Radio Bagdad annuncia l'arresto del col. Shawal capo di una drammatica rivolta nell' Irak

Radio Bagdad annuncia l'arresto del col. Shawal capo di una drammatica rivolta nell' Irak Situazione estremamente confusa nella rieea regione petrolifera Radio Bagdad annuncia l'arresto del col. Shawal capo di una drammatica rivolta nell' Irak La sommossa scoppiata a Mossul e Eirkuk - Accuse al presidente Kassem di favorire le forze politiche comuniste - L'emittente dei riyoltosi è in Siria? - Aerei bombardano una città dei ribelli La radio governativa dichiara prima morto e poi catturato vivo il comandante del colpo di stato (Nostro servizio particolare) Beirut, 9 marzo. Una rivolta di militari è scoppiata ieri pomeriggio nell'Irak settentrionale contro il governo repubblicano di Bagdad, presieduto dal generala Kassem. Questo governo sorse dalla rivoluzione che il 1$ luglio 1958 abbatté la monarchia uccidendo il giovane re Feisal. Lia rivolta scoppiata ieri è capeggiata dal colonnello Shawaf, comandante la V brigata, una delle unità meglio armate dell'esercito irakeno, di stanza nella ricca zona petrolifera di Mossul e Kirkuk. Le notizie sull'insurrezione sono ancora assai confuse e, sotto certi aspetti, contraddittorie. Una radio dei ribelli, che afferma di trasmettere da Mossul, dichiara che la rivolta contro Kassem sta estendendosi in altre regioni del Paese e che il successo del colpo di Stato è ormai certo. Radio Bagdad dice, invece, che il tentativo è stroncato. La situazione nella capitale irakena appare nettamente controllata dalle forze rimaste fedeli a Kassem. Grandi dimostrazioni a favore del governo si sono svolte stasera a Bagdad. L'emittente della capitale ha trasmesso però sulla sorte del colonnello Shawaf no- , , a l l . , . e e e o - tizie contraddittorie, tanto da far pensare che le cose non stiano precisamente come afferma il governo di Kassem. Da stamane infatti Radio Bagdad andava ripetendo l'annuncio che il ribelle colonnello Shaivaf era stato ucciso a Mossul da un ufficiale della sua stessa guarnigione. Stasera, all'improvviso, la stessa emittente dichiarava che Shawaf non è morto, ma che è stato catturato a Mossul dalla folla, contraria al colpo di Stato. L'emittente di Bagdad ha così modificato totalmente i precedenti annunci ed ha comunicato che un telegramma pervenuto da Mossul e firmato t da un certo numero di personalità locali » informa che il popolo della città, collaborando con le forze dell'esercito e della polizia, ha arrestato Shawaf e i suoi complici. Secondo il telegramma letto alla radio della capitale irakena, c le masse hanno ora il pieno controllo della situazione ». La emittente governativa ha annunciato inoltre che il primo ministro Kassem ha ricevuto oggi, «in occasione del suo ritorno nell'Irak », l'ambasciatore sovietico a Bagdad, Gregory Zaytsev. La radio ha aggiunto che il colloquio, avvenuto presso il ministero della Difesa di Bagdad, « è sfato molto cordiale ed ha avuto la durata di circa un'ora». Questo colloquio è forse indicativo per tentare una prima interpretazione dei confusi avvenimenti. Nei suoi proclami, la radio dei ribelli dichiarava II 1 i ! 111H ] ! MI {M1111M111 11111111M ! 