Il Teatro dell'Opera a Roma rinuncia a scritturare "divi"

Il Teatro dell'Opera a Roma rinuncia a scritturare "divi" Il Teatro dell'Opera a Roma rinuncia a scritturare "divi" Dopo l'incidente della Callas e le indisposizioni di Lauri Volpi e Di Stefano, si preferirà puntare sulle fresche qualità vocali dei giovani Roma, 28 febbraio. Giovedì scorso, per una improvvisa indisposizione del tenore Giuseppe Di Stefano, 6 stata sospesa al Teatro dell'Opera la prima rappresentazione dcll'«Andrea Chénier» di Giordano. La direzione artistica del teatro ha subito provveduto alla sostituzione di Di Stefano affidando il ruolo di Chéti ier al giovane tenore Gastone Llmarilli, che canterà stasera. Sull'argomento è interessante conoscere il pensiero del direttore dell'Opera, M.° Vitale, che ha dichiarato: « Stiamo cercando di sganciarci da ogni forma di " divismo ", perché ormai i cantanti celebrati viaggiano come pacchi postali da un capo all'altro della penisola, affrontando ruoli troppo antitetici che costringono i loro organi vocali a un continuo e dannosissimo " surmenage ". Essi arrivano il più delle volte stanchi e non possono neppure sostenere le necessarie prove di assieme "in voce"; costituendo sempre una incognita per quanto si riferisce al loro rendimento effettivo. « Abbiamo pensato cosi di avvalerci della prestazione di elementi giovani, di cui slamo sempre alla ricerca per mezzo di quotidiane audizioni, e quando li troviamo siamo ben lieti di farli conoscere. Naturalmente per questa presentazione è necessaria la collaborazione diretta dei direttori di orchestra, i quali, troppo spesso, preferiscono " puntare " sulle cosiddette celebrità, che nel caso di una prestazione inferiore alla aspettativa pagano di persona, col proprio nome e con la propria notorietà, mentre un esito non del t/utt" soddisfacente di un giovane attirerebbe su di loro e sulla direzione artistica gli strali dei critici e del pubblico più esigente. c II maestro Gabriele Santini ha affiancato questa mia iniziativa con l'autorità del suo nome e con la competenza a tutti noi nota: per esempio ci ha consigliato per " Carmen " l'utilizzazione di un tenore giovanissimo che aveva interpretato a Firenze, nel corso della stagione del Maggio, la «Turandoti» di Puccini, Gastone Llmarilli. Lo abbiamo sottoposto ad una audizione approfondita e abbiamo riscontrato in lui, oltre a qualità vocali d'eccezione, un senso di disciplina e un entusiasmo che gli hanno consentito di riscuotere nel ruolo di " Don José " deHa " Carmen ", un successo personale a fianco di artisti del nome di Giulietta Simionato e Gian Giacomo Guelfi. « Ora non è difficile preconizzargli un grande avvenire e siamo stati ben lieti di avergli assicurato non solo tutto il periodo invernale presso il Teatro dell'Opera, ma anche quello estivo alle Terme di Caracalla e l'inclusione nel cartellone del prossime anno. « Se riusciremo a creare la concorrenza anche nel settore artistico, questa servirà da calmiere alla corsa pazza dei " cachets " oggi imposti da quelle celebrità che fanno capo ad agenzie teatrali non Certo scrupolose e disinteressate ». r. s.

Luoghi citati: Firenze, Roma