Defilippis trionfa in volata sul traguardo di Civitavecchia di Vittorio Varale

Defilippis trionfa in volata sul traguardo di Civitavecchia AIM .1 PRIMA TAPPA 0EK CIRO RI SARREGXA Defilippis trionfa in volata sul traguardo di Civitavecchia Nencini al secondo posto e Borra al terzo - La corsa decisa da uno sprint di quattordici corridori tra cui Van Looy, Bobet, Fornara, Moser, Bahamontes e Favero - Oggi, dopo la traversata notturna via mare, la seconda tappa da Olbia ad Alghero DAL NOSTRO INVIATO Civitavecchia, lunedi mattina, Quattordici corridori formavano il gruppo di testa al passaggio sotto lo striscione dell'ultimo chilometro. Erano i superstiti di una lotta abbastanza vivace protrattasi dalla partenza per i primi tre quarti della corsa; dopo di che, definitivamente avvantaggiati sugli inseguitori — i più noti de' quali ciano Vannitscn e Sabbudin — presero come dire flato avviandosi tuttavia a 40 all'ora verso il traguardo della prima tappa. C'erano fra essi quattro della Carpano; Dcfllippis, Nencini, Kctclccr e Borra; quattro della Facma: Van Loop, Desmet, Sorgeloos e Schils; due della Mcrcier: Louison Bobct e Rolland; due della Eni: Fornara g Moscr; uno della Coppi: Bahamontes; e uno dell'Atala: Favero. La preponderanza numerica dei due quartetti nominati per i primi, ed il fatto che tra essi c'erano gli uomini reputati i più. veloci della compagnia, lasciavano prevedere che la vittoria di tappa, e i preziosi abbuoni di tempo, non sarebbero andati ad altri. Cosi è, 'stato, infatti, e- l'intestazione di questa nostra prima corrispondenza lo avrà già annunciato, mettendo in evidenza il nome del vincitore: Defilippis. Tuttavia, una sorpresa c'è stata, ed è quella che, pur avendo preso parte alla volata finale, Van Looy è stato nettamente, preceduto al traguardo non soltanto dal «Ct't», ma altresì da Nencini e Borra — terminati nella scia del loro compagno di squadra, il toscano aggiudicandosi i 15" di abbuono spettanti al secondo arrivato, mentre il mezzo minuto andava a Defilippis. Successo più completo della Carpano non potevano desiderare i bianco-neri nella prima tappa del Giro; che tale è stato soprattutto perché essi lo hanno pienamente'meritato — essendo stati i. dominatóri della corsa, sia al momento in cui il gruppo dei 55 partiti da Roma si ruppe dopo una ventina di chilometri di corsa, sia in seguito, quando la lotta s'intensificò appunto per l'offensi-, rt da ossi lanciata contro Van Looy e Bobct. Non riiiscivanà, è vero, a rendere definitivo il disiacco dei due temibili avversari: Rik II potè rientrare all'avanguardia, ma nella volata dovette cedere nettamente, sebbene non gli mancasse lo spazio per attaccare Defilippis e,compagni.,(gliene, mancò la fòrza; a 80 metri dal traguardo cedette di schianto, e fu la sua fine — almeno per la prima tappa. La corsa era cominciata a tamburo battente — dopo le cerimonie precedenti la partenza. Già al S0° chilometro una pattuglia si era portata all'avanguardia, distaccando il gruppo di Ji5". Ne facevano parte Fornara, Rolland, Desmet e Kazianka, ch'era stato l'iniziatore dell'episodio, ed ai quali si erano presto aggiunti Monti, Borra e Arau. Ma non rimasero soli a lungo, che dal grosso cominciarono ad uscire i < cannoni legittimamente preoccupati di non lasciare troppa corda ad avversari come Fornara e Rolland. In meno di una diecina di chilometri ecco dunque Defilippis, Bobct, Van Looy, Keteleer, Favero e qualche altro riunirsi anch'essi all'avanguardia, portandola a 17 «omini. Diciassette poi