1111M M II 1111 li 11 11 I CI che la sommossa ha lo scopo di abbattere il governo di Kassem perché < traditore » degli ideali della rivoluzione del H luglio. L'emittente aggiungeva che Kassem avrebbe permesso il diffondersi e l'affermarsi di idee e di forze contrarie alle tradizioni arabe, alludendo con queste parole probabilmente ai rapporti di Kassem con Mosca. La radio dei ribelli proclamava che la nuova rivoluzione si proponeva più strette relazioni oon la Repubblica araba unita (Egitto e Siria) di Nasser, senza per questo mutare i rapporti con l'Occidente e con la stessa Unione Sovietica, ma su un piano di parità e di indipendenza sia verso gli occidentali che i russi. Lai sommossa capeggiata dal quarantenne colonnello Shawaf sembra mostrare insomma una tendenza filonasseriana e anticomunista. Va osservato che, secondo diversi tecnici, la radio degli insorti non trasmetterebbe dalla città ira- chena di Mossul, ma dal territorio della Repubblica arabaunita e precisamente dalla Si- ria. Inoltre la radio del Cairo n - non Ti a nascosto oggi le sue simpatie per i ribelli. Infine Radio Mosca si è espressa contro fi tentativo di rivolta, accusando € gli imperialisti » di interferire negli affari interni dell'Irak. Va ricordato che da qualche tempo il presidente egiziano Nasser, pur mantenendo importanti rapporti economici e politici con la Russia, ha intensificato la lotta contro il comunismo arrestando centinaia di persone sia in Egitto che in Siria. Nasser vuole essere alleato di Mosca, ma teme che i sovietici possano prendergli la mano all'interno della sua Repubblica per mezzo dei comunisti arabi. D'altra parte, il sogno del presidente egiziano di annettere la nuova Repubblica dell'Irak o di legarla alle sorti dell'Egitto, come è già avvenuto per la Siria, è fermamente ostacolato dal presidente iracheno Kassem, il quale nello scorso febbraio ha fatto condannare a morte (ma la sentenza non è ancora eseguita) il vice-presidente Aref, sostenitore di una stretta unione non Nasser. Per fronteggiare i nazionalisti iracheni, seguaci di Aref, il presidente Kassem si è appoggiato ai comunisti di Bagdad, senza lasciarsi per altro prendere la mano completamente. A queste forze in gioco nella rivolta in corso, si aggiunge la complessa questione dei kurdi, tribii nomadi che contano dai sei agli otto milioni di persone, le quali vivono in un territorio ai confini dell'Irak, della Turchia e dell'Iran. Il colonnello Shawaf è curdo. Sembra che oltre alla lotta contro Kassem, egli volesse guidare una guerriglia per sottométtere tribii ostili alla sua famiglia. Nella ridda di contraddittorie notizie è impossibile prevedere per ora l'esito dell'insurrezione, anche se la prevalenza al momento attuale sembra o favore di Kassem. Secondo l'emittente dei ribelli, la V brigata sarebbe in marcia verso Bagdad e tumulti sarebbero scoppiati anche nella zona meridionale del Paese, nella regione di Bassora. La radio di Bagdad, da parte sua, definisce assurde queste affermazioni. Le notizie sicure di fatti d'armi riguardano esclusivamente il bombardamento aereo di Mossiti, ad opera di squadriglie governative, stamani. Non è stato possibile finora avere cifre sulle vittime e sui danni. L'attività della zona petrolifera in cui è scoppiata la rivolta non risulta interrotta né rallentata. Il petrolio continua a fluire negli oleodotti che portano « l'oro nero » dalla zona dell'insurrezione al Mediterraneo. I proclami del colonnello Shawaf, il quale ha continuato a parlare dall'emittente dei ribelH anche dopo la notizia sulla sua pretesa uccisione, affermavano che egli non intendeva rivedere i contratti con le società occidentali concessionarie del petrolio. Contraddittorie infine sono anche le notizie su esecuzioni di prigionieri che sarebbero aìavvenute sia da parte degli *n - sorti che dei governativi, o! f. p TURCH f*A M-CASPIOz ARAB I A S A U DITA CONTI BORGO 1111111111 ( M11111111111111111111111 II 11111111M111111111 CI 11111111 1111111111111111111111111111111111H11U U I due protagonisti: il primo ministro Kassem e (sotto) il colonnello Shawaf