Il governo americano discute come difendere i suoi diritti in Germania di Antonio Barolini

Il governo americano discute come difendere i suoi diritti in Germania Il governo americano discute come difendere i suoi diritti in Germania Accordo con i russi, ma senza cedimenti -1 democratici per una difesa di Berlino con le sole forze convenzionali (Dal 7iostro corrispondente) New York, 9 marzo. Il fine di settimana aiuta sempre a fare gli esami di coscienza e a rivelare anche 1 fatti e le cose rimasti sottintesi e fra le righe dei frettolosi commenti quotidiani. Da due note dì James Reston, apparse sul New York Times di domenica, si sono venuti a conoscere alcuni particolari inediti delle riunioni politiche, avvenute nello studio del Presidente, nei giorni di venerdì e dì sabato: tutti gli Intervenuti si sono trovati d'accordo, senza ombra di riserva, che Berlino deve essere difesa, sulla base del diritto e dell'onore. Non tutti, invece, si sono trovati d'accordo su come Berlino deve essere difesa: guerra limitata o armi nucleari? In linea generale, da quel poco che è dato dì capire, pare che i democratici propendano per la prima soluzione. A McElroy, segretario repubblicano alla Difesa, si attribuisce, invece, una spiccata preferenza per la seconda. Par che abbia detto: « Questa deve essere la strategia del mondo libero fin dal primo Istante >. E' evidente che si tratta di un argomento sul quale si hanno ancora informazioni troppo vaghe, per poter insistere a parlarne. E, fra l'altro, cosa ne pensa il Presidente che, in ultima istanza, è la sola persona che deciderà? Tutti ancora sono stati impressionati dal vigore personale e dall'attiva partecipazione del Presidente all'esame dei quesiti in agenda. Eisenhower, in ottima forma, in perfetta salute, ha assunto, con lo slancio dei vecchi tempi, la netta posizione che gli compete di leader responsabile Reston, segnalando con compiacimento e ottimismo questo fatto (che, indubbiamente, ha dato un particolare stato d'animo di sicurezza anche a tutti gli altri leaders), insinua che esso è il risultato dell'allontanamento dalla Casa Bianca di Adams, di cui si ricordano le note vicende, e della malattia di Dul'.es. Questi due personaggi, con la loro presenza — sempre secondo Reston — costituivano un vero diaframma tra il Presidente e gli altri esponenti della cosa pubblica. Essi godevano della fiducia presidenziale, al punto che il Presidente aveva de¬ mandato a loro, se non le sue funzioni, certo la piena facoltà di interpretare le sue direttive, ragione per cui essi non potevano non finire con l'imporre ad esse l'accento delle loro fortissime personalità. Con un Presidente attivo e in forma — si pensa — l'iniziativa internazionale non resterà in pugno all'Inghilterra e a Macmillan — cosa, questa, sommamente temuta dagli americani, — anche per un altro elemento non meno significativo, emerso dai commenti di ieri, che tocca il sensibilissimo campo del benessere economico. I leaders, Infatti, hanno trovato 11 Presidente, non solo (cosa che si sapeva da un pezzo) particolarmente assillato dalla preoccupazione del bilancio, ma dal fatto che, secondo lui, I massimi sforzi della politica russa sono rivolti a costringere l'America alla « bancarotta >, imponendole spese militari ancor più pe santi di quelle In cui è già tanto costretta a prodigarsi. Non si può, francamente, non considerare che questi discorsi, proprio per la particolare psicologia di questo paese, a ripeterli troppo spesso, posso¬ no diventare anche i più scottanti. Essi mettono l'accento sugli elementi di una competi zione economica che, probabil mente, è il vero fulcro della guerra fredda, e sono bellicosi anche quando esprimono interessi e fini pacifici. Con questo e con particolari esigenze di politica interna, si spiega anche perché — durante lo scorso < fine di settimana! e malgrado le rassicurazioni del Presidente — i democratici sono tornati a insistere sulla necessità di aumentare subito i contingenti militari e i dispositivi di difesa. Eppure, si sa che, in caso di bisogno, la difesa, in soli quindici minuti, potrà disporre del pieno impiego di almeno un terzo dei suoi bombardieri aerei. Stamane, poi, circolavano addirittura le voci di nuove raccomandazioni di stato d'allarme permanente dei bombardieri, che pertanto sarebbero tenuti constantemente in aria, anche per evitare di poter essere distrutti sul campo, in caso di attacco-sorpresa. Sono voci che si riferiscono per indicare quanto gli animi siano ancora ben lungi dall'essere tranquilli. Antonio Barolini

Persone citate: Adams, Eisenhower, James Reston, Macmillan, Reston

Luoghi citati: America, Berlino, Germania, Inghilterra, New York