Si discute oggi in Tribunale lo spogliarello del "Rugantino» di Arrigo Benedetti

Si discute oggi in Tribunale lo spogliarello del "Rugantino» Ritorna alla ribalta un clamoroso episodio mondanti Si discute oggi in Tribunale lo spogliarello del "Rugantino» Imputato è il direttore del settimanale sai quale comparvero le fotografie della turca Aike Nana durante la sua danza - A nulla sono servite le fascette nere applicate sulle immagini più scabrose Roma, lunedì mattina. Lo « spogliarello al Rugantino», il locale romano affittato da un gruppetto di nobili per festeggiare il compleanno della vezzosa contessina Olga de Robilant, il SI ottobre scorso, sarà rievocato stamane in un'aula del Tribunale penale. Per tale data è stata fissata la prima udienza del processo a carico di Arrigo Benedetti, direttore del settimanale Espresso, che dette, alcuni giorni dopo lo « spogliarello », un saggio fotografico dell'episodio mondano. Quella sera si erano incontrati al « Rugantino » alcuni giovani del cosiddetto < bel mondo », fanciulle dell'aito censo romano, la notissima diva Anita Ekberg, la non meno nota (almeno negli ambienti romani) pittrice alla moda Novella Parigini, un'oscura ballerinetta di nome Aike Nana, turca di nascita, ma internazionale di aspirazione. Fu proprio sulla ballerinetta che si localizzò il nucleo dello scandalo mondano. Era forse sembrato, a un certo punto, che la serata della «bella gente» romana, o alméno della parte più in vista di essa, dovesse arenarsi sul greto della noia, dell'indifferenza, della « serata perduta». Fu, allora, a quanto narrarono i fotografi riusciti ad inserirsi nella comitiva, che la bellissima Anita si lasciò scivolare dalle spalle, mentre danzava con un giovinetto di buoni natali, la stola. Ben presto la scollatura audace dell'abito da sera della diva sembrò ravvivare, nel ritmo impetuoso del ballo, l'interesse della comitiva quasi infiacchita. E fu allora che la turca, probabilmente animata dal desiderio di gareggiare con la bellissima attrice, mosse i primi passi di una sua danza in solitudine. Fioccarono i primi applausi, prima scanditi con distacco, poi, più frequenti ed accesi. Finché non si giunse ai primi gesti dello « spogliarello ». A questo punto le versioni differiscono sensibilmente. La ballerinetta ottomana, interrogata dal sostituto procuratore all'indomani dell'audace convegno di aristocratici, affermò iiiiiiiiiifiiiiiiiiiiiitiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiitiiiiinif iii i o a n . a o e i , i l o o i , i n o i d a e i . , a n i n d . i a e ò di essere stata spinta a tradimento a spogliarsi, una mano ignota aveva lasciato scorrere (disse la ballerinetta) la chiusura lampo posta sulla parte posteriore dell'abito da sera: Nana rimase, in tal modo, quasi interamente svestita, protetta soltanto dalla combinazione. Vennero, però, le immagini fotografiche pubblicate dall'Espresso a correggere, anche se parzialmente, questa versione castigata. Il settimanale pubblicò alcune foto abbastanza scabrose. Tanto scabrose da suggerire al direttore l'opportunità di occultare con una fascetta nera, le parti più intime. In quelle foto si vedeva la ballerina turca liberarsi progressivamente degli irrisori capi di vestiario: la combinazione, il reggiseno, le calze. E si vedevano anche alcuni giovani aristocratici (anch'essi protetti sugli occhi da una fascetta nera) liberarsi delle giacche, stenderle a terra in guisa di tappeto, dimenarsi con gaudiosa sveltezza attorno alla ballerinetta. Erano le due del mattino, quando, filialmente, la comitiva di aristocratici trovò lo spunto più congeniale ai tuo gusto. Si sarebbe potuto'chiedere, a questo punto, come era andata a finire: prima lo scorrere nervoso della chiusura lampo sull'agile schiena delia ballerinetta, poi, l'addio agli indumenti intimi, quindi, le giacche dei giovani aristocratici che volatio sulla nuda terra. ■ Ma come andò a finire lo raccontò un asciutto verbale della polizia: gli agenti di P.8., presenti allo « spogliarello » intervennero. Ordinarono lo sgombero della sala. Fecero abbassare le saracinesche del locale. E cominciò, quasi in sordina, l'azione giudiziaria che è ancora in fase istruttoria. Arrigo Benedetti, direttore dell'espresso, per aver pubblicato alcune foto scattate durante la festa sul suo settimanale, si vide sequestrare il giornale nelle edicole, e si presenterà domani, dinanzi ai giudici del tribunale, per difendersi dall'accusa di pubblicazione oscena. iiiiiiiiiiiiiiiiiitiniiiiii iiiiiioiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiim

Persone citate: Anita Ekberg, Arrigo Benedetti, Novella Parigini

Luoghi citati: Roma