I centri del lago Maggiore uniti per avere un Casinò

I centri del lago Maggiore uniti per avere un Casinò Una rivendicazione per aiutare il turismo I centri del lago Maggiore uniti per avere un Casinò L'iniziativa è partita da Verbania-Stresa-Baveno, che lo gestirebbero in una specie di consorzio - Vantaggi prevedibili per gli altri comuni - Anche Locamo dà la sua adesione msmsMEBmnm Stresa, lunedì mattina. Tutte le cittadine della sponda piemontese del Lago Maggiore, guidate da Verbania, Stresa e Baveno, condurranno un'azione comune per ottenere al più presto il permesso di aprire una grande e lussuosa casa da gioco. Così hanno deciso sindaci, commercianti e presidenti di aziende autonome di soggiorno, riunitisi ieri in previsione di un prossimo convegno con gli esponenti dei centri del TlgulHo, 1 quali, con in testa Rapallo, ir ialarono un mese fa la cosiddetta «battaglia dei Casinò ». A nche il sindaco di Locamo ivv. Rusca, ha dato la sua adesione, nel senso che la città e il versante svizzero sono in linea di massima favorevoli all'iniziativa. La questione è nota. Tre lo¬ cailtà turistiche dell'Alta Ita- lla — Sanremo, Saint Vincent e Venezia — sono state favorite con la concessione di licenze per locali da gioco. Ad altre stazioni ugualmente celebri e frequentate tale concessione è stata negata dalle autorità governative con un elenco di motivi che in sostanza si riducono ad uno solo: * Il gioco d'azzardo è proibito dalla legge italiana». Ma — osservano i sostenitori del Lago Maggiore insieme a quelli del Golfo Tigulllo — se « roulette », « chemin de fer », « trente et quarante » sono legalmente autorizzati o quanto meno tollerati In alcune ritta famose, perché altre non meno rinomate, e forse più bisognose di aiuti finanziari, non devono godere degli stessi benefici? Questa tesi, è bene rilevarlo, non mira alla revoca delle licenze a! centri finora privilegiati, ma tende a instaurare una vera e propria parità di diritti fra tutte le aziende turistiche. Il sindaco di Stresa ing. Cattaneo, ha fatto osservare che il Lago Maggiore con questa sua nuova istanza non si limita a chiedere, ma « rivuole * la sua casa da gioco che funzionò per qualche tempo, appunto a Strega, negli anni intorno al 1912 e al 1925 ed infine dal 1945 al 1946. In questo ultimo periodo il Casinò era gestito in compartecipazione fra Stresa, Intra Pallanza e Baveno. Furono nove mesi di esercizio fortunato che diedero un utile di 120 milioni di lire corrispondenti a più di mezzo miliardo di oggi. La somma venne divisa a metà fra la Prefettura di Novara ed 1 comuni interessati; servi a risolvere alcuni fra l problemi economici più urgenti. Anche ora la richiesta di Stresa, Baveno e Verbania — appoggiata dalle altre cittadine quali le ridenti Arona, Meina, Lesa, Belgirate, Ghlffa, Oggebbio, Cannerò, Cannobbio, e persino da Locamo — si fonda su motivi economici. Il turismo non è più quello di una volta anche se non si tratta di una vera e propria crisi. Le statistiche dell'intera provincia di Novara, per il 1958, danno 912 mila presenze negli alberghi e pensioni contro le 925 mila del 1957. Ma le cifre non sono sufficientemente Indicative. I centri rivieraschi del lago sono preoccupati non soltanto per la momentanea contrazione turistico-alberghiera, ma soprattutto pei* il mutato indirizzo delle correnti turistiche e per la prossima apertura del traforo del Monte Bianco e della strada dello Spluga che taglieranno il Lago Maggiore fuori dalle nuove grandi vie di comunicazione. Se a questo si aggiungono i mille e più disoccupati di Verbania (dei quali ha parlato 11 sindaco Sironi), e le difficoltà delle industrie locali, si comprende l'insistenza con cui in questa zona si sollecita l'apertura di un Casinò. Sull'esempio di Saint Vincent, che con 1 suoi introiti concorre a sostenere non poche delle spese pubbliche in Valle d'Aosta, Bj di Sanremo che divide parte dei. cuoi utili con gli altri comuni della Riviera di Ponente, cosi Verbania, Stresa e Baveno potrebbero spartire una quota degli incassi. Ma sono questioni ancora lontane e forse foriere di polemiche. c. n.

Persone citate: Cannobbio, Cattaneo, Intra Pallanza, Meina, Ponente, Rusca, Sironi