diventati SI, con l'arrivo — verso il 40° chi lometro — di un altro manipolo, in cui c'era Nencini. Per • un momento, in seguito a questi nuovi arrivi, si temette che l'episodio fosse presto destinato a sgonfiarsi; che i ritarda tari arrivassero a ranghi serrati, c il gruppo si ricompo nasse come era partito — o quasi. Ma la rampa che porta a Ronciglione (km. 45) e che con lievi ondulazioni prosegue al Poggio del Nibbio, dove c. a posto il traguardo della Montagna, provoca una fase di lotta intensa — animata soprattutto da Nencini, Keteleer e Bahamontes. Il manipolo dei ventuno si frantu- MpcmssmmnsciiiiiHHiiiiiiiiiiMiimiiiiimiiiiiiiiiiiHimiiiim^ ma. Fra quelli che cedono vedo anche Van Looy, Defilippis, Moser, Fornara e Bobet. Appena la strada prende più decisamente a salire, ecco Bahamontes partire all'attacco. Nessuno riesce a seguirlo, e lo spagnolo guadagna terreno, mentre della pattuglia che immediatamente lo segue ritorna a far parte Defilippis, che si è lasciato indietro i suoi compagni di poco prima. Sul culmine del Poggio, dopo 70 chilometri di corsa, il primo a passare è Bahamontes, seguito a 50" da Favero e Nencini; a 55" da Rolland, Keteleer, Defilippis e Desmet; a l'40" da Bobet, Borra, Van Looy, Fornara, Sorgeloos, SchV.s e Moscr. Attenti che abbiamo citato 14 nomi; giusto quelli che occuperanno i primi 14 posti all'arrivo. Ma, avanti che i loro legittimi proprieta¬ ri si raggruppassero, ci fu più di un'ora di bagarre, e sempre vivacissima, a più di 40 all'ora. E' pur vero che nella discesa su Viterbo (km. SOj Bahamontes venne ripreso dalla pattuglia Nencini, Favero, Defilippis, Keteleer e Rolland, con i quali proseguì la fuga, ma che inseguimento dovettero fare Van Looy, Bobet e compagni avanti di riagguaniare i sette dell'avanguardia! eedLlE9D Qui, Nencini specialmente, ed anche Keteleer e Defilippis, erano i più attivi. L'offensiva della Carpano contro Van Looy e Bobet era in pieno sviluppo: ma non ebbe fortuna. Ed entrando a Vetralla (km. 90) i sette inseguitori si aggiungevano ai sette fuggitivi. Da quel momento, fors'anche perché informati che Vannit • • j- «. 1 . sen seguiva a più di £, i lea- ders proseguivano senza più darsi battaglia. La decisione della tappa era rimandata alla volata finale. Qui, nella lotta per le buone posizioni, quella vecchia volpe di Keteleer impose il suo gioco: ai 500 metri egli era in testa, lanciato in pieno, con Defilippis alla ruota, e Nencini che guardava le spalle del <Cit>. Questi scattò a sua volta ai 150 metri, passando al comando. Ma di colpo, come un proiettile, schizzava fuori del gruppo Van Looy. Il belga si portava, deviando, sulla destra della strada, liberissimo, senza nessuno davanti, lanciato in una volata che per un attimo lasciò l'impressione di essere irresistibile. Ma Defilippis si era accorto del pericolo e reagì, dapprima resistendo all'attacco del belga e poi, negli ultimi 50 metri, superandolo nettamente. Anche Nencini e Borra riprendevano terreno a Van Looy, che terminava quarto. Rinfrescatisi, rifocillatisi, rivestitisi di panni asciutti e puliti, i corridori — e con essi la carovana del Giro — si sono poscia imbarcati sulla motonave « Sicilia >, che domattina presto li deporrà ad Olbia — punto di partenza per la seconda tappa, con arrivo ad Alghero. Il tempo si mantiene al bello, placida è l'onda, la traversata si preannuncia in condizioni ideali. Vittorio Varale Defilippis sul traguardo di Civitavecchia batte in volata i compagni di squadra Nencini e Borra (Tel. a « Stampa Sera >)