L'inter esonerat Bigogno dall'incarico di allenatore

L'inter esonerat Bigogno dall'incarico di allenatore L'inter esonerat Bigogno dall'incarico di allenatore Campatelli, con la collaborazione di Pedersen, curerà la squadra (Dal nostro corrispondente) Milano, 10 marzo. Il consiglio direttivo dell'Inter, convocato in seduta straordinaria dal presidente Moratti, ha esaminato stasera a porte chiuse nella sede sociale di via Larga 26, l'attuale situazione della squadra, in rapporto soprattutto alla sconfìtta interna di domenica scorsa contro la Fiorentina • Al termine della riunione, durata più di tre ore, il « general manager» Valentini ha diramato il seguente comunicato: « 11 signor Bigogno è stato sollevato dall'incarico di allenatore, riservandosi 'il Consiglio un successivo esame della sua posizione. Per il compito di allenatore delle proprie squadre, l'Inter si varrà dell'opera del signor Pedersen e della consulenza del socio aignor Campatelli ». Il danese Pedersen, proveniente dal Novara all'inizio dell'attuale campionato, è in realtà un preparatore atletico, che certamente lascerà i compiti tecnici e tattici di maggiore responsabilità a Campatelli il quale, essendo stato esonerato dallo Zenit Modena all'inizio della stagione in corso, non poteva assumere ufficialmente la carica di allenatore, in base a una disposizione del Centro tecnico federale. Campatelli, appartenente alla vecchia scuola nerazzurra, fu già allenatore dell'Inter alla fine del torneo '55-'56; ma un mattino egli apprese dai giornali di essere afflitto da un forte esaurimento che esigeva un lungo ptriodo di cura e di riposo. Si è indotti a credere che Bigogno attendesse la sua estromissione; difatti, egli aveva disdetto da qualche giorno la camera ■ dell'albergo Il presidente nerazzurro fin da ieri aveva cercato l'allenatore caduto in disgrazia per comunicargli personalmente che un altro incarico gli sarebbe stato affidato, forse quello di osservatore di fiducia, certamente in considerazione degli oneri derivanti dal contratto d'ingaggio (si,.è parlato di un milione di lire al mese per due anni); ma evidentemente gli oppositori devono essersi imposti. Singolarità di certi ricorsi: Frossi era stato esonerato in anticipo per ben due volte, perché fervido assertore di tattiche chiuse, contrurie alla tradizione dell'Inter; ora Bigogno è stato licenziato perché poco propenso, secondo le accuse di taluni consiglieri, a ripiegare sugli accorgimenti auspicati da qualche stratega in un ambiente difficile ed estremamente polemico come quello nerazzurro. Difatti, negli ultimi cinque campionati si sono succeduti alla guida tecnica dell'Inter Foni, Campatelli, Meazza, Frossi, Carver, ancora Meazza e infine Bigogno Non ha costituito dunque una novità la convocazione straordinaria del consiglio direttivo nerazzurro; si riteneva però che Bigogno sarebbe stato affiancato da Campatelli o da un altro tecnico di fiducia. Invece è sopraggiunto addirittura il benservito. Leo Cattini

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