Il toscano Nencini sbaglia strada a Firenze e Baffi taglia vittoriosamente il traguardo

Il toscano Nencini sbaglia strada a Firenze e Baffi taglia vittoriosamente il traguardo Colpo di scena a cinquanta metri dall'ingresso in pista Il toscano Nencini sbaglia strada a Firenze e Baffi taglia vittoriosamente il traguardo Disperazione del «bianconero» che era ormai sicuro di affermarsi nella tappa della Parigi-Roma ciclistica - Defilippis, in ritardo, riduce le possibilità di successo finale - 0 arrivo a Siena (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 12 marzo. Una tappa movimentata da cima a fondo, una tappa bella che è finita con un colpo di scena alle porte dello stadio di Firenze. Oltre sei ore di lotta continua ed elettrizzante, una fuga dopo l'altra sino alla formazione in testa alla corsa di un drappello di uomini che sembrano debbano contendersi in volata la vittoria. Quando già si è in Firenze, una salitella dà via libera a Nencini ed a Baffi. Il successo sembra debba essere di Nencini, l'uomo di casa. Ma, cinquanta metri avanti l'entrata in pista, la strada ha una deviazione. Nencini sbaglia. Si accorge dell'errore, deve frenare, mettere piede a terra, perder tempo prezioso ad invertir la marcia. Anche Baffi ha sbagliato ed ha dovuto arrestarsi. Egli però è pronto a rimettersi in azione. Il ragazzo della Ignis sbuca per primo nello stadio. La pista è in terra battuta, rimontare è impossibile. Baffi vince con facilità, a Ne ncini non resta che una disperazione cupa, silenziosa, commovente. Nella pattuglia di testa che segue a pochi istanti, ci sono Graczyk, maglia bianca del primo in classifica, e Saint, maglia verde del primo della graduatoria speciale che tien conto del tratto da Mentone a Roma. Mancano invece sia Anglade, sia Defilippis. Vuol dire che per Anglade e per Defilippis le speranze in un trionfo finale sono ormai quasi del tutto naufragate, Una giornata emozionante, insomma, ricca di episodi e di suspense, a cominciare dalla salita del Bracco che vedeva la fuga coraggiosa e solitaria di Aerenhouts. Il belga si limitava a passare per primo sotto lo striscione del Gran Premio della Montagna, poi non insisteva. Ma, alle sue spalle, si accendeva la bagarre, in discesa Saint e Defilippis tentavano il colpo con u.io sprint temerario. La risposta del leader della classifica non si faceva attendere,,a La Spezia, dopo circa settanta chilometri dal via, il gruppo sfilava compatto. Ci si poteva aspettare una parentesi di .calma ed .iirvece,gruppetti di audaci' si intestardivano, a 43 all'ora, nello scatenarsi in una serie di tentativi s ■ Fu la volta di Anquetil, Fornara, Forestier, Christian e Brandolinl a buttarsi a corpo morto nella mischia, n loro exploit—forse sarebbe-* riuscito (i cinque avsvan già conquistato un vantaggio di quasi un minuto), se, nel gruppo, Saint non avesse forato. La disavventura del lungo normanno scatenò una nuova burrasca. Mezz'ora di < pancia a terra > •generale. Saint e la sua squadra furono tanto in gamba di rientrar nei ranghi e, poco dopo, il grosso piombò sui fuggitivi spegnendone l'ardore. Il plotone si agitava scom¬ posto. Pattuglie velocissime si staccavano di cento, di duecento metri, per venire riacciuffate in una frenetica rincorsa. Tutto inutile, sembrava tanto ardore. Quand'ecco — intorno al 165 chilometro — Tosato se ne va. Lo cacciano e Io prendono Maule, Nencini, Dante e l'eterno Graczyk. Sui cinque arrivano a spron battuto, Saint, Groussard, Brandolini, Baffi e Guarnieri. Si sono mossi gli uomini dei quartieri alti della classifica, la risposta tocca a Defilippis. Il ccit> accetta la sfida, parte a sua volta dal plotone, ma la compagnia che si trascina insieme nemmeno gli dà l'om¬ bra di un aiuto. Defilippis insiste un po', quindi, stanco e sfiduciato si rassegna. Il tecnico della Carpano, Giacotto va avanti, ferma Brandolini per cercar di offrire un compagno al torinese. L'idea tattica forse è giusta, ma non serve. Avanti (in nove), dietro il grosso. La corsa ha trovato la sua soluzione. All'entrata di Firenze, i fuggitivi incontrano la salitella, Nencini e Baffi se ne vanno, verso lo Stadio. Quel che è successo, già lo sapete. Vince Baffi, e Nencini si dispera. Defilippis giunge a 4'57", insieme con la coorte dei battuti. Un rapido sguardo alla graduatoria generale. Primo Graczyk, secondo Sairt a 2'15", terzo Baffi a 4'15", quarto Anglade a 4'44", quinto Defilippis a 5'45", sesto Nencini a 5*50". Il gioco pare fatto. Alla fine mancano due tappe. Se deve capitare qualcosa di imprevisto, questo imprevisto è riservato a domani. Centonove chilometri soltanto, centonove chilometri da Firenze a Siena con una rampa finale. Qui, chi ne sarà in grado potrà sparare le sue cartucce quasi sicuro di far centro. Gigi Boccacini Ordine di arrivo della tappa Chlavari-Fircnze: 1. Baffi, km. 238,600 in ore 6.17'52" (media km. 37,886); 2. Maule, a 5": 3. Guarnieri; 4. Nencini; 5. Graczyk; 6, Saint, tutti con il tempo di Maule- 7. Groussard, a 2'43"; 8. Dante, a 3'65"; 9. De Bruyne, a 4'40"; 10. Barone; 11. Vranken; 12. Bartolozzi; 13. Anglade; 14. Bonarlva, tutti con il tempo al De Bruyne; 15. Pellegrini, a 4'57", che batte in volata il gruppo. ClaoniHca generale: 1. Graczyk, in ore 44,02'27"; 2. Saint, a 2'15"; 3. Baffi, a 4'15"- 4. Anglade, a 4'44"; 5. Deniippis, a 5'45"; 6. Nencinl, a 6'50"; 7. Everaert. Baffi, vincitore della tappa a Firenze, festeggiato da Miss Tappa e da Borghi (Tel.)