Respinta la difesa del casellante che causò la morte di 4 pompieri

Respinta la difesa del casellante che causò la morte di 4 pompieri Jk giudizio dopo mm anno dui disastro di -Rlvarolo Respinta la difesa del casellante che causò la morte di 4 pompieri n Svenni poco prima che arrivasse il treno - egli afferma - perciò lasciai aperto il passaggio a livello » - Tre gravi imputazioni nella sentenza del giudice istruttore i i r o n e e i i o Il casellante di Rlvarolo, che lasciò aperte le sbarre del passaggio a livello provocando una terribile sciagura, è stato rinviato a giudizio sotto una triplice accusa: disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose aggravate. Al termine di una lunga ed accurata inchiesta il giudice istruttore dott. Bracchi non ha ritenuto di accogliere la tesi difensiva dell'imputato, che affermava di esser stato colpito da malore poco prima dell'arrivo del treno. La sciagura di Rlvarolo ebbe larga eco in tutta Italia, anche perché preceduta da altri tragici incidenti, che misero ancora una volta in evidenza In tutta la sua gravità il problema dei passaggi a livello. Un'autopompa con otto vigili del fuoco volontari, era partita la sera del 2 gennaio 1958 dalla sede di Rlvarolo per domare un incendio a Favria Canavese. Al passaggio a livello della ferrovia Canavesana il veicolo prosegui normalmente la marcia, dato che le sbarre erano aperte. L'autopompa stava per attraversare 1 binari, quando uno dei vigili scorse a brevissima distanza i fanali di un'automotrice, che sopraggiungeva a tutta velocità. Urlò di frenare, il guidatore tentò la disperata manovra che forse valse a rendere meno grave il disastro. Quattro dei passeggeri infatti si salvarono, pur rimanendo feriti, grazio al fatto che il veicolo non fu urtato in pieno. Gli altri quattro furono uccisi. Le vittime dell'incidente furono Giacomo Gindro, Domenico Porello, Antonio Merlo e René Sacchi; i feriti Ezio Porello, Secondo Furno, Domenico Vecchi e Domenico Milano. Il casellante, responsabile della iimiiiiiiiiimiiiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiii custodia del passaggio a livello, era un giovane meridionale, SeraUno Arcuri, di 28 anni, residente a Salassa, sposalo con una casellante della stessa « Canavesana » e padre di due bambini. L'Arcuri, che da due giorni soltanto era stato mandato al casello di Favria, fuggi subito dopo 11 disastro. Vagò per due giorni, meditando il suicidio, infine, angosciato ed limimi iiiiiiimiiiiiiiimimiiii — esausto, si costituì ni carabinieri di Rivarolo. « Quella sera ew stato colto da un capogiro e avevo perso i sensi — dichiarò nell'interrogatorio, — Quando il treno passò ero svenuto. Soltanto il rumore dello scontro mi fece riprendere i sensi ». Contro il casellante era stato subito spiccato ordine di cattura: portato in carcere, fu poi sottoposto ad un'approfondita perizia neurologica. Egli affermò di essere soggetto a frequenti malori, soprattutto da quando aveva subito un incidente che gli aveva causato un trauma cranico. Il perito neurologo concluse in favore dell'imputato, riconoscendo che 1'Arcuri poteva effettiva mente essere soggetto a deliqui Il giudice istruttore non ha però ritenuto di aderire alla test del perito, che peraltro sarà certa mente la principale arma del di fensore avv. Noja In occasione del processo. Il dott. Bracchi ha os servato che il neurologo non ave va potuto esprimere un giudizio di certezza sul presunto malore dell'Arouri, ma soltanto affermare la « probabilità ». Il casellante arrestato, Serafino Arcurl, di 28 anni

Luoghi citati: Favria, Italia, Rivarolo, Salassa