Consultazione telefonica tra Eisenhower e Foster Dulles

Consultazione telefonica tra Eisenhower e Foster Dulles Consultazione telefonica tra Eisenhower e Foster Dulles Washington non teme mutamenti radicali a Bonn (Dal nostro corrispondente) New York, 9 aprile. Persiste il silenzio del governo americano sulla decisione di Adenauer di ritirarsi dal Cancellierato e di porre la propria candidatura per la presidenza della Repubblica di Bonn. Hagerty, capo dei servizi stampa della Casa Bianca, stamane, sì è limitato a confermare che il Presidente — salvo una prevista interruzione di due giorni a Washington — si tratterrà ad Augusta presumibilmente fino al 19 aprile. Hagerty, ancora, ha smentito le chiacchiere emerse ieri sera e stanotte, in base alle quali si dava per sicuro un immediato ritorno di Dulles al suo tavolo di lavoro: « Per il momento — ha detto Hagerty — niente è mutato. H Segretario di Stato continuerà anche lui la sua vacanza in Florida. Posso solo dire che, tanto il Presidente quanto il signor Dulles, sono in continuo contatto fra di loro ». Si è ancora saputo che entrambi i due uomini di governo hanno esaminato i rapporti diplomatici giunti loro da Bonn e che, indubbiamente, pertanto, durante le loro conversazioni telefoniche di questi giorni, hanno parlato anche della nuova situazione determinatasi in Germania, a seguito delle decisioni di Adenauer e alla luce delle sue dichiarazioni di ieri alla radio. Stamane il Nero York Times dedica appunto al cancelliere Adenauer e alla Germania dell'Ovest, in genere, il suo primo editoriale: c Egli è ancora al timone », ne è il titolo. c L'ottantatreenne Cancelliere — afferma l'articolo — ha evidentemente presa la sua decisione al fine di assicurare un'ordinata successione di poteri affidati in mani più giovani, mentre egli può ancora influenzare gli eventi ed evitare una lotta per il potere e un possibile caos, in caso di sua improvvisa incapacità o morte. Egli inoltre, se eletto in luglio, continuerà ad essere Cancelliere fino a settembre, e quindi potrà essere attivo durante 11 periodo delle progettate conferenze tra la Russia e l'Ovest». Il giornale infine si compiace delle assicurazioni di lealtà e fedeltà atlantica riaffermate dal Cancelliere. Più ancora del New York Times, si compiace delle dichiarazioni del Cancelliere Adenauer il popolare New York Journal American, della catena Hearst: < Adenauer ha fatto della Germania dell'Ovest un baluardo di resistenza europea contro la paura del comunismo ». Nello stesso giornale, l'ultraconservatore David Lawrence fa larga eco a questa posizione di compiacimento, assunta dalla direzione politica del suo quotidiano, aggiungendo che « niente può essere più estraneo alla verità > di un qualsiasi indebolimento della posizione Adenauer-Dulles, anche nel caso che essi dovessero, per forza di cose, ridurre l'influenza della loro personale azione politica. Ci pare significativo anche l'accento diverso, assunto dal giornale di Wall Street. Questi dedica la sua nota di stamane al « monumento di Adenauer », cioè alla sua opera di ricostruzione economica della Germania, attraverso una coraggiosa economia libera (quale — secondo l'editore del foglio — l'America stessa, contro la sua vera tradizione, oggi non pratica più con pari intransigenza) e però nella colonna delle notizie, commenta: c Poiché i poteri del presidente della Repubblica, secondo la Costituzio¬ ne della Germania dell'Ovest, sono limitati, c'è chi ritiene che, malgrado Le dichiarazioni di Adenauer (riassunte dal giornale sopra il corsivo di cui si dà un sintetico cenno), con la sua assunzione al nuovo incarico, essi possano dare per risultato una politica più flessibile, nei confronti della crisi di Berlino. Anche perché l'eventuale successore del Cancelliere non si ritiene che favorirà una cooperazione franco-germanica così stretta come quella che attualmente esiste ». Le sfere ufficiali della capitale hanno smentito stasera la esistenza di un piano degli Stati Uniti per un organico sistema di sicurezza fra Est e Ovest (se ne era parlato parecchio a Washington stamane). Tuttavia ammettono di essere preparate a dare alla Russia le massime garanzie contro il pericolo di una nuova Germania aggressiva e militarizzata. Antonio Barolìni iiiiimmiiinuiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiM