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La condanna di due milanesi che volevano truccare Verona-Torino La condanna di due milanesi che volevano truccare Verona-Torino Cinque mesi di reclusione - Anche per Padova Verona proposta nna "combine,, - La truffa scoperta su denuncia dei dirigenti veneti (Dal nostro corrispondente) Verona, 12 marzo Sono stati condannati dal Pretore due giovani milanesi, Franco Borganti e Pierino Bellinzoni, che verso la fine dello scorso campionato di calcio 1957-58 avevano tentato di trattare con l'Associazione Calcio Verona l'addomesticamento di due partite che i giocatori scaligeri si accingevano a disputare: Padova-Verona e VeronaTorino. L'8 maggio 1958 il Borganti si presentava alla sede del sodalizio veronese chiedendo dell'allora presidente Giorgio Mondadori: il Borganti veniva ricevuto dal segretario della società, Franco Pasini, al quale riferiva di essere incaricato da un amico, Pierino Bellinzoni, di proporre la « vendita » di una delle due partite dietro versamento della somma di un milione e mezzo a vittoria assicurata. Il segretario Pasini fingeva di aderire alla proposta e fissava un appuntamento al Borganti per il pomeriggio. Quindi provvedeva ad avvertire il conte Rognoni, della Lega nazionale di calcio, e la locale Questura. Tutto il colloquio tra il segretario riell'A. C. Verona e il Borganti fu registrato da un magnetofono. Tra l'altro l'intraprendente milanese dichiarava di sapere con certezza che una squadra settentrionale a- veva < comperato > la vittoria ottenuta a Napoli. Subito dopo questa « rivelazione > gli agenti, 1 quali attendevano in una stanza accanto, arrestavano il Borganti. I due incontri svoltisi con la massima regolarità finirono con questo esito: Padova-Verona (11 maggio '58) 2-0; Verona-Torino (18 maggio '58) 2-0. Il Verona dopo spareggio col Bari fu retrocesso a fine stagione. Oggi nessuno dei due giovani si è presentato al processo: mentre il Bellinzoni risulta irreperibile, il Borganti è detenuto per altro reato nelle carceri di Milano e ha rinunciato a comparire. Il Pretore ha ritenuto i due responsabili di tentata truffa e li ha condannati a cinque mesi di reclusione e a 90 mila lire di multa ciascuno. g. n.