Le prime ipotesi sulla nuova Giunta

Le prime ipotesi sulla nuova Giunta Stasera ultimo Consiglio comunale Le prime ipotesi sulla nuova Giunta Democristiani, socialdemocratici, marp e indipendenti hanno 36 voti - Per la maggioranza è determinante l'appoggio dei liberali - Sicura la rielezione a Sindaco dell'avo. Peyron H Consiglio comunale si riunisce stasera alle 21, Sarà l'ultima seduta prima di quella del 6 aprile quando si dovrà procedere alla nomina del sindaco e della Giunta. Le dimissioni dell'aw. Peyron e degli assessori hanno vigore a partire da domani. Il Consiglio comunale è ricorso a questo artificio amministrativo per poter tenere ancora la riunione di stasera e procedere alla proroga dell'esercizio provvisorio per i bilanci dal 31 marzo al 30 aprile. Durante l'odierna seduta i consiglieri dovranno anche nominare i due vice-segretari del Comune. Sinora vi era un solo vice-segretario, il dott. Vozza, che ha chiesto volontariamente di essere collocato a riposo, per raggiunti limiti di età, a partire dal 1° aprile. In sua sostituzione, in base al nuovo organico municipale, i vice-segretari da nominare saranno due. Il problema è già stRto discusso nei mesi scorsi dalla Giunta che ha anche stabilito una graduatoria di merito dei funzionari con i titoli occorrenti per ricoprire l'incarico. A quanto risulta ai primi due posti figurano il dott. Eugenio Giletti e il dott. Guido Ferreri. Il Consiglio aggiornerà poi i lavori sino al 6 aprile. Le segreterie, dei partiti avranno due settimane dì tempo per le trattative sulla nuova Giunta. Opinione generale è che il sindaco uscente avv. Peyron sarà riconfermato a capo della Amministrazione civica. Anche quasi tutti gli attuali assessori dovrebbero tornare ai loro posti. Indicativa la dichiarazione fatta dal capo-gruppo democristiano comm. Torretta: « II nostro proposito — ha detto — è di riportare in Giunta quanti hanno saggiamente e bene operato*. ■ Quale sarà la nuova maggioranza? La Giunta di « salute pubblica * (che accolga tutti i partiti dai democristiani ai comunisti) patrocinata dall'estrema sinistra appare di difficilissima realizzazione e sembra sin d'ora da escludere. Per la riconferma della formula di centro appare determinante ed essenziale l'appoggio dei liberali. I democristiani dispongono di 29 seggi, Ag- giungendo 1 5 socialdemocratici, il marpista dott. Nobile e l'indipendente dott. Rosboch si arriva a 36 voti su 80. Con i 4 liberali è possibile raggiungere il traguardo di 40. Per pronunciarsi i liberali attendono di conoscere ì nomi degli uomini che saranno chiamati a formare la Giunta. Non fanno una questione di posti (il loro eventuale appoggio sarebbe esterno) ma non dimenticano che nel '56 furono proprio i socialdemocratici a porre una preclusiva nei confronti dei liberali. Mancando l'appoggio dei liberali vi potrebbe essere quello dei tre monarchici che però verrebbe quasi certamente respinto dai socialdemocratici. Del tutto ipotetica appare una soluzione di centro destra in quanto i democristiani hanno già escluso ogni collaborazione con i missini. Anche una Giunta «monocolore > formata di soli democristiani è improbabile « perché — si afferma — per governare dovrebbe subire ricatti continui ora da destra ed ora da sinistra ». La prima parola sulla formazione della nuova amministrazione tocca ai democristiani. Il gruppo consiliare della d.c. sarà convocato mercoledì o giovedì ed 1 suoi orientamenti serviranno di base per le trattative con gli altri partiti.

Persone citate: Eugenio Giletti, Guido Ferreri, Peyron, Rosboch, Vozza