I vecchi coniugi trovati morti a Matera furono assassinati dai loro tre figli

I vecchi coniugi trovati morti a Matera furono assassinati dai loro tre figli I vecchi coniugi trovati morti a Matera furono assassinati dai loro tre figli Gli uccisori arrestati con le mogli di due di loro - Hanno agito per motivi di interesse Matera, 4 maggio. Gli assassini dei due vecchi coniugi trovati uccisi nella loro abitazione di contrada San M'chele, in agro di Ferrandina, sono stati identificati ed arrestati. Gli autori dell'orrendo delitto sono 1 tre Agli delle vittime: Domenico Tremamunno, di 37 anni, Giovanni, di 35, e Carmine di 26. Sono anche state arrestate le mogli dei primi due, Anna Genovese, di 33 anni, e Antonia Panarella, di 32. Gli assassini hanno confessato di avere agito per motivi di interesse. Il feroce del:'itto era stato scoperto sabato scorso. Nella loro casa colonica in' contrada San Michele, erano stati rinvenuti i cadaveri dei coniugi Leonardo Tremamunno, di 70 anni, e Benedetta Parziale, di 65. Giacevano riversi sul pavimento. Sui loro corpi seminudi, erano stati gettati alcuni indumenti alla rinfusa. A denunciare la macabra scoperta ai carabinieri era stato il figlio Carmine. Aveva raccontato, apparentemente sconvolto, che quando era rincasato, l'abitazione era a soqquadro e dalla stalla mancava un asino. La porta d'ingresso della casa presentava .segni di manomissione, però dalla parte interna. Nella seconda stanza, i cadaveri. Venivano iniziate le indagini e si eseguiva subito la perizia necroscopica. Le risultanze dell'autopsia accertavano che il Tremamunno aveva due costole rotte e che la morte era s"tata provocata da un colpo al basso ventre. La morte della Parziale, invece, era stata attribuita ad asfissia: forse per l'energica pressione di una mano sulla bocca nel tentativo di reprimere le sue grida di soccorso. Le indagini della polizia prendevano subito di mira ì parenti stessi delle vittime. Secondo voci che circolavano in paese, le relazioni familiari non erano buone. Oltre a motivi economici di dissenso, pare che ad inasprire i rapporti vi fosse stata una relazione tra il più giovane dei fratelli, Carmine, e la moglie di Giovanni. Altri elementi che insospettirono i carabinieri, era il fatto che evidentemente i due coniugi avevano aperto la porta di casa, quando già erano a letto, a gente che conoscevano. Tra loro e gli arrivati, doveva poi essere sorta una dlscusslo- ne, degenerata in rissa con la tragica conclusione della morte dei due vecchi. Questo lo si deduceva dalle cause che hanno provocato il decesso delle vittime. In un primo tempo, i carabinieri fermavano Carmine, Giovanni e Antonia Panarella. Tutti presentavano un alibi: ma quello di Carmine veniva Invalidato dalle dichiarazioni di un testimone. Da questo momento la posizione dei Tremamunno incominciava a vacillare. Dopo lunghi interrogatori, dopo aver tentato invano di dimostrare la propria innocenza, dopo essere caduti in contraddizioni sempre più palesi, i fermati, sfiniti, hanno confessato. In seguito alle loro dichiarazioni sono stati arrestati anche il terzo fratello e la moglie. 1 fratelli Carmine e Giovanni Tremamunno, che hanno confessato di aver ucciso i loro genitori (Telefoto) Antonia Panarella, moglie di Giovanni Tremamunno, che è stata arrestata (Tel.)

Persone citate: Anna Genovese, Antonia Panarella, Benedetta Parziale, Domenico Tremamunno, Giovanni Tremamunno, Leonardo Tremamunno

Luoghi citati: Ferrandina, Matera