Con la preghiera si può regolare lo sviluppo delle piante e dei semi

Con la preghiera si può regolare lo sviluppo delle piante e dei semi Gii straordinari esperimenti di uno studioso americano Con la preghiera si può regolare lo sviluppo delle piante e dei semi L'influsso della volontà umana sui fenomeni vegetali era già noto; il pastore protestante dott. Loehr ne ha offerto una conferma impressionante - Settecento prove eseguite da 150 persone su 27 mila germi: la loro crescita venne accelerata o ritardata per mezzo del desiderio, espresso intensamente con la preghiera collettiva Il reverendo Franklin Loehr, pastore presbiteriano, ha finalmente esposto in volume i risultati complessivi di certi suol esperimenti, iniziati nel 1953, e meritevoli, a nostro avviso, della più attenta considerazione da parte di biologi, scienziati e uomini di cultura. Il titolo del suo libro è già per sé tale, da far soffermare il passante distratto dinnanzi alla vetrina del libraio: II patere della preghiera sulle piante (< The Power of Prayer on Pianta >). Lo ha pubblicato da poco l'editore Doubleday, di New York. Prima di volgersi al ministero religioso, l'autore si era addottorato in chimica. Ma era già pastore protestante allorché, parecchi anni or sono, ebbe notizia delle esperienze ohe 11 prof. J. B. Binine aveva condotto e stava effettuando alla Duke University di Durham (Carolina del Nord), allo scopo di definire e comprovare l'influenza diretta della psiche sulla materia. Il Bhine e 1 suoi collaboratori avevano chiamato « effetto psico-cinetico » (o, più brevemente, « effetto PK >) tale presunta influenza e si erano soprattutto serviti, per dimostrarla, di comuni dadi da gioco. Variando ingegnosamente le condizioni degli esperimenti, e ripetendoli un grandissimo numero di volte, gli studiosi facenti capo al Bhine ere.no giunti alla conclusione che a lungo andare il « desiderare > che 1 dadi cadessero in un certo modo, piuttosto che in un altro, produceva delle c eccedenze > di comparsa dell'una o dell'altra faccia, tali da non potersi attribuire al caso se non con la probabilità di uno contro molti milioni. Per un individuo orientato religiosamente, come il reverendo Loehr, la più alta forma di < desiderio» non poteva essere che la preghiera. Ma a lui e al suol collaboratori, dovette sembrare alquanto fuori luogo cercar d'influenzare attraverso la preghiera oggetti inanimati come dadi di galalite o di metallo. Essi scelsero, pertanto, organismi viventi, e tali che si prestassero altrettanto bene alla sperimentazione e ai controlli: semi, germogli e semplici pianticelle. L'Idea che 11 pensiero, la volontà • il desiderio potessero influire su piante o su altri organismi "viventi non era, beninteso, affatto nuova. Più di cent'anni fa, qualche seguace o epigono di Mesmer aveva provato a irrorare semi e piante con il presunto « flui do > magnetico; e si disse che il celebre magnetizzatore Lafontalne, nel 1841, avesse in tal modo ridato vita a una pianta di geranio che stava morendo. Bisultatl analoghi furono ottenuti subito dopo dall'orticultore Picard. E, ver so la fine del secolo scorso, da un docente di agricoltura, il prof. Gravier. Questi «ope rò » fra l'altro su tre gruppi diversi di piselli: il primo trattato con fertilizzanti, 11 secon do « magnetizzato », e il ter zo lasciato a se stesso. Quest'ultimo gruppo fruttificò in modo assai debole, mentre i primi due presentarono prò dotti quasi equivalenti. Particolarmente interessanti furono, nel periodo che pre cedette la prima guerra mon diale, gli esperimenti del dott. Berthold, di Losanna. Questi esperimenti si protrassero per diversi anni e non si può, re trospettivamente, se non am mirare l'Ingegnosità dello svizzero. Non soltanto per il modo sempre nuovo e vario con cui scelse e dispose il suo materiale, ma anche per le nume rose < controprove > che riuscì ad ottenere: nel senso cioè, di « Invertire > 1 risultati già conseguiti, arrestare una ere scita superiore già in cammino, e far maggiormente sviluppare le « piante-testimonio, che sino allora erano ri maste indietro! I più diretti precursori del reverendo Loehr sono però stati, al nostri tempi, due co niugi francesi, Paul Vasse (dottore In medicina) e sua moglie Christiane. A differen za dei « magnetizzatori » del secolo scorso, ed anche del dott. Bertholet, 1 coniugi Vasse non credevano affatto all'even tuale azione di un presunto « fluido » magnetico — perfettamente concordi, in ciò, con tutti gli studiosi moderni (compreso 11 Bhine), che han no relegato fluidi, effluvi ed altre ipotetiche « radiazioni » umane nel campo delle ipotesi gratuite o cervellotiche. Vasse fondarono i loro esperimenti sulla immaginazione e sulla concentrazione del pen siero. Nel loro piano rapporto pubblicato nella < Bevue Metapsychique» (1948, n. 2) essi esposero la loro tecnica, in verità semplicissima: « Uno di noi si