Il Papa ha imposto io Concistoro il "galero rosso,, a tre Cardinali

Il Papa ha imposto io Concistoro il "galero rosso,, a tre Cardinali Il Papa ha imposto io Concistoro il "galero rosso,, a tre Cardinali Fra questi il Nunzio apostolico in Italia, mons. Giuseppe Fietta - Ricevuti in udienza 3000 sacerdoti - Verse la beatificazione d'un martire di Auschwitz (Nostro servizio particolareì Città del Vaticano, 12 marzo. Il Concistoro svoltosi stamattina ha avuto un carattere, per così dire, familiare. Intorno ai cardinali Giuseppe Fietta, nunzio in Italia, Fernando Cento e Bueno y Monreal che dovevano ricevere il « galero » rosso dalle mani di Giovanni XXIII, si trovavano parenti e personalità ufficiali dei rispettivi luoghi di provenienza, pronti a sottolineare con bisbigli ed osservazioni un gesto, un atteggiamento o anche il semplice passaggio del « loro » porporato. Ne è nata pertanto una atmosfera di cordiale, sommessa eccitazione che non ha mancato di provocare qualche zittio da parte dei cerimonieri pontifici. Il Papa, intanto, procedeva imperturbabile e sorridente attraverso le varie fasi della cerimonia, rivestito dell' ampio piviale rosso e della mitra di lana d'oro. Esauritasi la parte iniziale, comprendente la prescritta prestazione dell'obbedienza da parte dei 19 membri del Sacro Collegio intervenuti e l'introduzione nella sala concistoriale dei tre porporati, che nel frattempo attendevano nella vicina cappella Matilde, ha atteso che questi ultimi raggiungessero il trono dopo aver compiuto la triplice genuflessione di rigore, poi li ha abbracciaci ed ha imposto loro sul capo il " galero " «a lode dell'Onnipotente Iddio e della Santa Sede Apostolica». Lo svolgimento del Concistoro pubblico, del resto, come anche quello subito successivo detto « segreto » — durante il quale, usciti tutti gli invitati e rimasto solo con i membri dei Sacro Collegio, il Papa ha assegnato ai tre Cardinali le chiese titolari — non ha riservato alcuna sorpresa. Un fatto comunque notevole per il suo significato è stata la perorazione fatta dinanzi al trono pontificio da un avvocato concistoriale perché venga al più presto introdotta Ir "ausa di beatificazione di Massimiliano Maria Kolbe. Un francescano polacco che dopo avere conosciuto più volte la durezza delle carceri e dei campi di concentramento nazisti, morì nell'agosto del 1941 per aver offerto la sua vita in cambio di quella di un padre di famiglia, condannato a morire di fame nel tristemente noto bunker di Oswiecim (Auschwitz), insieme ad altri nove ostaggi. Al termine dei due concistori è stato un affollarsi di concittadini intorno ai tre Cardinali, che pur essendo stati creati nel Concistoro del dicembre passato, soltanto oggi hanno potuto ricevere i segni della loro investitura dalle mani del Papa. Alle 12,30, circa un'ora dopo aver posto termine alle ceri monie concistoriali, 11 Papa si è recato nell'Aula della Bene dizione per dare udienza a oltre tremila sacerdoti dell'Unione Apostolica del Clero, provenienti da tutte le regioni d'Italia. Avendo ai lati del trono trenta arcivescovi e vescovi, giunti a Roma per la circostanza, Giovanni XXIII ha pronunciato un discorso squisitamente pastorale. Fra l'altro il Pontefice ha ammonito il clero a non Incorrere In un «malinteso spirito di conquista» con mezzi e forme che potrebbero comportare perdite pericolose per la virtù. f. p.

Persone citate: Bueno, Fernando Cento, Giovanni Xxiii, Giuseppe Fietta, Massimiliano Maria Kolbe

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Italia, Roma