Deludono gli "assi,, nella tappa di Nizza e Graczyk balza al comando della classifica

Deludono gli "assi,, nella tappa di Nizza e Graczyk balza al comando della classifica La Parigi-Roma, giunta a metà percorso, entra ora in territorio italiano Deludono gli "assi,, nella tappa di Nizza e Graczyk balza al comando della classifica Everaert è giunto primo al traguardo, ma il francese di origine polacca ha strappato la maglia bianca a Saint Buon piazzamento di Def ilippis - Rivière e Anquetil si sono controllati a vicenda - Oggi la Mentone-Ventimiglia (Dal nostro inviato speciale) iNizza Marittima, 9 marzo iBancarotta dei primi in classifica. Abbiamo lasciato stamattina Manosque con una graduatoria abbastanza saldamente delineata, almeno nelle posizioni di risalto, con Saint al comando, cor Rivière al secondo posto, Baffi al terzo e Anquetil al quarto; ci ritroviamo stasera a Nizza, dopo una giornata di vento spaventoso, con la classifica tutta rivoluzionata. In testa (a vincere la prima parte della competizione che appunto andava da Parigi a Nizza) k balzato Graczyk, mentre Defllippis da trentesimo che era è diventato quinto. Uno scossone rude e francamente sconcertante: non che Graczyk, biondissimo figlio di emigrati polacchi, sia da considerare proprio uno sconosciuto: il vantiseienne ragazzo, tanto per portare un esempio, l'an no scorso si è imposto nella graduatoria a punti dei giro di Francia — ma resta un mi stero difficile da svelare l'apatìa dei grandi campioni di fronte alla fuga che è stata capace di risolvere la corsa, regalando una grossa sorpresa. Questa fuga è nata dopo circa un centinaio di chilometri di gara, subito dopo il ri fornimento. Prima, la tappa aveva vissuto momenti di grande agitazione in una serie di tentativi che, per quanto decisi, non avevano sortito al cun effetto; il povero Saint, ad un certo punto, era stato costretto ad un inseguimento forsennato e solitario in difesa della sua maglia bianca di leader: pur raggiungendo chi scappava, Saint aveva collezionato una razione spropositata di fatica. Si erano ritirati Elliott, Van Daele e due della Carpano, Keteleer e Pianckaert, i quali nella notte avevano sofferto le pene d'inferno per una specie di avvelenamento intestinale. L'atmosfera manteneva le promesse di battaglia nel vento dannato che soffiava con impeto in senso contrario alla corsa. Al km. 106, vale a dire al rifornimento, il plotone passava però compatto, la reazione degli assi aveva fiaccato ogni fuga. Ma ecco che d'improvviso un'altra pattuglia di audaci si buttava nell'avventura. Erano Defllippis, finalmente in vena, Graczyk, Bonariva, Metra, Truye, Everaert, Vranken, Darrigade, Scudellaro, Picot, Barone e Anglade. Il tentativo in un batter d'occhio prendeva forma e sostanza. Nel gruppo inoperoso, Saint tentò qualche tìmido allungo con le scarse forze che gli rimanevano, ma il giovanotto venne travolto dall'assenteismo generale. I campioni (i Bignori Rivière e Anquetil in primo piano) si guardavano placidamente l'un l'altro, e intanto il gruppetto dei fuggitivi filava con le ali ai piedi. Alle loro spalle si aprì presto un varco di minuti. Prima due poi tre, poi quattro. Graczyk, che nella classifica generale era tredicesimo a 2' 5" da Saint, pedalava con l'energia dei disperati e il maggior aluto gli veniva da Defllippis. La strada saliva verso l'Esterei, una rampa non molto lunga e non molto dura. Il gruppo con tutta calma lamentava uno svantaggio di cinque minuti. Davanti, Grac zyk metteva piede a terra per una foratura. Darrigade suo compagno di squadra gli passava fulmineo la ruota, riparando così con un bel gesto di altruismo al cattivo sgambetto della sorte. Si continua va intanto ad aspettare con tìducia la riscossa dei grandi. L'ultima parte della tappa era in discesa e in pianura, l'arrivo sì trovava lontano una cinquantina di chilometri, una possibilità, magari piccola. stdcnmesisteva ancora per cercare di | gconservare a Saint la sua co-leP sizione di capolista. Invece, non capitò più niente. I fuggitivi continuarono la loro azione perdendo solo Barone colpito da una foratura, e m dieci quindi si affacciarono sul lungomare di Nizza a giocarsi la vittoria. Noi italiani speravamo in Defllippis. Ma il torinese era stanco. Fresco invece era Everaert che per essere compagno di squadra di Saint aveva < succhiato le ruote > per l'intera durata della fuga. Ed Everaert ion ;mo cdcgtdmp scatto si portò in testa per trionfare in modo netto, dando alla sua compagine l'unica soddisfazione della giornata. Una soddisfazione piuttosto magra, a dire la verità. 11 gruppo infatti giungeva a 6'8' e s'impegnava in una piatemi impegnava in una platonica volata che non limitava i danni della politica di pressoché assoluto disinteresse. La graduatoria generale, diramata stasera con un ritardo addirittura sproporzionato anche in rapporto alle più pessimistiche previsioni, rispecchiava la « stranezza > della tappa. Primo Graczyk, seguito nell'ordine da Vranken, Anglade, Everaert, Defllippis e Scudellaro. Saint è retrocesso al settimo posto. La corsa continua in attesa ,considerata come un semplicejche la battaglia privata tra i campioni più in vista offra magari qualche altro colpo di scena, lasciando campo libero alle mezze figure. Domani si entra in Italia, s'inizia il secondo tratto della competizione, si corre la Mentone-Ventimiglia di 72 km. e 600 metri, con la salita della Turbie. Nessuno azzarda più pronostici. Si può semplicemente constatare con un certo piacere il passo in avanti compiuto da Defllippis, passo in avanti che permette al torinese, staccato di solo 1' e 33" dal leader, di aspirare anche al trionfo finale. Sempre che la corsa si affretti a rientrare nei binari della normalità. Vedremo comunque da domani se la Mariosque-Nizza dovrà essere episodio trascurabile oppure se si è spezzato il sottile filo che lega l'interesse alla manit esitazione. Càgi Boccacini Ordino d'arrivo della tappa Manosque-N'rza, óU km. 202: 1. Everaert, ore 5,54'26"; 2. Scudellaro; 3. Vramcken; 4. Picot; 5. Metra; 6. Truye; 7. Bonariva; 8. Gracayk. 9. Defllippis; 10. Anglade; 11. Barane, a 4'35"; 12. Salvador, a 6'5"; 13. Brankart, a6'8" che batte In volata tutto il gruppo. Classifica generale: 1. Graczyk, ore 30,37'45"; 2. Vrancken, a 47"; 3. Aiiiglodc, a:Ì*10"; 4. Everaert, a l'20"; 6. Defllippis, a l'36"; 6. Scudellaro, a 3'33"; 7. Saint, a 4'2"; 8. Truye, a 4'26"; 9. Riviere, a 4'32"j 10. Baffi, a 4,44"; 11. Pellegrini, a 4'45"; 12. Anquetil, stesso tempo; 13. Nencinl, a 5'13"; 14. Louison Bobet, a 5'16"; 15. Brankart, a 5'30'.

Luoghi citati: Francia, Italia, Nizza, Parigi, Roma