Riunione di dirigenti di società a Roma per i proventi del Totocalcio

Riunione di dirigenti di società a Roma per i proventi del Totocalcio Riunione di dirigenti di società a Roma per i proventi del Totocalcio Dichiarazioni del prof. Siliato presidente della Lazio (Dal nostro corrispondente) Roma, 13 marzo. Si è tenuta a Roma, presenti il commissario straordinario della Lega, dott. Pasquale, e alcuni dirigenti calcistici, una riunione intesa a chiarire le divergenze tra le società < in deficit » e la Lega stessa a proposito della partecipazione agli introiti del « Totocalcio », Il presidente della Lazio, prof. Siliato, ha concesso in proposito un'intervista sull'argomento che riguarda in pratica la vita stessa di molti Clubs, tra cui l'Alessandria, la Sampdoria e naturalmente la stessa Lazio (seppure quest'ultima per importi molto minori delle altre, ha precisato il prof. Siliato). Il presidente bianco-celeste a proposito di notizie apparse il 6 marzo e riguardanti appunto l'esame che l'assemblea della Lega lesionate avrebbe fatto quello stesso giorno a Milano dei presunti, gravi « deficit » della Lazio e del Catania, ha precisato che la Lega non ha avuto da interessarsi della situazione della Lazio e ?ieppu re delle crisi sia del Consiglio ge nerale che iti quello della sezione calcio. < / due Consigli della società — lui detto il prof. Siliato — non hanno subito alcuna crisi; esiste fra tutti i loro componenti la migliore cordialità di intesa e di rapporti. Si è parlato molto invece del credito che la Lazio afferma di vantare per contributi del t Totocalcio ». Circa il suddetto contributo il presidente lattale ha affermato che la Lega, ispirandosi a concetti di saggia amministrazione, dispose a suo tempo che per essere ammessea disputare l'attuale Campionatole società ili .Serie A dovevano ri-dimensionare > propri hilanci allo scopo di tentare di sanare le gravi il la dinra ga cioof. to he sa nte ulori of. a 6 aeesti, del ga elu ge ne o — si la di ce ma del il he di a («Milioni deficitarie del passato Molto opportunatamente la Lega impose che il passivo totale del bilancio di ogni società non do vesse essere in nessun caso superiore al totale degli introiti per abbonamenti e biglietti di ogni anno. Oltre a ciò la Lega dispose che fossero postergati i crediti dei soci e degli amministratori delle società. Queste si uniformarono alle deliberazioni della Lega, la quale ultima in contropartita assicurava che la concessione delle provvidenze da attuarsi sarebbe stata fatta entro il termine più breve possibile (si era previsto in un primo tempo addirittura entro l'ottobre 1958) attraverso il « credito sportivo interno » in funzione di banca, che avrebbe gestito con criteri di sana amministrazione la conseguente partecipazione ai proventi del « Totoraiefo ». € Si dice ora — ha concluso Siliato — che per le particolari situazioni di regimi commissariali le promesse provvidenze per 11 momento debbono essere abolite. La Laziot al pari di altre società, sostiene il pieno diritto al suo credito quale contropartita alle gravi rinunce da essa fatte. « Come si vede nessuna ingiustificata pretesa ma l'affermazione di un pieno diritto della società; noi riteniamo che nel clima della più leale colaborazione con Lega, Federazione e Coni, il problema debba essere affrontato e risolto ». A quanto risulta il dirigente bianco-celeste ha già avuto incontri a vario livello, fino al presidente del Coni, Onesti, per sanare le situazioni deficitarie della sua e di altre società: secondo il suo giudizio, questo è un problema sse\che riguarda * la vita 0 la morte to]del calcio italiano ■ Risoltolo. la ri-J llo | Uzzars avi situazione potrà avviarsi a normama solo allora.

Persone citate: Onesti, Siliato

Luoghi citati: Lazio, Milano, Roma