La «rinnovata» Juventus s'impone a Trieste: 3-0

La «rinnovata» Juventus s'impone a Trieste: 3-0 Sempre più serrata la rivalità tra le grandi squadre in testa al campionato ' La «rinnovata» Juventus s'impone a Trieste: 3-0 Mentre Charles cerne centromediano ha organizzate bene la difesa Hicolè centravanti segnn tre volte La squadra bianconera ha nettamente meritato il successo - Buona prova di Colombo, Romperti e Corradi - Nella Triestina ha brillato Bernardin, che verso la fine della gara ha tentato anche di forzare all'attacco impegnando Vavassori DAL NOSTRO INVIATO Trieste, lunedi mattina. La Juventus non poteva de-, sidcrarc miglior successo al piccolo rivoluzionamento operato nella squadra. Le tre reti di Nicole stanno a dimostrare la classe del protagonista ritornato al comando dell'attacco, che è il solo compito in cui le sue doti possono essere valorizzate, mentre lo zero al passivo costituisce senza dubbio un successo per la regìa di Charles in difesa. Il punteggio dimostra che la partita è stata relativamente facile, l'avversario era debole all'attacco e nemmeno il ritmo della squadra, convogliato su di un binario di gioco poco sicuro, ha potuto mascherare la troppo netta differenza di classa nei confronti della Juventus. Difficoltà serie i bianconeri non ne hanno mai incontrate, Vavassori non ha mai dovuto compier-^ pnv'a che mettessero alla prova il suo valore e che salvassero la rete da un reale pericolo, tutta la'squadra pur di fronte a un avversario impetuoso non è mai stata costretta ad accelerare 'il ritmo poiché bastavano le sequenze di passaggi corti a sbrogliare le situazioni apparentemente difficili. Dopo il primo quarto d'ora, cioè dopo la prima rete, la Juventus si è messa non diciamo proprio al piccolo trotto ma ad un'andatura moderata, bloccando con un piazzamento tattico esatto la manovra avversaria irruente ma confusa, spesso disordinata, scarsa di idee. Cosicché non è stata nemmeno *^,na bella, partita, di quelle tutte movimento come di solito piacciono al pubblico. La Triestina non ha potuto dare continuità al suo slancio trovando ostacoli nella sommarietà del suo discorso tecnico, mentre la Juventus, schierata sempre su tutta l'ampiezza del terreno, senza concedere zone vuote ai contrattacchi, si A per così dire limitata a controllare i punti strategici della manovra, forzando quel tanto che era necessario per conservare il controllo del gioco, ma tuttavia impegnata a fondo, con un telaio che mai si disuniva, padrona sempre in ogni momento della situazione, che essa dominava anche quando erano gli avversari a prevalere. Alla fine molti hanno avuto l'impressione di un gioco mediocre e difatti non si può dire che l'incontro sia stato molto divertente, specialmente per chi perdeva, ma bisogna tener presenti le condizioni che limitavano il respiro del gioco. Da u o, ai e ti rsleo a a a ro ee o r r ia 2 o il t. : 11 en aonro 0 è o o lacma ral f il el va un e a on al e e aon cineel ià ha rsi se co) m) alct.; una parte una squadra continuamente sotto pressione e continuamente sotto un colpo di freno; dall'altra una compagine preoccupata più di non perdere la sua compattezza tattica che di sfondare, tendente più a restare sempre coi piedi sul sodo che non a lasciarsi andare a una sbrigliata fantasia d'attacco. E' stata una Juventus decisa ma prudente, energica ma contronata. Ha segnato tre reti, ma la sua manovra è giunta a ' maturazione assai volte di più, e spesso è stato proprio l'eccesso di gioco a tradirla, ciò che contrasta con il giudizio che vorrebbe far credere a una partita arida. Il movimento ha in un incontro un indubbio fascino spettacolare, ma a noi piacciono assai più le prove in cui'è l'intelligenza che guida, le partite dense di manovra anche se meno vivaci, quelle in cui è sempre presente un'idea, un concetti}, direttivo, una ragione tattica. Ed è per questo che a noi oggi la Juventus è piaciuta anche più di altre volte perché non è la foga ohe dà sostanza al gioco ma è l'ordine. Orando giornata di Nicole, magnifico atleta, ammirevole per l'impegno, la potenza, l'estro inimitabile. Sivori è stato a volte ammirato, a volte fischiato, ma è il suo gioco ■ che suscita questi contrasti, un gioco fatto di < numeri > successi-tri che non si isolano però mai dall'azione di squadra, nemmeno quelli più teatrali. Del resto, l'uomo è fatto così ed imporgli un altro gioco vorrebbe dire limitarne il rendimento. Regia assidua, preziosa, intelligente di Boniperti, anche se alla fine appariva provato. Grande lavoro di Colombo, forse il solo che riesca a tenere per novanta minuti sempre con lo stesso ritmo. Impegno-più misurato di Emoli, ma regolare sino alla fine; ottima partita di Corradi, che ha trovato nel gioco disordinato degli avversari il terreno ideale per la sua azione tutta calcolo e senso dei piazzamento; buona prova di Garzano, del resto contro un avversario pressoché inconsistente come Comisso. Charles ha superato nel modo migliore U suo esame come centromediano, dato che