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All'Astor: La prigioniera del Sudan, di J. Tourneur. All'Astor: La prigioniera del Sudan, di J. Tourneur. ,Fin dalle prime inquadrature della Prigioniera del Sudan («Tini buktu»), è lampante che George Dolenz, nella parte di un colonnello delle truppe coloniali fran cesi, finirà col buscarei una pallottola: se infatti la sceneggiatura non lo togliesse di mezzo, l'amore tra la moglie del colonnello (un'ancora affascinante Yvonne De Carlo) e l'avventuriero americano impersonato da Victor Mature si colorerebbe pericolosamente d'adulterio. Ma lo sfortunato soldato avrà prima modo di ri scattarsi agli occhi degli spettatori, che lo ritengono un pavido, lottando coraggiosamente a fianco dell'americano contro un infido e crudele emiro (John Dehner), il quale, approfittando della situazione (siamo nel 1940, la Francia è impegnata sul proprio territorio), tentava di trascinare gli arabi alla rivolta. La vicenda di questo film in bianco e nero di Jacques Tourneur è iutta qui e invano si cercherebbe una scintilla di novità negli episodi che la compongono o una briciola di originalità nei tipi che vi compaiono. Accontentiamoci delle moderate emozioni offerte dagli asguati e. dalle sparatorie nelle quali Victor Mature può far sfoggio, se non delle sue scarse doti d'attore, almeno della sua innegabile prestanza fisica.