| russi, tiratori implacabili dominano i "mondiali,, di biathlon di Carlo Moriondo

| russi, tiratori implacabili dominano i "mondiali,, di biathlon A Courmayeur: netta rivincita su un agguerrito lotto di scandinavi | russi, tiratori implacabili dominano i "mondiali,, di biathlon il miglior tempo nella prova di fondo in sci ad un finlandese; ma i sovietici si sono imposti nella classifica finale per il maggior numero dei bersagli centrati - Una sorpresa: brillante affermazione degli americani arrivati dall'Alaska DAL NOSTRO INVIATO Courmayeur, lunedi mattina. Nel mondo dogli sport ve ne sono alcuni che sembrano destinati a fare dia pallina da ping-pong fra scandinavi da una parte e russi dall'altra. Uno di questi è l'hockey su ghiaccio, un altro lo sci, nelle sue gare ai fondo. Un po' vincono gli scandinavi, un po' vincono i russi, con un'altaiena a cui non mancano certo i motivi polemici. Questo discorso por spiegare come i sovietici abbiano accolto con manifestazioni di entusiasmo la vittoria riportata ieri sul gruppo compatto dei norvegesi, degli svedesi e dei finlandesi' nel secondo campionato mondxiic di biathlon. Innanzitutto occorre spiegare di che sport si tratta. Biathlon, parola composita di origine latina r greca, significa < diue gare > c sono : lo sci di fondo ed il tiro ai bersaglio. Molti troveranno che le due cose non vanno molto d'accordo ,che sarebbe come organizzare una « combinata'>, ad esempio, di birilli e pesca con' la rete, ed invece il biathlon ha una sua ragione d'essere. E' nato nei paesi dove la neve dura otto mesi all'anno, dove si va a caccia non solo con il fucile a tracolla, ma anche con gli sci tiri piedi, ed occorre essere forti in tutte e due le specialità. Un doppio sport, quindi, tipico degli scandinavi e dei russi, ed in cui gli italiani, come si è visto ieri, sono destinati a fare all'incirca la figura delle comparse, per quanta buona volontà ci mettano. L'anno scorso aveva vinto lo svedese Wiklund; quesfanno, per rispettare la regola dell'altalena, i russi hanno fatto man bassa pigliandosi i primi à\ie posti e vincendo anche la classifica per squadre. Si trattava di percorrere neìla conca di Courmayeur, mai splendida- come ieri, in un tripudio di sole, di neve, di bandiere e di belle figliole, venti chilometri peni di saiìte e discese. Ad intervalli erano disposti quattro poligoni di tiro. Il concorrente arrivava ansimando, si buffava fungo e disteso sulla, neve sfilandosi contemporaneamente da tracolla il fucile, cercava di colpire i cinque bersagli, poi ripartiva di corsa verso il prossimo poligono. In totale, venti I Aigomé: Ogni tiro sbagliato, 'due minuti di penalizzazione.: tanto da influire poi decfsamente sulla classifica finale. Ed ecco infatti che cosa è successo. Il pia forte, tenendo conto unica/mente del tempo impiegato, è stato il finlandese Marttt Meinila (piccolo e brutto come il suo grande antenato Kurrikloala), ma ha commesso errori i?n-pei<il07iabiH di tiro: otto sagome manente, ben sedici minuti di penalizzazione. Per cuA il suo ottimo tempo di 1 ora SVSff', è diventato un mediocre HS'i6", che l'ha relegato al quarto posto. Più regolari, i russi hanno soffiato agli scandinavi le due prime piazze: Melanin ha impiegato t ora Sl'S" ma 'ha solo dieci mit.uti di penalizzazione. Il suo tempo quindi è 1 ora 41'5". Ed il conterraneo Sokolov ha fatto ancora .meglio nei tiri, fallendone solo quattro, ma un po' peggio nei fondo. Tempo totale 1 ora 45'15", ed il secondo posto è stato suo. Melanin fa il meccanico, Sokolov il contadino, entrambi negli Urali. Questo ha spiegato il loro interprete. Ma tutti hanno avuto la netta impressione che dietro la qualifica proletariamente dilettantesca stia in realtà la situazione alquanto professionistica del cosiddetto « atleta di Stato ». E Wiklund, il campione dell'anno scorso t E' finito maluccio: al nono posto, mediocre nello sci e mediocre anche nel tiro, con le' di penalizzazione. E gli italiani t Maluccio anche loro: il primo che è il campione nazionale Ventura, è quattordicesimo, Mismetti è quindicesimo, Epis sedicesimo. Tutti in un pugno, segno di bella lotta in famiglia, che però sarebbe stata più avvincente se si fosse svolta in posizioni un po' più avanzate di classifica. Piuttosto è da segnalare la bella impresa degli americani. Sono militari di base in Alaska, nientemeno. Hanno fatto un allenamento scientifico, ingerendo in pari quantitativi chilometri c vitamine, chilometri e cereuii, ed ecco i risultati. Il primo di essi è all'ottavo posto, davanti a fior di scandinavi, e nella classifica a squadre gli atleti U.S.A. sono dinanzi agli italiani. Sta a vedere che adesso i nostri fondisti dovranno andare ad imparare in Alaska. Classifica individuale: 1. Melanin Vladimir (Russia), tempo totale comprese le penalizzazioni: l ora 41'5"; s. Sokolov (Russia), l ora 41'15" ; 3. Agge (Svezia), 1 ora 1,S'2S" ; 1,. Meinila (Finlandia), 1 ora Jt6'S6"; 5. Ylonen (Finlandia), l ora 47'8"; 6. Wold (Norvegia), 1 ora-4T e 39"; U. Ventura (Italia), 1 ora 58'U"; 15. Mismetti (Italia), 1 ora 59'50"; 16. Epis (Italia), 1 ora 5!)"56". Classifica a squadre: 1. Russia, tempo totale 5 ore 10'S7"; S. Svezia, 5 ore S6'll"; 3. Norvegia, 5 ore S3"liT'; 6. Italia, 5 ore 58'30". Carlo Moriondo

Persone citate: Epis, Sokolov, Ventura