I tecnici suggeriscono di applicare con urgenza l'aumento delle tariffe

I tecnici suggeriscono di applicare con urgenza l'aumento delle tariffe La reflazione degli esperti sulla erisi dell'Azienda Tranviaria I tecnici suggeriscono di applicare con urgenza l'aumento delle tariffe II provvedimento giudicato indilazionabile e purtroppo non risolutivo - «Ma, per ora, non c'è altro mezzo » - La motorizzazione e la tv nemiche dei tram - Su dieci miliardi di uscite, 6 miliardi e 769 milioni sono spese di personale - Si preannunciano modifiche radicali nei sistemi di esercizio Gli assessori hanno discusso ieri sera in Giunta la relazione dei tecnici sui problemi della Azienda Tranvie. La commissione, nominata dal Consiglio comunale 11 27 dicembre scorso, era composta da quattro persone: l'Ingegner Zignoli ordinario de! trasporti al Politecnico; 11 dott. Mischer, direttore dei trasporti pubblici di Basilea* e già presidente della Federazione europea del trasporti; l'ing. Fuortes già direttore dell'Ispettorato motorizzazione; il dott. Lcinke, esperto americano in materia amministrativa. La commissione, nel breve tempo di cui disponeva, non ha potuto approfondire I singoli problemi, che richiederanno ancora parecchi mesi di studio. Si è limitata per ora a rispondere entro il termine stabilito alla richiesta posta dal sindaco a nome dell'amministrazione 11 20 gennaio 3corso: un parere, sia pure generico, relativo alle tariffe. La conclusione degli esperti, di cui La Stampa ha già dato notizia nei giorni scorsi è questa: « La . commissione all'unanimità esprime il parere che è necessailo applicare al più presto possibile l'aumento delle tariffe per tutte le categorie di viaggiatori, come e stato proposto dalla commissione amministratrice della Azienda, fin dal giugno 1958. Piccole modifiche di dettaglio potrebbero ammettersi, purché l'aumento degli introiti non scenda al di sotto del miliardo e l/OO milioni all'anno ». I tecnici cosi proseguono : « Non si può sperare che questo primo provvedimento possa, da solo, risanare la situazione economica dell'Atm in maniera definitiva o anche per un certo numero di anni. Si può affermare oltanto che esso è la sola misura che è possibile adottare al momento attuale, per arginare una situazione instabile, che diventa [sempre più pericolosa. Per tale [motivo la commissione raccomaKila di applicare sema indugio le nuove tariffe ». Quali sono le ragioni addotte dagli esperti per ritenere indero-.-a'iile l'aumento del tram? Le Messe, da lungo tempo dibattute, lai 1952 la popolazione di Torino è aumentata di circa il 25%, e l'iella stessa proporzione è aumentato lo sviluppo della rete con il •ìumero delle vetture-chilometro e .lei passeggeri, I fattori economici non sono proceduti di pari passò: in 6 anni le spese sono aumentate del 74% e gli incassi del "54%; le spese per il personale, da isole, sono salite in questo perio| ilo del 76%. Il numero del viaggi | annui per abitante, dopo la punta di 438 a testa raggiunta nel 56. si è stabilizzato su una media di 400. < L'accrescimento naturale — annotano gli esperti — dovuto alla maggiore mobilità, è stato annullato dall'incremento della motorizzazione privata e da un cambiamento generale delle abitudini familiari soprattutto a causa della diffusione della tv ». L'Azienda Tranvie, secondo I tecnici, ha compiuto sforzi notevoli in questi anni per adeguarsi alle necessità degli utenti: il servizio è sufficientemente esteso e abbastanza ammodernato con l'impiego di vetture molto capaci. Si deve a questo se il numero degli agenti non si è accresciuto, pur con una riduzione delle ore di lavoro settimanali. Nonostante questi accorgimenti « non si è potuto evitare il deficit del bilancio, da attribuirsi in gran parte alla sproporzione crescente tra il prezzo medio del biglietto e il costo dell'ora di lavoro dell'operaio ». Inoltre l'aumento del traffico è disuguale, concentrato soprattutto nelle ore di punta quan- llllllIllIIIIIItllIIIll*IlllllllIIIIIllllllIII1IIIIIIIIIIIIdo il costo di esercizio è più elevato e gli Incassi minori, a causa delle tariffe preferenziali. Come già avevamo notato, gli esperti precisano che il reale deficit dell'Atm non è di 500 milioni, come appare dal bilancio di previsione del '59, ma di un miliardo e mezzo. La previsione degli introiti era stata fatta supponendo che l'aumento tariffario fosse applicato dal 1° gennaio. La ritardata applicazione ha aggravato la crisi. Le tariffe di, Torino sono più basse delle altre città d'Italia; Milano e Genova hanno già aumentato il biglietto. Per annullare o diminuire 11 deficit, non resterebbe — dice la relazione — che diminuire le spese: ma questo è impossibile. Su 10 miliardi 311 milioni di uscita, 6 miliardi 769 milioni sono assorbiti dalle spese di personale che « costituiscono una voce per il momento inconvprimibile; le rimanenti comprendono capitoli anch'essi difficilmente riducibili (energia elettrica, carburanti, assicurazioni imposte) ». Come realizzare economie capaci di compensare una parte notevole del miliardo e mezzo di deficit? si chiedono 1 tecnici. «Si applichi subito l'aumento tariffario ». La commissione continuerà a lavorare « analizzando ogni cifra del bilancio, per suggerire tutti i miglioramenti possibili, fino a giungere, se fosse necessario, a modifiche radicali dei sistemi di esercizio, per ottenere una diminuzione delle spese ». Avvertono però gli esperti : c ..nchc se sarà possibile trovare mezzi idonei a tale scopo, ogni modifica dovrà essere attentamente studiata e attuata con prudenza, senza illusione di poter ottenere notevoli e immediati benefici ».

Persone citate: Fuortes

Luoghi citati: Basilea, Genova, Italia, Milano, Torino