Ucciso nella giardinetta schiacciata da un camion che giunge da sinistra

Ucciso nella giardinetta schiacciata da un camion che giunge da sinistra Paurosa sciagura ad un incrocio nello zona di Mirafiori Ucciso nella giardinetta schiacciata da un camion che giunge da sinistra L'investitore, appena si è accorto che l'uomo era morto, è fuggito - Questo aggrava la sua posizione ed ora è ricercato - Un industriale in fin di vita per un incidente in corso Inghilterra Poco prima del mezzogiorno di ieri una « Giardinetta » di legno Fiat 500 è stata schiacciata da un autotrono e l'automobilista che la guidava, unica persona a bordo, è stato ucoìso sul colpo. La vittima è un giovane d! 28 anni, sposato e padre di un bambino di un anno e mezzo. Si chiamava Giuseppe Grandetti e abitava in via Colleoni 3; faceva il cromatore. Ieri mattina si era recato con la propria « Giardinetta » in Barriera Mirafiori a caricare dei tubi di ferro che dovevano essere sottoposti al trattamento di nichelatura. Percorreva via/.Tripoli; diretto verso 11 centro' delia-città. L'incidente è accaduto sull'incrocio con via S. Marino. Dalla sua sinistra, proveniente da corso Orbassano e diretto verso il corso Giovanni Agnelli, procedeva un grosso autocarro di una ditta di Monza, carico di cartone. Al volante era l'autista Mario Misolia di 24 anni, abitante ad Agrate di Milano; al suo fianco sedeva il secondo conducente Felice Abatti di 41 anno da Monza. L'automobilista riteneva che il camionista gli concedesse la precedenza che gli spettava di diritto, quindi, dopo avere rallentato la corsa per imboccare l'Incror ciò, tornava ad accelerare per togliersi rapidamente dal centro della via. Ma l'altro non frenava e U grosso autocarro andava a travolgere in pieno la vettura la quale, già sfasciata, veniva trascinata avanti per una ventina di metri. Quando il Misolia e il suo compagno Abatti sono scesi di cabina hanno constatato che l'auto¬ llllllllfllllIlillllllMllllllllIlllllllllllilIllllllllllllll mobilista era già deceduto. Subito s'è formato un crocchio di persone, qualcuno ha telefonato alla Stradale e al commissariato Mirafiori. Gli agenti, dopo oltre mezz'ora di lavoro, hanno potuto estrarre dai rottami la salma. Intervenivano anche i vigili urbani dell'autoradio i quali regolavano il traffico. L'autista investitore, sconvolto per l'accaduto, si è allontanato subito dopo la sciagura. Probabilmente egli ha creduto di sottrarsi all'arresto, lasciando trascorrere la flagranza, secondo un errato pregiudizio ancora assai diffuso. Invece la legge vieta l'arresto in flagrante a chi si fermi per soccorrere la vittima e si metta a disposizione degli inquirenti. Il M'Isoiia ha quindi aggravato la sua posizione e dovrà rispondere, oltreché di omicidio colposo, anche di fuga, reato che di consueto può comportare l'emissione del mandato di cattura. Fino a ieri sera la Polizia Stradale non era ancora riuscita a rintracciare l'autista. — In corso Inghilterra, alle 21,15 di ieri sera, si è verificato uno scontro che ha avuto serie conseguenze. L'industrialo dott Antonio Paoletti di 53 anni, abitante in corso Giovanni Lenza 74 si dirigeva a bordo della propria Fiat « 600 » verso piezza Statuto Girava però a sinistra per imboccare via Avigliana, senza avvedersi che dalla sua destra, diretta verso corso Vittorio, proveniva una Alfa «1900». Questa macchina, guidata da Emilio Polegatto di 30 anni, abitante in via Enrico Giachino 63, andava a cozzare violentemente contro la fiancata destra dell'utilitaria. Il Paoletti riportava gravi ferite e perdeva i sensi. Subito soccorso dallo stesso Polegatto e da altri passanti, veniva poi caricato su una macchina di passaggio e trasportato al Maria Vittoria dove ora accolto cc-n prognosi riservata per ferite al capo, commozione e « choc ». — E' deceduto alle 17 di ieri, all'Astanteria Martini, il cinquantasettenne Antonio Cancello, abitante in via Gioberti, il quale aveva riportato la frattura della volta e della base cranica in un incidente occorsogli dicci giorni fa sull'autostrada, nei pressi del casello di Rondissone. La « 1100 » sulla quale viaggiava con Renato Varvello di 27 anni, abitante in via Colombo 59, era andata a cozzare contro la parte posteriore di un rimorchio della ditta Peyranl. Il Vai vello è ancora ricoverato in osservazione al Mauriziano. Giuseppe Grandotti, 28 anni IlllIIIMIIllIlll[|lll!IlllllllllllllllllllllIllliltllllB

Persone citate: Antonio Cancello, Antonio Paoletti, Emilio Polegatto, Giuseppe Grandetti, Giuseppe Grandotti, Mario Misolia, Paoletti, Renato Varvello

Luoghi citati: Milano, Monza, Rondissone, Tripoli