II penoso dramma delle ragazze sedotte
II penoso dramma delle ragazze sedotte II penoso dramma delle ragazze sedotte Due associazioni in Austria per salvare le giovanissime talvolta respinte dai genitori • 11 caso della quattordicenne scacciata ' (Dal nostro corrispondente) Vienna, 17 aprile. Ragazze madri, nascite illegittime, relazioni e situazioni scabrose, che sovente spingono le vittime a pratiche poco igieniche e a tragedie psicologiche, costituiscono uno dei fenomeni penosi della società austriaca. Le regole interne di questa società, come altre cose in Austria, sono complesse e contraddittorie. Per esempio, il costume di vita, il comportamento quotidiano tra i due sessi, sono improntati, nei tratti essenziali, a una spregiudicatezza di tipo nordico: nel medesimo tempo c'è però 11 cattolicesimo, che ha inculcato, in questa stessa società, 11 senso del controllo, della censura, del legalitarismo matrimoniale. Non è una situazione facile. Alla spregiudicatezza del costume non fa da contrappeso, nella società e nella coscienza individuale,-una corrispondente spregiudicatezza morale: si commettono facilmente colpe, ma il senso di colpa rimane. E tale coesistenza, in uno stesso ambiente, tra una frequente libertà del corpo e una permanente e contrastante morale, stratificata in tradizioni, convenzioni, norme sociali che hanno il loro peso, è spesso all'origine di quei casi che si concludono, o possono concludersi, in tragedie. Da qualche anno,' perciò, sono eorti a Vienna due enti umanitari che si propongono il compito di assistere materialmente e psicologicamente quelle giovani o quelle donne che una prematura o colpevole relazione ha posto in conflitto con se stesse e con l'ambiente in cui vivono. < Società S.O.S. » e < Società salvate la vita» sono 1 nomi dei due enti assistenziali. La < S.O.S. », celebrando proprio ora il suo millesimo < caso», ha reso nota una statistica che vai la pena dì riferire: tra le mille madri che volevano interrompere la gravidanza e che la < S.O.S. » ha preso in cura, 365 erano sposate; 448 erano le ragazze nubili, tra cui moltissime minorenni; 44 erano divorziate, 132 convivevano illegalmente con un uomo e 10 erano vedove. E' stato constatato che nelle giovani, e nelle minorenni specialmente, l'avversione verso la propria gravidanza è più forte che nelle altre donne citate dalla statistica. Questo è il motivo che ha Spinto la < S.O.S. » a fondar? due cliniche per ragazze madri, ove esse vengono ricoverate qualche mése prima del parto e assistite e aiutate sia dal punto di vista materiale che da quello morale. Il direttore dell'ente, esplicando in una conferenza le proprie esperienze, ha detto: «Nella maggioranza dei casi quando una donna non vuol partorire, c'è nello sfondo una tragedia umana che deve essere trattata umanamente. Nostro compito è quello di rimuovere, nelle future madri, il sentimento che esse hanno di trovarsi in una situazione anormale ». C'è, si capisce, anche il lato strettamente igienico e sanitario: bisogna spesso sottrarre donne o ragazze dalle mani di qualche inesperta « dottoressa » o < levatrice ». L'ente poi provvederà anche alle prime cure del bambino, aiuterà finanziariamente la puerpera e, in casi particolari, alcune giovani madri, poste dall'errore in conflitto col proprio ambiente familiare, riusciranno ad ottenere, tramite la < S.O.S. », un'abitazione decente e un lavoro. Ma i casi più delicati sono quelli in cui la < S.O.S. » viene posta a confronto con madribambine, cacciate di casa, senza speranza di poter ottenere, data l'età, un lavoro regolare con cui provvedere a se stesse e ai figlio. E* quasi comico il modo con cui l'ente ha risolto, di recente, un caso del genire. Il genitori di una madre di non- ancora quattordici anni non la volevano più ricevere in famiglia. Allora, per due mesi di fila, la direzione ha inviato regolarmente ogni settimana ai genitori della sfortunata bambina una fotografia del neonato; a poco a poco, la immagine dell'innocente fece breccia nel rigoroso ostracismo dei nonni i quali, finalmente vinti dal sentimento, finirono per schiudere la porta a lui e alla figlia. e. b.
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