Si è votato ieri in 17 mila comuni

Si è votato ieri in 17 mila comuni I>e eiezioni in Francia Si è votato ieri in 17 mila comuni Vengono designati i consiglieri municipali-Lo spoglio delle schede reso più lungo dalle complesse alleanze - Sarebbe confermata una ripresa delle sinistre Dal nostro corrispondente Parigi, lunedì mattina. In 17.670 Comuni di Francia gli elettori sono ritornati ieri alle urne per scegliere i loro consiglieri municipali. Non è stato votato a Parigi né in altre dodici città di oltre 120 mila abitanti (ove l'elezione è avvenuta due domeniche fa con il sistema di lista detto « proporzionale ») né in quei centri minori ove il candidato scelto con il sistema detto « maggioritario », ha riportato fin dal primo turno la maggioranza assoluta dei suffragi Ieri si è vogato nei Comuni ove i candidati erano in ballottaggio e il significato politico riell'elezione può essere difficilmente interpretato, tranne in alcun', casi particolari, perché i ritiri di alcuni candidati e le alleanze fra i partiti hanno creato una certa confusione. Il carattere < personale » dell'elezione — poiché si è votato per un uomo più che per una idea — aumenta la difficoltò di un'interpretazione esatta. In più di cinquanta città, ad esempio, i socialisti e i comunisti, talvolta sostenuti dai radicali, hanno affrontato insieme il secondo turno realizzando una specie di Fronte Popolare contro i candidati detti « nazionali > (democristiani, destre e gollisti); in una ventina di centri invece i socialisti si sono uniti ai partiti della maggioranza governativa per lottare contro il candidato comunista; in una decina di città i socialisti hanno mantenuto i loro candidati contro quelli comunisti e quelli delle destre; in altri centri, infine, i socialisti e i comunisti si sono trovati soli in lizza. L'affluenza è stata ieri sostanzialmente la stessa di domenica scorsa, cioè poco più del settanta per cento: soltanto oggi in giornata conosceremo i risultati completi. La confusione creata dalle alleanze cui abbiamo accennato sopra complica., infatti, lo spoglio dei suffragi. Bisognerà aspettare che gli uffici competenti abbiano analizzato attentamente le cifre per conoscere il loro significato. Nella misura in cui, del resto, sarà possibile fidarsi delle cifre e della interpretazione ufficiale, visto che anche i tecnici si sbagliano. (Sabato, ad esempio, il ministero degli Interni ha precisato che era stato commesso un errore nel 1953 e che a quell'epoca i comunisti avevano ottenuto soltanto il 15,5 per cento dei voti, mentre due domeniche fa ne hanno ottenuti il 16,3 per cento, precisamente 3.269.480 su 20.032.114). Dalle informazioni giunte finora a Parigi sembra che la ripresa delle sinistre, abbozzatasi domenica scorsa, sia confermata, (a Chateau Chinon, ad esempio, l'ex ministro Fran50ì3 Mitterrand è riuscito ad imporsi con l'aiuto dei comunisti). Poiché i consiglieri municipali procedono, con altri < grandi elettori >, alla scelta dei senatori, il 26 aprile prossimo, data definitiva fissata nei giorni scorsi, non è da escludere che l'opposizione, inesistente praticamente alla Assemblea nazionale, possa invece manifestarsi con forze, nella seconda Camera. Loris Mannuccì

Persone citate: Chateau Chinon, Loris Mannuccì, Mitterrand

Luoghi citati: Francia, Parigi