"Irma la dolce,, all'Alfieri con Anna Maria Ferrero, regia di Gassman

"Irma la dolce,, all'Alfieri con Anna Maria Ferrero, regia di Gassman "Irma la dolce,, all'Alfieri con Anna Maria Ferrero, regia di Gassman Chi è Irma? Una di < quelle ». Molto giovane, molto gra-, ziosa. Ha. 11 vislno da bimba, la bocca scarlatta, il lungo spacco nella gonna di velo, le giarrettiere rosse. E' tenera e provocante, è viziosa e ingenua. L'autore della commedia, Alexandre Breffort, la fa vivere e dispensare le sue grazie In una fantasiosa e grottesca Parigi 1925 e precisamente in un angolo del quartiere di Montmartre, tra magnaccia, borsaioli e prostitute, un mondo colorito e rissoso visto con sarcasmo non disgiunto da affetto. Di Irma si innamora «Nestore lo sgualcito », un manigoldo sentimentale; Geloso dell'attività della ragazza, si traveste, si,trucca con una folta barba, si presenta a lei come ;• Oscar, ricco'e'facoltoso cliente: un cliente che desidera essere « l'unico». Geloso anche di Oscar, Nestore decide di rinunciare alla finzione e il barbuto cliente- sparisce: viene però accusato di averlo . ucciso e nel corso di un assurdo , processo è condannato all'ergastolo. Ma dal bagno penale Nestore con alcuni compagni riuscirà a fuggire.e dopo peripezie di ogni genere e incontri con gli indiani riduttori di teste, torba su' un .pallone aerostato a parigi in rtèmpo per iarsi riconoscere innocente: la dolce Irma l'ha atteso e lo rende padre di due gemelli destinati a diventare « teppisti robusti e belli ». Non c'è niente da scoprire In questo bizzarro e diseguale copione, che è, Insieme, rivista, commedia musicale a sfondo patetico, commèdia di intreccio, farsa violenta. Non ci sono significazioni recondite, allusioni, simboli: si tratta semplicemente di una storia piccante e avventurosa, che mira a far ridere o sorridere, a commuovere, a sorprendere con un'inventiva spesso piacevole e dove accanto al dialogo (che nella traduzione ha forse perduto parte dello spirito e del mordente) hanno una essenziale importanza le musiche suggestive e carezzevoli di Marguerite Monnot (alcune delle canzoni sono già divenute popolari) e i balli che non interrompono l'azione, anzi l'accompagnano e la sotto lineano. E' un testo impastato di hu mour popolaresco, di abbon danti scorie letterarie, di spregiudicatezza intellettualistica, di scoperti artifici, di tratti sinceri di tenue poesia: c'è di tutto. Difficile trattarlo. Se ne può cavar fuori un ibrido pasticcio o uno spettacolo di for- te effetto teatrale. VittorioGassman, che con LucianoLucignani ha curato la regìa, è riuscito a creare un « divertimento » intelligente e nel complesso gradevole, tenendo la commedia sul piano della favola narrata in chiave d'ironia trasognata e sentimentale. Di « Irma la dolce » si è già parlato, su queste colonne, in occasione della < prima > a Milano. Dopo mesi di repliche lo spettacolo è rimasto immutato anche nei risultati: a momenti di tensione, di vivacità, sì alternano scene un po' grigie che stentano ad oltrepassare la ribalta. Anna Maria Ferrerò è garbata, spigliata, simpatica e si disimpegna meglio che può nelle canzoni; al suo fianco è Alberto Bonucci, che ricordiamo in prestazioni ben più brillanti. Citiamo il Bonagura, il Maranzana, l'Hintermann. Eccellenti le scene di Mario Chiari. Il pubblico convenuto all'Alfieri era folto ma non foltissimo: applausi dapprima incerti, poi via via unanimi e calorosi. vice

Persone citate: Alberto Bonucci, Alexandre Breffort, Anna Maria, Anna Maria Ferrero, Bonagura, Gassman, Hintermann, Marguerite Monnot, Mario Chiari

Luoghi citati: Milano, Parigi