba Marni Angela è spirata. g. n. La giovane suicida: Maria Angela Bossoni, di 23 anni

Luoghi citati: Messico, Novara