Minacciato il contribuente da astuti "confidenti" del fisco di Piero Martinotti

Minacciato il contribuente da astuti "confidenti" del fisco ANCHE IN AMERICA E' TEMPO DI «VANONI Minacciato il contribuente da astuti "confidenti" del fisco I delatori lautamente pagati - Una signora ne ha ricavato la dote alla figlia V'è chi rifiuta il denaro: denunce per gelosia, dispetto, concorrenza sleale - Un deputato dichiara che «il compenso per tradire amici e parenti è riprovevoleV> Anche per gli americani è i tempo di «vanoni»; milioni di contribuenti stanno in questi giorni compilando la denuncia dei redditi e, certo, non tutti diranno la verità. Ma guai allo sprovveduto che si lasci scappar parola sul trucco esco- gitato per ridurre la porzione.del fisco: impiegati, amici e — persino parenti potrebbero denunciarlo al terribile Internai Revenue Service (Irs), e mandarlo dritto In galera. In pratica, la prigione si apre solo per un ristretto numero di evasori recidivi, ma le multe non risparmiano nessuno. La spada della legge falcidia del 50 per cento l'imponibile di chi cerca di alleggerire con la frode il proprio bilancio. L'informatore che ha reso possibile il « ricupero » viene compensato con il 10 per cento della somma incassata. Si dice che una signora, ospite di una amica, abbia fatto la dote alla figlia raccontando agli inquisitori quanto aveva sentito durante la notte dalla padrona di casa. Questa, poveretta, forse per la cena troppo abbondante, rivelò nel sonno quanto il marito, industriale, aveva fatto per sottrarsi al fisco. La esatta informazione fruttò una grossa cifra all'amica poco scrupolosa. Sovente è il caso ad offrire gli elementi della denuncia. L'anno scorso, due poliziotti fermarono l'auto d'una signora che andava troppo veloce; nel consegnare i documenti di guida per la multa, l'incauta afferrò anche un libretto bancario che il marito teneva nascosto nell'auto. Le guardie annotarono tranquillamente gli estremi dei conti e risultò che il consorte della frettolosa signora, rappresentante di una fabbrica di carne conservata, riceveva 50 mila dollari l'anno per farsi amici cuochi e camerieri della sua zona. Limitando le mance, il funzionario riusciva a tenere per sé gran parte della somma e ne ometteva naturalmente la denuncia. Dovette sborsare 82 mila dollari ed i due solerti poliziotti se ne divisero 8200, circa cinque milioni di lire. Lo scorso anno — scrive la rivista americana "Newsweek" — furono quattromila i contribuenti insinceri scoperti attraverso le « confidenze » volontarie di cittadini che inviarono ben 95 mila segnalazioni, Molte di queste risultano o troppo vaghe o Infondate, ma per le testimonianze consistenti, suffragate da talloncini di assegni, ricevute, dati precisi vengono esperiti minuziosi accertamenti e la verità viene quasi sempre a galla. Per questo delicato servizio il Congresso stanzia ogni anno mezzo milione di dollari, ma la spesa viene ampiamente compensata. Nel 1958 lo Stato riusci ad esigere 100 miliardi di lire che altrimenti non avrebbe mai incassato. Naturalmente gli investigatori dell'irs hanno anche altri mezzi di indagine per controllare l'esattezza delle denunce e lo scorso anno l'ufficio è riuscito a ricuperare complessivamente imposte omesse per più di mille miliardi di lire. Se un privato, evitando confidenze compromettenti, può mantenere segreto il proprio reddito, più difficile riesce alle ditte, in cui le cifre passano per molte mani. Ragionieri ed impiegati sovente sono in grado di indicare agli agenti le iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiia pieghe più riposte della con¬ tabilità aziendale. Quattro computisti incassarono la più alta somma pagata in una sola volta dall'Irs — 48 milioni di lire — fornendo le prove che il loro principale, da decenni, frodava lo Ffito con fittizie clientele estere. Un ragioniere scoprì che la sua ditta dertun ciava 12 milioni per stipendi ai dipendenti mentre in realtà ne pagava solo 4. Lo Stato incassò per multe ed arretrati 570 milioni ed il ragioniere pignolo 5 milioni e 700 mila lire. L'impiegato di una fabbrica per il ricupero di materiali ferrosi, rivelò che gli impianti, appartenevano ad un solo pro-T prietario mentre figuravano altri nomi in ditta: l'Irs intascò 210 milioni e all'impiegato toccò il 10 per cento. Un informatore riferi che il direttore di una casa per pompe funebri non denunciava tutte le entrate, compresi i proventi della vendita a_; Jenti d'oro; dovette pagare quattro milioni. E la casistica, rivelata dal sovrintendente dell'Internai Revenue Service, Dana Lathman, potrebbe continuare. Sorprende tuttavia sapere che solo il 4,3 per cento dei premi dovuti agli informatori viene ritirato dagli interessati, i quali, per legge devono farne esplicita domanda. E' l'amore patriottico a spingerli? Può darsi, ma altri motivi meno nobili sono la causa di molte denunce: gelosia di vicini di casa, concorrenza sleale, litigi tra amici, dipendenti puniti, vendette di mogli tradite. Una giovane signora rivelò le marachelle fiscali del marito quando seppe che il disinvolto consorte includeva tra i familiari a carico anche l'amante. Ci sono poi dei maniaci che, presupponendo la maggioranza dei contribuenti in malafede, spulciano addirittura l'elenco telefonico. Questo sistema d'informazione trova aspri censori tra il pubblico ed il deputato John Taber, repubblicano di New York, ha sostenuto di recente al Congresso che «il compenso per tradire amici e parenti è sommamente riprovevole e contrario allo spirito americano». Il capo dell'irs, Lathman, risponde che il suo compito non è di elevare la pubblica morale, ma di scoprire gli evasoti fiscali ed il sistema, approvato da una legge che ha quasi cento anni, si dimostra efficientissimo. L'ufficio mantiene il massimo segreto sull'identità degli informatori, ma ba:sta il sospetto di aver dato ragguagli all'Irs per essere schivati dagli amici e trovarsi attorno grinte dure. E' comprensibile. Per evitare guai in vita e lasciare al sicuro la moglie un vecchio impiegato ha pazientemente annotato per anni tutte le irregolarità di cui veniva a conoscenza. Consegnando quell'agenda sdrucita all'Irs, la vedova potè consolarsi con il premio di otto milioni e mezzo: strana eredità del cauto marito. Piero Martinotti

Persone citate: Dana Lathman, John Taber

Luoghi citati: New York