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Il comune di Carmagnola senza sindaco e senza giunta Il comune di Carmagnola senza sindaco e senza giunta La crisi minaccia di provocare lo scioglimento del Consiglio, la nomina di nn commissario prefettizio e nuove elezioni Carmagnola, lunedi mattina. (r.) L'unico assessore comunale che ancora era in carica, 11 prof. Giovanni Quaglino, ha rassegnato le dimissioni. A Carmagnola, così, non vi sono più né sindaco, né giunta e la crisi minaccia di determinare lo scioglimento del consiglio, la nomina di un commissario prefettizio e nuove elezioni. Da un paio di giorni correva la voce che il consiglio comunale si sarebbe riunito ieri per esaminare la situazione. Si diceva che il sindaco dimissionarlo, cav. Cortassa, avesse trovato una via d'uscita mettendo insieme una nuova giunta sulla quale sarebbero affluiti i suffragi della maggioranza democristiana, composta di ventuno membri, contro tre monarchici di Covelli, due socialdemocratici, due socialisti nennlanl e due comunisti. Ma all'ultimo momento il cav. Cortassa ha fatto sapere di non aver trovato 1 collaboratori per la nuova compagine e la convocazione del consiglio è andata in fumo. La responsablità di formare una nuova giunta sarebbe stata ora affidata ai cinque assessori che declinarono il mandato prima del sindaco e del prof. Quaglino. Le consultazioni dovrebbero essere portate a termine In settimana. Le previsioni, però, non sono per nulla ottimistiche e la cittadinanza già vede profilarsi l'ombra del commissario prefettizio. A meno che si accantoni il problema del foro boario per ridurre al silenzio I « franchi tiratori » che provocarono la crisi. Com'è noto, l'amministrazione comunale si è trovata in difflcc: i con la questione del nuovo mercato del bestiame (quello attuale, in piazza Quattro Martiri, è Inadeguato alle crescenti esigenze). Dopo alterne vicende, la giunta pose al voti la soluzione secondo cui il nuovo impianto dovrebbe sorgere In regione Treves, vicino alla strada di circonvallazione, mentre alcuni ri. tengono più idonea l'area Fissore e altri sostengono la necessità di rammodernare l'At¬ tuale foro boario senza spostarlo. Sindaco e assessori contavano sulla solidarietà del compagni di partito per ottenere l'approvazione del prògetto. Comparvero invece 1 < franchi tiratori » e la proposta fu bocciata con 17 voti contrari e 13 favorevoli. Per reagire all'imprevisto atteggiamento, dapprima si dimisero 5 assessori. Al principio del mese, dopo aver tentato invano di riportare la concordia, il sindaco seguì 11 loro esempio. In ultimo è stata la volta del prof. Quaglino, che reggeva l'assessorato all'Istruzione.