«Ultima notte a Warlock» di E. Dmytryk, al Corso

«Ultima notte a Warlock» di E. Dmytryk, al Corso SUIvIvO SCHERMO «Ultima notte a Warlock» di E. Dmytryk, al Corso Edward Dmytryk, regista di Ultima notte a Warlock (« Warlock », cinemascope a colori tolto da un romanzo di Oakley Hall), si è accostato al western con ambizioni a un tempo psicologiche e spettacolari. Circa le prime ha portato a tre il numero dei protagonisti e a ciascuno di essi ha cercato di dare uno sfondo, un antefatto; quanto allo spettacolo, si è servito degli espedienti comuni, sebbene con mestiere superiore. A Warlock, un grosBO borgo del West, una banda dì razziatori semina il terrore, e gli abitanti, in difetto di una legge che li assicuri, ricorrono, senza guardar troppo per il sottile, a uno sparatore che sappia farla da sceriffo. Le macchie che sono nel passato di Clay e 11 suo pigilo, peggio che rude, facinoroso, gli inimicano dapprima la popolazio ne; ma quando i razziatori alla vista delle sue piatole dal calcio d'ore battono in ritirata nessuno più dubita di lui. Accanto a questo bandito che combatte per la legge prendono campo altri due personaggi, l'amico Morgan a lui devoto per la pelle e l'ex-razziatore Johnny che convertito a vita onesta succederà a Clay nello sceriffato. La complessa vicenda impone che Morgan a causa dei suoi eccessi sia ucciso dall'amico, che questi sparisca in una nube di dolore nonostante gli appelli della ragazza amata, e che nel turbolento villaggio insanguinato da tanti misfatti rimanga con l'aureola del furfante rigenerato il valoroso Johnny. Con la tecnica già usata dallo stesso regista nei < Giovani leoni », ma con risultati note volmente inferiori, il racconto si svolge su linee parallele com primendo troppe vicende in una ed appena enunciando ciò che avrebbe richiesto di essere rappresentata. Squilibri che non tolgono però alla pellicola la sua efficacia di spettacolo < western », martellato sulle caratteristiche situazioni dei duelli a chi spara per primo e delle strade rese deserte dal terrore. E' anche da annoverare tra i meriti del regista la splendida condotta degli atto ri, tre assi che non si sopraffanno pur essendo ciascuno di essi capace di dominare da sé solo un film; Henry Fonda (Clay), Richard Widmark (Johnny) e Anthony Quinn (Morgan), accanto ai quali un poco scoloriscono le due interpreti femminili, Dorothy MaIone e Dolores Michaels. 1. P.

Persone citate: Anthony Quinn, Dmytryk, Dolores Michaels, Dorothy Maione, Henry Fonda, Oakley, Richard Widmark

Luoghi citati: Warlock