"Non esistono indizi all'infnori della confessione» di Guido Guidi

"Non esistono indizi all'infnori della confessione» Le ultime arringhe dei difensori di Egidi "Non esistono indizi all'infnori della confessione» Vivaci incidenti con il P, G. e la Parte Civile, che abbandona l'aula b o i i a e , (Dal nostro invinto speciale) Firenze, 21 marzo. L'udienza di stamane al processo Egidi è stata alquanto movimentata a causa di un incidente tra accusa e difesa. Mentre l'avv. Marinaro, primo patrono del giardiniere di Primavallu, parlava della confessione <; estorta » in questura, il P. G., dott .Tropea, interrompeva vivacemente, ingiungendo all'oratore di tacere perché aveva citato una testimonianza non esaminata secondo le norme di procedura. Seguiva una polemica, alla quale partecipava, in appoggio al P. G„ la parte civile, che a un certo punto abbandonava l'aula. Dopo altre battute vivaci il dott. Tropea e l'avv. Marinaro si riconciliavano stringendosi la mano in aula. Quali sono stati gli argomenti forniti dall'avv. Marinaro alla Corte in difesa di Egidi? « Annarella venne certamente uccisa verso le ore 21 — egli ha detto — del 18 febbraio 1950. Egidi fu visto, solo, qualche minuto prima delle 21. Poiché il percorso che, secondo l'accusa, avrebbero seguito Egidi e la bambina per giungere al prato del delitto, può essere compiuto, andata e ritorno, in un tempo non inferiore ad un'ora e mezza circa; poiché la perizia parla di un percorso compiuto di" buon passo", e certamente l'assassino non è andato di corsa con Annarella verso il prato della Nebbia, la conseguenza è che Egidi. se fosse l'assassino, non può essere arrivato a casa sua prima delle 23,15. Se non che Marta Fiocchi quella sera, alle 23,20 circa, trovò Lionello Egidi che, dopo avere mangiato, era già a letto ». Per quanto riguarda poi la confessione, l'avv. Marinaro, fra l'altro, ha voluto ricordare un episodio di cui fu protagonista l'ex-questore di Roma Saverio Polito, il quale di Lionello Egidi è stato fra 1 maggiori avversari. Saverio Polito, interrogato dal Tribunale di Venezia come imputato nel processo Montesi, per giustificare alcune sue contraddizioni riscontrate in istruttoria, si difese dicendo che «dopo 18 ore si può far dire ad un imputato tutto quello che si vuole ». « Ebbene — ha commentato l'avv. Marinaro — Lionello Egidi fu interrogato per sei giorni consecutivi e in determinate condizioni fisiche e psichiche, mentre l'ex-questore fu interrogato in sei giorni non consecutivi. Perché, se la giustificazione di Saverio Polito può essere ritenuta valida, quella di Egidi non lo è allo stesso modo? ». Nel pomeriggio il secondo difensore, avv. Carli, ha dichiarato che, al di fuori del la confessione, non esiste al cun elemento contro Lionello Egidi: «Non le eventuali incertezze che, secondo l'accusa, esistono nei suo alibi perché nessuno è in grado di smentirlo; non il desiderio malsano che in lui, sempre secondo l'accusa, sarebbe sorto all'improvviso quella sera, perché l'ex-giardiniere comunale aveva la possibilità di rimanere solo con la bimba ogni giorno ed in ogni momento ». Guido Guidi ili mmmiiiiiiiimmiiimiiiimiiiiiiiimmimi i e o lmo, e ranuoel lepni. à e a Lionello Egidi (Telefoto) ) ■ ■ r'M111111 ■ 1111111111111111 il 1111 il i il 11 r II 11 il 1111111b

Luoghi citati: Firenze, Roma, Venezia