Lo sciopero dei lavoratori metallurgici

Lo sciopero dei lavoratori metallurgici Lo sciopero dei lavoratori metallurgici Secondo i sindacati, la percentuale delle astensioni sarebbe elevata • Oltre che alla Fiat, si è lavorato anche ai Cantieri di Palermo e alla Piaggio di Pontedera - Scontri fra polizia e dimostranti a Genova Roma, 4 maggio. Dalla mezzanotte di ieri e per quarantotto ore 1 lavoratori del settore metallurgico sono in sciopero. Dalle notizie pervenute alle segreterie delle tre organizzazioni sindacali (Cisl, Cgll e UH), si rileva che in questa prima giornata è -stata registrata una percentuale di astensioni dal lavoro che raggiungerebbe complessivamente, esclusa la Fiat, il 96 per cento. Da fonte sindacale si apprende, infatti, che nei principali complessi metalmeccanici italiani le astensioni hanno raggiunto le seguenti percentuali: Afilano: C.G.E. 98%; Borletti 98%; O.M. 80%; Redaelll 100%; Siemens 95%; Face 90%; Alfa Romeo 95%; Innocenti 95%; Breda 98%; Gruppo Falk 90%; Ma gneti Marelli 90%; Ercole Marelli 95%; Gilera 100%. Como: Guzzi 100%. Genova: Ansaldo 100%; S.C.I. Cornigliano 100%. Brescia: O.M 100%. Bergamo: Dalmine 100%. Trieste Monfalcone: Cantieri Riuniti Adriatico 95%. Terni: Acciaierie 97%. A Firenze nei maggiori complessi industriali come Galileo e Pignone l'astensione dal lavoro si è aggirata fra il 65 ed il 70 per cento. Pressoché inavvertibile, invece, lo sciopero nei piccoli complessi. Nella provincia di Pisa lo sciopero registra l'astensione dal lavoro di 287 dei 3750 dipendenti del complesso Piaggio di Pontedera (con una percentuale del 7,7 per cento), mentre nello stabilimento Fiat di Marina di Pisa su 720 dìpendenti soltanto 12 non si sono presentati al lavoro. A Palermo su 5739 opera: metallurgici facenti parte dei complessi industriali cittadini, 1164, pari al 20% hanno abbandonato stamane il lavoro. Lo sciopero è stato pressoché totale ai cantieri della Omssa e all'Aeronautica Sicula Ai cantieri navali, invece, su 3908 operai effettivi 516 hanno scioperato, mentre I 337 operai avventizi si sono tutti presentati al lavoro. Nella categoria degli impiegati degli stabilimenti le astensioni sono state irrilevanti. Dal canto auo la Confindu¬ stria in una nota diffusa stasera afferma che lo sciopero dei metalmeccanici ha avuto « un esito inferiore a quello dello sciopero del 16 aprile ». Lo sciopero nazionale, che interessa oltre un milione di lavoratori metalmeccanici, è stato proclamato in seguito alla rottura delle trattative fra i rappresentanti della categoria e la Confederazione degli industriali per il rinnovo del contratto di lavoro. I tre sindacati hanno già fatto sapere che, se dopo questa nuova manifestazione gli industriali non rivedranno le loro posizioni, torneranno a riunirsi il 9 maggio prossimo per decidere sugli sviluppi e sulle modalità dell'azione futura. Le principali richieste avanzate per il nuovo contratto di lavoro dei metallurgici riguardano un aumento sostanziale delle retribuzioni, la rettifica delle definizioni dì categoria, il ripristino dei collegi tecnici per le eventuali divergenze relative alla assegnazione della categoria contrattuale al singolo lavoratore, l'aumento della percentuale minima garantita per il lavoro a cottimo, la parificazione delle misure dell'indennità di anzianità per dimissioni a quelle dell'indennità nel caso di licenziamento, l'armonizzazione delle paghe femminili nei confronti delle paghe maschili, la riduzione della durata del lavoro a parità di retribuzione. Alcuni incidenti fra polizia e scioperanti sono avvenuti nel pomeriggio all'ingresso dello stabilimento « Oscar Sinigaglia » a Cornigliano. Picchetti di operai metalmeccanici, scesi in sciopero stamane alla sette, hanno cercato di impedire l'ingresso di una decina di lavoratori che si recavano ad espletare servizi indispensabili alla normale attività dello stabilimento. Reparti di polizia su camionette, che fin dalle prime ore del mattino, stazionavano nei pressi dello stabilimento, sono entrate in azione disperdendo i dimostranti. Questa sera la situazione si è normalizzata e non si sono avute segnalazioni di incidenti neppure dalle altre fabbriche della periferia genovese.

Persone citate: Borletti, Ercole Marelli, Gruppo Falk, Marelli, Oscar Sinigaglia, Pignone