Un quinto fermo operato per il delitto Del Bono

Un quinto fermo operato per il delitto Del Bono Lo indagini sull'uccisione della mondana Un quinto fermo operato per il delitto Del Bono La polizia ritiene che rappresenti nna pedina importante Continuano gli interrogatori dei "protettori,, della vittima Dal nostro corrispondente Milano, lunedì mattina.Ciro Avvisato, un uomo di trentadue anni di cai non si conoscono ancora né la professione né il luogo in cui abita, è stato fermato Ieri mattina dalla squadra mobile milanese e ha raggiunto, nelle camere di sicurezza della questura, gli altri cinque indiziati per l'uccisione della monda- na Paola Del Bono. L'Avvisa-to è un uomo alto, dalla mu- scolatura possente, ed è nato a Barra in provincia di Na-poli. Il capo della squadra mobile milanese dott. Nardone, che con i capitani dei carabinieri Orrù e Scelto dirige l'inchiesta sull'assassinio della sventurata passeggiatrice, non ha voluto rilasciare dichiarazioni sulla figura del nuovo fermato. Sembra però accertato che l'Avvisato rappresenti per la squadra mobile una pedina molto importante: la soddisfazione che gli inquirenti lasciano trasparire, pur eludendo ogni precisa domanda, fa pensare che su di lui pesino forti sospetti. ^'Avvisato è un individuo violento e ha già avuto a che fare con la giustizia, per avere partecipato a una rissa: fu condannato ed è uscito di carcere l'anno scorso. E' anche contravventore al foglio di via obbligatorio. Gli altri due uomini di Paola Del Bono, il fotografo siciliano Antonio Picciotto e Michele Salerno, sono stati inter¬ 1 rogati per tutta la giornata, Sembra chiaro ormai che nes ! suno dei due è indiziato, ma idi essi la polizia si serve per ricostruire la complessa trafl' la delle amicizie e delle conoscenze di Paola Del Bono. Le compagne di vita della sventurata mondana sono state tutte unanimi nel sostenere che Paola non si sarebbe allontanata dalla città fino a raggiungere la zona dell'idroscalo se non avesse già avuto rapporti con il « cliente », se, in altre parole, non fosse stata ben certa di ricevere la mercede per le sue prestazioni e non avesse avuto nell'uomo che l'accompagnava assoluta fiducia. Nessuno meglio dei due individui che hanno speculato sulla vita di Paola Del Bono è quindi in grado di fornire notizie sui clienti abituali della donna uccisa. Per questa ragione i loro interrogatori si susseguono incessanti e stringenti. Oltre ai tre uomini di cui si è parlato, sono rinchiusi nelle camere di sicurezza della questura altri due individui, di cui non si conoscono l nomi. Si sa che anch'essi appartengono alla spregevole categoria degli sfruttatori ed è facile immaginare che si tratta del protettori di altre passeggiatrici di viale Maino, quelle stesse che ieri sono sfilate negli uffici della squadra mobile L'unica donna mantenuta in stato di fermo è Vanda Facchini, la passeggiatrice che ha avuto la strana ventura di riconoscere per ben due volte 1 cadaveri di colleghe assassinate. La Facchini riconobbe infatti sei anni fa il cadavere di Maria Boccuzzi. Giovedì scorso fu ancora lei che riconobbe nel cadavere rinvenuto nella roggia, nei pressi dell'idroscalo quello di Paola Del Bono. Ieri mattina alle 9 il dottor Nardone, insieme con i capitani Orrù e Scelto e il perito settore prof. Desiderio Cavallazzi, hanno compiuto un'ennesima ricognizione sul luogo del delitto. c. b.

Luoghi citati: Milano