La canoa si rovescia nelle rapide del Po ed un giovane di 17 anni muore annegato

La canoa si rovescia nelle rapide del Po ed un giovane di 17 anni muore annegato Tragica conclusione di una gita di Pasqua in barca La canoa si rovescia nelle rapide del Po ed un giovane di 17 anni muore annegato Un gruppo di 15 canottieri scendeva con sette imbarcazioni lungo il fiume da Viltafranca Piemonte a Torino - Avevano pernottato sotto le tende e superato notevoli difficoltà per il maltempo - Nell'arduo passaggio sotto il ponte della strada statale, la corrente scaglila un canotto contro un pilastro: un abile nuotatore scompare tra i flutti, il compagno si salva Domenica pomeriggio partiva da Torino una squadra del 21» gruppo « boy-scouts_ » della Crocetta, composto da dodici ragazzi, dal capo gruppo Luciano Ferraris, abitante in corso Orbassano 4, < da un sacerdote, don Dusan Ste fani. La comitiva, in pullman raggiungevi1 Villafranca; nel tar do pomeriggio venivano calate ir Po sette canoe e gli scouts, già esperti- in simili imprese, navigavano sino all'altezza di Faille, Ira Villafranca e Casalgrasso. Qui sbarcavano, rizzavano le tonde, accendevano i fuochi e pernottavano. Ieri mattina, nonostante il cielo grigio e la pioggia persistente, riprendevano la navigazione verso Torino. La gita si svolgeva in un'atmosfera di allegria. Di quando in quando.lieti saluti si incrociavano da barca a barca. II fiume era aumentato, ma in misura non considerevole. La corrente era normale. Verso le 11 e 30 la flottiglia giungeva ad una grande ansa dop'1 la quale il Po è attraversalo dal ponte della strada Carmagnola-Carignano. L'acqua, incanalandosi sotto le quattro arcate, tra i. possenti pilastri, forma violente « rapide » ribollenti di schiuma. Ili questo punto la corrente è, in determinate giornate, molto forte. Alla testa della flottiglia era -la canoa occupata da Guido Peruccio, abitante In via Piazzi 13, e Franco Verri, corso Galileo Ferraris 125. La seguiva, ad una distanza di venti o trenta metri, l'imbarcazione su cui si trovavano il diciassettenne Maurizio Paolucci, abitante in corso Rosselli 88, ed il coetaneo Giongio Bottari, domiciliato in corso Galileo Ferraris 35, studente di seconda liceo al «D'Azeglio»: un ragazzo atletico, allenato a tutti gli sport ed esperto « canoista ». Ad un certo momento i ragazzi s'accorgevano che In prossimità del ponte le acque diventavano pericolose; allora si voltavano e ai compagni che seguivano, alquanto distanziati, urlavano di far attenzione, di fermarsi in tempo, di deviare verso una sponda. Per loro non c'era ormai che una via: infilarsi 6otto le arcate e tentar di superare indenni le" « rapide ». Al Peruccio e al Verri l'avventura si risolveva felicemente: la canoa sfrecciava come un fuscello tra un pilastro e l'altro, pur sballottata non si capovolgeva, e i due ragazzi, emozionati ma sani e salvi, si ritrovavano cento o duecento metri più in là, in uno specchio più calmo. Il Bottari ed il Paolucol prendevano per passare sotto il ponte, un'arcata diversa da quella scelta dai due precedenti. Per una terribile fatalità, la canoa andava a strisciare e poi a sbattere contro uno del massi ohe emergono a fior d'acqua accanto alle colonne. Tra spruzzi di schiuma e un ribollire di onde la canoa, hi corsa, si rovesciava e i due scouts finivano nel fiume. H Paolucci riusciva ad attaccarsi alla chiglia, il Bottari era stato sbattuto a qualche metro di distanza. Tuttavia, abile nuotatore, cercava di reagire alla furia della corrente e di avvicinarsi alla canoa. Il Paolucci gli tendeva una mano, egli l'afferrava: ma solo per un attimo. Le forze lo tradivano', annaspava, spariva in un gorgo, riaffiorava, poi l'onda lo copriva definitivamente. La canoa veniva trascinata verso la riva destra, accorreva un pescatore, Angelo Berutti di 28 anni, che aiutava il Paolucci a metter piede a terra. II ragazzo; stravolto, gridava «Giorgio! Il mio amico! Bisogna salvarlo! ». Intanto dalle altre imbarcazioni i compagni, esterrefatti, avevano assistito alla sciagura. Accostavano alla riva e raggiungevano il ponte correndo lungo la sponda. £11111 III III I II liti I III IlIlillllllllllIIIIIlllllllllll Più nulla da fare, il corpo del Bottari era scomparso. Si dava l'allarme, intervenivano 1 pompieri di Carignano e di Torino e i carabinieri di Carmagnola. Sotto la pioggia, dinanzi a centinaia di persone che guardavano dalle sponde e dal ponte, i vigili del fuoco iniziavano gli scandagli. A lllllllIlllllllllllllIllIllIllllllllIIIIIIIMIllllllIIIIIII sera il corpo non era stato ancora ritrovato. Da Torino era giunto affranto dal dolore, il fratello del Bottari. I genitori, a Brescia presso parenti, venivano avvertiti telefonicamente e prima di notte erano di ritorno a Torino. Oggi saranno riprese le ricerche. IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIllIIIllllllitlllIIMIIIIIIlin Giorgio Bonari, 17 anni iiMiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiii imi mimimi l all'aloa prima è secondo da sinistra