è posto a circa un me tro e cinquanta dai semi di grano per circa un quarto d'ora al giorno, cercando di immaginare e di vedere 1 chic chi ingranditi ». Nel medesi mo articolo, 1 due sperimen tatori francesi pubblicarono impressionanti fotografie, dalle ovoli si poteva vedere come ì semi t trattati con l'immaginazione avessero germo gliato in modo di gran lunga superiore a quello degli altri semi lasciati a se stessi... ». I due francesi hanno continuato nelle loro esperienze sino ai giorni nostri, riuscendo fra l'altro — dietro sugge¬ rimento del prof. Bhine — a provocare oltre che la crescita anormale, anche la curvatura, in un senso piuttosto che in un altro, di tenere pianticelle e di virgulti. Nel 1954 essi presero conoscenza del primi esperimenti del reverendo Loehr, e ammisero senz'altro che 1 risultati ottenuti dal sacerdote americano e dai suoi collaboratori, esposti per la prima volta nella rivista «Fortnight» del 25 maggio 1953, erano nettamente superiori. I due francesi esprimevano l'ipotesi che tali risultati potessero essere dovuti alla convergenza univoca delle volontà e del desideri (preghiera in comune) del gruppo costituito a Los Angeles. Tra le caratteristiche più singolari delle ricerche del Loehr vi è quella della « preghiera negativa »: una preghiera, cioè, volta all'arresto anziché allo sviluppo degli organismi vegetali in esperimento. In una delle prime prove, ad esempio, si ottenne anzitutto la crescita di un certo numero di germogli di grano nella metà di un recipiente verso il quale convergevano le preghiere, mentre nell'altra metà (che aveva ricevuto una seminagione perfettamente uguale) era cresciuto un solo germoglio. Contro questo solitario virgulto, gli sperimentatori diressero poi < parecchi brevi impulsi negativi, forti ordini mentali di non crescere più »: e lo sviluppo si arrestò di fatto completamente, il germoglio si contrasse e appassì. Il Loehr ci informa che nel venti giorni successivi nessun seme germogliò nella metà c negativa » del recipiente, mentre gli altri semi crebbero e prosperarono. Gli « esperti » della Duke University calcolarono che un simile risultato poteva essere dovuto al caso con una « probabilità » di 1 contro due milioni... Questo « potere negativo » del pensiero su organismi vìventi era stato d'altronde già indicato, in esperimenti del tutto diversi, da un ricercatore di Ceylon, il dott. Biccardo De Silva. Qualcuno forse ricorderà che al Congresso internazionale di microbiologia tenutosi a Boma nell'ali tunno del 1953, 11 dott. De Sii va presentò una comunicazione che sollevò ampie discussioni ed anche notevole incredulità. Il De Silva riferì tra l'altro di aver preparato due culture identiche di bacilli della difterite e di essere riuscito a impedire largamente lo sviluppo della cultura microbica sulla quale aveva lungamente concentrato il suo pensiero, immaginando e « volendo » che quei bacilli, a differenza degli altri, non si ri¬ pgLrv1padaritonenacNnglsd1lsddnlstdgsmlarvdcfpprtsdfirhcLdtdriiiiiiniiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii producessero e morissero. Leggendo il libro del reverendo Loehr, coloro che non prestarono .fede al dott. De Silva vorranno oggi, pensiamo, per 10 meno riesaminare le loro posizioni. Non sarà male ricordare — affinché non si creda che il dott. Loehr si sia facilmente accontentato — che le esperienze del sacerdote statunitense, riferite in The Power of Prayer on Plants, superano le settecento, sono state effettuate da circa 150 persone oltre al leader, ed hanno avuto come oggetto qualcosa come 27.000 semi o virgulti Nelle conclusioni dell'autore, non v'è dubbio che « la preghiera può influenzare la velocità della germinazione dei semi, e la quantità e il vigore della crescita delle piante — 11 che prova due cose: 1) che la preghiera è un fatto; 2) che si può effettuare una ricerca di laboratorio in campi fondamentalmente religiosi ». Non possiamo oggi preve- i niwiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiim a , i dere le conseguenze e le ripercussioni che simili investigazioni potranno avere in singoli settori dello scibile. Se, come sembra probabile, 1 risultati del reverendo Loehr e del suo gruppo (nonché quelli, già menzionati, dei coniugi Vasse e di altri ancora che li precedettero) saranno ulteriormente confermati, molte questioni relative ai « poteri dello spirito », a qualunque livello e in qualunque sede, dovranno essere rivedute ab imis. Non si può davvero escludere, ora come ora, che un'ulteriore rivoluzione nel pensiero moderno, non inferiore a quella che ha avuto come oggetto l'esplorazione e lo sfruttamento dell'energia interatomica, abbia avuto ori gine il giorno in cui il reverendo Franklin Loehr pronunciò la sua prima preghie ra sopra un umile recipiente di terracotta, contenente pochi semi di grano. Emilio Servadìo miH

Luoghi citati: Los Angeles, New York