Triste morte di uno studente

Triste morte di uno studente Per studiare nascose a tutti la sua grave malattia Triste morte di uno studente La constatazione del decesso fatta dai medici delle Molinette precisa: "emottisi,, -1 compagni del Politecnico e taffittacamere raccontano la sua dolorosa vita, la fierezza, la tenace volontà di studiare - "Mangiava con 250 lire alla mensa, una volta al giorno,, - La famiglia a Molfetta non è ricca: il padre ha ipotecato il piccolo orto per far studiare i figli La pietosa morte dello studente universitario Antonio Germinarlo ha suscitato ovunque profonda commozione. Com'è noto, I suoi compagni di Politecnico hanno preso l'iniziativa di aprire una sottoscrizione, il Ministero dei Trasporti s'è incaricato di trasferire gratuitamente la salma da Torino a Molletta. Del triste episodio si è parlato diffusamente e si parla a Bari e soprattutto nella cittadina dove abita la famiglia. Alcuni giornali del Sud si sono occupati della vicenda; ma si sono dette, purtroppo, parecchie inesattezze. E' stato affermato che il giovane è deceduto per postumi di un incidente stradale, che a Torino non viveva in strettezze e che 1 genitori non sono poveri, anzi, sono da considerare proprietari terrieri in quanto pagano l'imposta fondiaria. Riteniamo nostro dovere pubblicare la verità, come risulta da una duplice inchiesta condotta a Torino e a Molfetta, Allo Stato Civile della nostra città risulta che Germinario Antonio di Giuseppe e di De Candia Porzia, nato In Molfetta il 26-91936, studente, celibe, è morto in Torino, ospedale Molinette il 5-41959, alle ore 5,30: cause del decesso, « lobite specifica sinistra ed emottisi » L'atto porta il n. 320 Uff.2 P.2 S.B111. D'altro canto i Germinarlo, con esplicita dichiarazione, hanno confermato che il loro figliuolo non restò mal vittima di incidenti stradali. Alle Molinette lo studente era stato rico- \ verato nel reparto del prof. Mo racchini. « Il giovane — dice un assistente del primario — era molto deperito e minato ?iei polmoni. Appariva molto grave: è fa Me presumere che la causa della malattia, e in particolar modo la gravità della malattia stessa, sia «q da imputare a stenti e priva ziqni. E' risaputo che chi ha quel male deve riguardarsi, curarsi bene, in ambiente adatto e confor tcvole, e mangiare molto ». Ma come viveva a Torino Anto nlo Germinario? I suoi amici Domenico Mirvini ed Enzo Amato hanno precisato : « Se la passava male. A mezzogiorno andava a mangiare, con tSO lire, al Collegio Universitario, alla sera s'arrangiava a casa come poteva. Era sempre raffreddato e aveva una tosse terribile. Non comperava medicine e non andava dai -medici per mancanza di soldi. Studiava assiduamente, aveva una volontà di ferro, voleva riuscire a tutti i costi per laurearsi nel più hreve tempo possibile e aiutare la famiglia in disagiate condizioni eco nomichc. Aveva la brillante media del «8 ». L'affittacamere signora Fossati che lo ospitava nell'alloggio di via Vela 46 ha ribadito le affermazio ni degli amici : « Era un ragazzo delicato, che si sforzava di studiare tenacemente. Alla sera ce nava sempre con un novo e un po' di pane. Aveva di continuo (osse e raffreddori. Due mesi fa era stato invitato ad una gita a Superga: ma era tornato stan chlsslmo, disfatto, stava male. Da allora il suo stato di deperimento è andato via via peggiorando sin che ho ritenuto necessario chiamare un dottore », Con lui divideva la camera un altro universitario, Giuseppe De Scisclolo. « All'inizio del mese — ha detto lo studente — Antonio Germinario riceveva da casa 10 mila lire e s'affrettava a pagare la pensione, 7 mila lire. Poi, quasi ogni settimana ma irregolarmente, gli arrivavano 304 mila lire: una somma mensile, dunque, che s'aggirava sulle 20 mila lire e non superava mai le SO ». La famiglia Germinario è povera. Il padre è un modesto sarto, con scarse e saltuarie entrate, e attualmente, morto Antonio, ha da mantenere la moglie, che cerca di arrotondare il bilancio domestico con qualche piccolo lavoro di ricamo, le figlie Lucrezia di 17 anni, studentessa dì Magistero, Lorenza, di 12 anni, studentessa di terza inedia e Raffaele, di 26 anni, uno sventurato Invalido dalla nascita. Il nostro corrispondente di Bari, accompagnato dal vice-segretario generale del Comune di Molfetta, dott. Caputo, ha visitato la casa dei Germinario e ha avuto dal padre conferma della precaria situazione della famiglia. Il sarto non è affatto proprietario terriero, ma ha un piccolo orto per cui paga un'imposta fondiaria di minima entità: è bene precisare inoltre che | l'orticello risulta ipotecato, proprio per far studiare i figli. Anche la Pontificia Commissione di Assi stenza della zona è al corrente del lo stato d'Indigenza della famiglia tanto che il direttore mons. Carata ha chiesto al Ministero compe tente, e ha ottenuto, il trasporto gratuito della salma da Torino Molfetta. Questi 1 fatti. Dobbiamo ancora rilevare che nella vicenda si è inserita una polemica di natura politica. A Molfetta un partito di estrema sinistra ha esposto car- telli con la scritta:'«Il governo democristiano fa morire di fame gli studenti ». Un giornale del Sud ha additato la famiglia Germinario quale, responsabile d'aver mandato 11 figlio a morire di stenti a Torino. Ad aumentare la confusione un consigliere comunale di Molfetta avrebbe attribuito la morte dello studente ai postumi di un incidente stradale mal- avvenuto. Dal canto suo il segretario comunale di Molfetta ha affermato che « la famiglia Germinario non sta male, che scrivere 11 contrarlo costituisce diffamazione per gli interessati e che le pubblicazioni sulla morte dello studente infamano 11 buon nome e l'onore della città di Molfetta ». Conosciamo i drammi della piccola borghesia, in particolare di molte famiglie del meridione, che affrontano sacrifici gravi e quasi sempre ignorati per far studiare i figli. La famiglia Germinarlo e la città di Molfetta non hanno nulla da rimproverarsi : aver avuto un figlio eome Antonio, con il suo coraggio o la sua disperata volontà di studio, è un alto onore Nella sventurata vicenda sono Intervenute spiacevoli polemiche tra Nord e Sud e tra partiti avversi. La politica non conosce pietà. Ecco le offerte giunte ieri: Per 1 miei morti, Maria Dini, L. 1000; C. L. 500; C. O. in ricordo dello mie anime caro 1000; Liliana e Giovanni Mlnervlni 1000; dr. Giuseppe Traina 1000; B. G. T. in memoria del mio caro nipotino Pier Vittorio 2000; Anna, Giancarlo Gastaldi 1500; Carla e Franco Rostan 2000; alunne della 2" F (Scuola Media di Casale Monf.) 3000: Brusotto Giampiero (Cresccntine) 1000; Vincenzo Occelll 1000; V. M. L. 600; il padre di uno studente di architettura 2000; R. C. 500; una mamma 1000. Totale 1j. 19.000. Totale precedente L, 745.600. Totale generale té. 764.600. Antonio Germinario (a destra) con il compagno di stanza