L'ergastolano Luigi Tirone è stato liberato e presto sposerà

L'ergastolano Luigi Tirone è stato liberato e presto sposerà L'ergastolano Luigi Tirone è stato liberato e presto sposerà L'ex sottotenente, condannate per l'uccisione d'una donna, ha ottenuto la libertà condizionale - E' giunto a Roma dal padre: a giorni le nozze (Nostro servizio particolare) Roma, 26 marzo. Luigi Tirone, l'ex-ufficiale carrista che condannato all'ergastolo per omicido ha riacquistato la libertà avendo prima beneficiato di un condono e poi della liberazione condizionale, è da questa sera a Roma. Ha lasciato ieri nel pomeriggio il penitenziario di Santo Stefano — il carcere borbonico in un Isolotto al largo di Gaeta — dove ha scontato l'ultima parte della pena, ha pernottato nella villa di un conoscente nei pressi di Formia ed è tornato da suo padre nella città dove è nato. Luigi Tirone ha compiuto 39 anni dei quali quasi 14 li ha trascorsi in carcere. Chi è Luigi Tirone? Nel giugno 1945 il suo nome fu legato ad un atroce delitto compiuto a Roma. Una signora bolognese, Maria Laffi, venne trovata uccisa nel suo appartamentino in via Giovanni da Procida. L'assassino si era accanito su di lei colpendola con 33 pugnalate; poi aveva trafugato dalla casa pochi gioielli per un valore complessivo di 33 mila lire. Le indagini accertarono che un antiquario siciliano, Alfio Fantasia, aveva incaricato un ex-ufficiale di Marina, Alberto Galluppl, di introdursi nell' appartamento della signora per compiere un furto. Alberto Galluppi a sua volta aveva associato nell'Impresa uno studente di giurisprudenza, figlio di un alto funzionario statale, Renato Piacente il quale, poi, aveva chiesto la collaborazione di Luigi Tirone, un ex-partigiano. La mattina del 21 giugno 1945 Luigi Tirone e Renato Piacente salirono nell'appartamento della signora. Alberto Galluppl attendeva sul portone: 11 sottotenente afferrò alle spalle la signora e prese a colpirla con un pugnale, lo studente si affrettò ad afferrare tutto ciò che gli fu possibile trovare nell'appartamento. Il bottino fu misero: 33 mila lire. I giudici della Corte d'Assise due anni dopo condannarono: Alfio Fantasia, Alberto Galluppi e Luigi Tirone all'er¬ gastolo, Renato Piacente a 30 anni evendogll concesso le attenuanti generiche. Il Tirone figlio di ottima famiglia (è nipote dell'attuale ministro on. Spataro), si difese affermando di essere stato coinvolto In un delitto politico compiuto da altri. Dopo essere stato ricoverato nel manicomio giudiziario di Montelupo Fiorentino per aver dato chiari segni di squilibrio mentale, Luigi Tirone fu successivamente condannato a 4 anni di reclusione per calunnia: aveva accusato un ufficiale di aviazione di avtrlo costretto ad assunit-ici, por motivi politici, la responsabilità del delitto. Perduta ogni speranza per una eventuale riabilitazione, l'ex-sottotenente dimostrò di aver partecipato alla guerra di Liberazione in una organizzazione partigiana operante a Roma dopo l'8 settembre 1943 e l'anno scorso ottenne che, per virtù del condono, la pena dell'ergastolo gli fosse commutata in quella a 20 anni di reclusione. Pochi giorni or sono il ministro della Giustizia ha firmato il decreto con cui gli è stata concessa la libertà condizionale. Durante la sua detenzione, Luigi Tirone, la cui madre morì di dolore, si è fidanzato con una ragazza di Montelupo Fiorentino, Adriana Pagliai che tra qualche giorno dovrebbe diventare sua moglie. L'ex-ufflclale in carcere si è specializzato in radio e televisione. 8- g-

Luoghi citati: Formia, Montelupo Fiorentino, Roma