di un esame avesse ancora bisogno. Ma non erano poche le ansie per questo suo esordio. E' un centromediano più costruttore che distruttore e certe volte ha fatto accapponare la pelle per certe arditezze che richiedevano tutta la sua perizia. Ha sbagliato una sola volta, e fu un errore casuale. Non spreca i palloni, calcia lungo quando è necessario, ma 41 regola si comporta come un centromediano metodista. Bisognerà ora vederlo contro avversari del suo stesso valore. La Triestina ha messo in evidenza un solo uomo: Bernardini. Il resto è apparso mediocre. L'attacco non è riuscito a fornire palloni al giovane Bresolin che avrebbe meritato una collaborazione più efficace. Mediocri Comisso. Tortul, Szolce. Il migliore dell'attacco è stato SanteUi che molto, del resto, non ha fatto nemmeno lui. E' un giocatore estroso e non può che andare a giornate. La squadra è caduta essendo il com pito superiore alle sue forze della giornata, ma merita di essere veduta in una prova più equilibrata. Come abbiamo dotto, le tre reti della vittoria juventino sono tutte di Nicole. Già al 7» minuto egli aveva avuta l'occasione del goal su un passaggio di Sivori alle spalle della difesa, ma giunse forzando sulla palla con la falcata troppo lunga mentre il portiere usciva in tuffo, e tirò alto. La Triestina aveva preso le sue misure mettendo De Grassi su Sivori e Szoke su Boniperti, ma che l'espediente servisse non ci è sembrato. La prima rete maturava all'ir minuto. I/azione partiva da una rimessa laterale di Stivanello, poi la palla toccava Colombo, Sivori, Boniperti e giungeva a Nicole ad un metro dal limite dell'area. Il tiro, non forte ma piazzato, colse di sorpresa il portiere sbilanciato e la palla entrava raso terra nella rete. La reazione dei triestini non raggiunse mai l'intensità d'impeto e la precisione di manovra che sarebbero state necessarie. Facendo perno sul successo ottenuto la Juventus, impiantò la sua partita prudente, senza invenzioni avventurose, puntando sulla maggior consistenza del suo telaio di squadra. Si doveva giungere al SS' per vedere la Juventus veramente minacciata. Charles dava per errore la palla a Tortul e subito l'offensiva si scatenava, Santelli effettuava dal limite una rovesciata che dette un fremito al pubblico ma che passava di poco alto sulla traversa. Al SS' Brach deviava di testa un centro di Stivanello mandando la palla proprio su Sivori che non se l'attendeva. Il juventino colpiva di testa più casualmente che intenzionalmente e la palla finiva fra le braccia di Rumich sorpreso anche lui, pensiamo, della strana carambola. La Juventus si trovava nella ripresa con il sole alle spalle, ma già mezzo campo era ta- gliato dall'ombra. Poche azioni di gioco insignificante ed al 13' secondo goal di Nicole. Questa volta l'azione partiva da un calcio d'angolo tirato da Sivori. La traiettoria della palla era deviata di testa da Stacchini verso Nicole ohe subito tirava in rete, Rumich se la vedeva piombare addosso senza che riuscisse a trattenerla, essa rimbalzava ancora verso Nicole che, già in corsa, la riceveva fra il petto e la faccia e con essa entrava in rete. Ora il marame di vantaggio era tranquillante e questo non poteva certamente scuotere lo spirito, juventino. Al SO1 terzo goal di Nicole con la più semplice e la più lineare delle azioni. Vavassori, nell'effettuare la riméssa, lanciava lungo con il braccio a Sivori che si trovava ad una ventina di metri dalla propria rete. Quest'ultimo vedeva Nicole fra Bernardin e Brach ad una quarantina di metri dalla rete, e prontamente gli allungava la palla. S'iniziò la fuga del centroavauti tallonato dai due avversari convergenti su di lui, ma Nicole aveva il galoppo di un puledro da gran premio, impossibile raggiungerlo. Allora gli uscì incontro Rumich, che altro non avrebbe potuto fare. Il tiro raso terra colse il portiere a mezza strada e la palla andò a scuotere il fondo della rete. Ora la partita era praticamente chiusa. La Triestina cercò ancora di attaccare, almeno per accorciare il distacco, fra gli avanti scese anche Bernardin, che al SS' sferrava un lungo tiro assai pericoloso e paralo in due tempi da Vavassori. Fu. questo l'unico episodio di un certo interesse. Poi il gioco andò declinando. Bernardin cercò ancora di infondere animo ai suoi uomini. Egli dimostrò in queste ultime fasi la sua bella tempra di lottatore, ma non ebbe fortuna. E' giusto però che l'ultimo elogio spetti a lui. Ettore Berrà TRIESTINA: Rumich; Brunazzi, Brach; Tulissi. Bernardin, Detrassi; Comisso, Tortul, Bresolln. Szoke, Santolli. JUVENTUS: Vavassori; Corradi. Garzena; Emoli, Charles, Colombo; Stacchini, Boniperti, Nicole, Sivori, Stivanello. ARBITRO: .Tonni di Macerata. Reti: Nicole all'ir del I tempo e al 13' e 30' della ripresa. Spettatori 18 mila circa. L'Impeto di Nicole mentre segna li secondo goal (Telefoto) La difesa della Triestina Impegnata da una pericolosa discesa dell'attaccante bianconero Slvori (Telef. a «Stampa Sera»)

Luoghi citati: Macerata, Trieste