Stazionario il costo dei bovini la bistecca non deve aumentare

Stazionario il costo dei bovini la bistecca non deve aumentare Stazionario il costo dei bovini la bistecca non deve aumentare / macellai hanno aderito alla richiesta dei consumatori - L'allarme del resto era ingiustificato - Rincaro delle pelli grezze : ma il prezzo delle calzature per ora invariato Il recente provvedimento governativo di sospendere l'importazione delle carni macellate per tutelare la produzione nazionale del bestiame aveva indotto 1 macellai a pronosticare un rapido aumento dei prezzi al pubblico La reazione dei consumatori è stata immediata e le autorità hanno invitato i commercianti a non rincarare i prezzi osservando tra l'altro che l'anno prima, quando si verificarono forti ribassi sul mercato del bovini, le carni al minuto non ne avevano gran che risentito. I macellai hanno dimostrato finora di tener conto dell'invito e i prezzi sono rimasti invariati. Né d'altra parte un aumento potrebbe avere alcuna giustificazione, perché sui mercati del Piemonte e della Lombardia, tenutisi in questi ultimi giorni, i prezzi dei bovini da macello si sono mantenuti staziona ri se non addirittura cedenti per alcune qualità meno pregiate Le quotazioni dei vitelli oscillano sulle 400-460 lire al chilo peso vivo, con punte sino a 550-600 per quelli della coscia; le vacche co stavano dalle 180 alle 230 lire al chilo; 1 manzi 230-280 lire. grtofacunmmdrsdp6i dpdsvatqlsp6viIdaiiMiiiiiiiitiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii 1 macellai attualmente hanno già ricavato un vantaggio per il rincaro delle pelli gregge. Il settore dei pollami si trova In una fase critica che si ripercuote anche su quello dello calzature. E' un fenomeno generale — spiegano I tecnici della Camera di Commercio. — Da qualche mese sui mercati europei In pelli bovine da lavoro si sono sensibilmente rarefatte, pare in seguito a grossi acquisti effettuati da Paesi d'oltre cortina. Di conseguenza i prezzi sono aumentati sino dei 60 per cento nell'ultimo anno per i tipi pregiati. Secondo il listino della Camera di Commercio i prezzi di marzo rispetto a quelli di gennaio sono cresciuti nella seguente misura: le pelli delle vacche sono passate da 210 lire a! chilo a 230-260. quelle dei vitelli da 776 a"a00-1100 lire. L'Italia espbrtà un modesto quantitativo di polli, la cui qualità è però molto pregiata; nello stesso tempo Importa altri tipi di pelli per un quantitativo pari al 60 of0 del fabbisogno. Ora il governo ha disposto che per tutto ii mese di aprile l'esportazione Ideile pelli nostrane sia sospesa: iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ciò favorirà le industrie nazionali L'aumento del costo delle pelli avrà riflessi sul prezzo delle calzature? Finora non ci sono state ripercussioni sensibili e si può parlare di prezzi stagionali. I commercianti annunciano però qualche ritocco: in ogni caso sarà contenuto nel tre per cento per le scarpe correnti e nel cinque per cento per le scarpe di lusso, in media da 100 a 300 lire il paio.

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