L'evasione dalle Nuove fallira per un lenzuolo

L'evasione dalle Nuove fallira per un lenzuolo L'evasione dalle Nuove fallira per un lenzuolo hi vista di corso Vittorio, si spezza la corda di strisce - Un'imprecazione: accorre la sentinella Al sostituto procuratore della Repubblica dott. Luise è stato dato l'incarico di condurre l'inchiesta sul tentativo di evasione compiuto da due detenuti delle « Nuove ». Si vuole accertare se essi hanno avuto aiuti dall'esterno o se hanno agito con la complicità di qualche persona nell'interno del carcere. L'ideatore della fuga è un pregiudicato che attualmente sta scontando una condanna a 9 anni. Più volte aveva cercato di evadere dai diversi penitenziari dove era ospite: due volte vi era riuscito, a Viterbo e a Orbetello. A Torino era stato mandato perché il nostro carcere è considerato tra i più sicuri d'Italia. Sofferente di ulcera, si ara fatto ricoverare in infermeria. Il lungo lavoro di preparazione deve aver richiesto almeno un paio di mesi. Non si sa come abbia potuto segare le sbarre sfuggendo ad ogni controllo. Il compagno di fuga è un giovane, detenuto per furto. Curioso è il modo con cui si sono lasciati prendere. Già avevano su perato due cortili e stavano scalando il muro di cinta che dà in corso Vittorio. La guardia si trovava nella sua garitta al fondo del muro e, quando i due fossero usciti alla luce, ben diffìcilmente avrebbe fatto in tempo a raggiungerli prima che si fossero lasciati cadere nel corso. I due detenuti sapevano che la guardia mai avrebbe fatto fuoco su di loro, per poter superare l'alto muro di cinta avevano preparato le corde con liste di lenzuola; ma erano lenzuola vecchie, troppo consumate, e non ressero al loro peso. Pare che imprudentemente si siano aggrappati tutti e due. L'ac¬ cordo era che sarebbe salito sul muro l'organizzatore: e di lassù avrebbe atteso il complice. Costui invece all'ultimo momento, per paura di essere abbandonato, gli si aggrappò dietro. Con il risultato che la corda si strappò. Sino a questo punto la guardia non si era accorta del tentativo di fuga. Udì invece una imprecazione tremenda uscire dalle labbra del primo detenuto, in un impeto d'ira, perché si vedeva sfuggire la libertà dopo due mesi di speranze. Nel cadere uno dei due detenuti si fratturò una caviglia. Donatori del sangue — Una medaglia d'oro è stata conferita ieri alla sezione dei donatori del sangue di Gassino; alla cerimonia ha partecipato il presidente prò vinciale prof. Rotta.

Persone citate: Gassino

Luoghi citati: Italia, Orbetello, Torino, Viterbo