Chiese del denaro per evitare una denuncia

Chiese del denaro per evitare una denuncia Vn avvocato processato a Casale Chiese del denaro per evitare una denuncia Ricevette 100 mila lire per tacitare una guardia offesa da un autotrasportatore - Le richieste del P. M.: 5 anni al professionista, 3 all'agente (Dal ìiostro corrispondente) Casale, 26 febbraio. Un clamoroso processo è incominciato stamane dinanzi al nostro tribunale contro un avvocato del foro casalese, una guardia comunale di Mirabello Monferrato ed un autotrasportatore di questa città. L'avvocato è Mario Milano di anni 31, con studio legale di procuratore in vìa Bruna 7 della nostra città, ma con domicilio a Mirabello Monferrato dov'è nato: egli è imputato, con il suo compaesano, la guardia municipale Pietro Allara di anni 38, di concussione aggravata dal concorso di più persone; invece l'autotrasportatore, Marcello Musco, di Casale, è accusato di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. La vicenda risale al 21 settembre dell'anno scorso. Il Musco, al volante di un.autocarro, era diretto a Napoli, ma nell'att. aversare il paese di Mirabello Monferrato venne fermato dalla guardia Allara per fari spen ti. Pare invece che le luci, al meno in parte, fossero accese, e fu così che l'autista e la guardia ebbero un'accanita discus sione; l'Allara, però, dalla pie cola infrazione per i fari, ripiegò subito sul divieto prefettizio vigente in quel giorno — era domenica — circa il trasporto con autocarri, ma il Musco impedì alla guardia di prendere indicazioni sulla targa. Per l'intervento di alcune persone, l'incidente parve chiuso e l'autotrasportatore continuò il suo viaggio; ma cinque giorni dopo, di ritorno da Napoli, si preoccupò di sapere se era stato denunciato per la contravvenzione. L'Allara gli rispose che aveva incaricato il proprio legale, avv. Mario Milano, di sporgere denuncia contro di lui p°r oltraggio, resistenza e violenza a tutore dell'ordine. Secondo l'accusa, l'avv. Milano, d'accordo con l'Allara, per circa un mese e mezzo tenne sospesa sul capo del Musco la minaccia della denuncia all'autorità giudiziaria, e ciò allo scopo di costringerlo a versare centomila lire, per ipotetici danni morali, alla guardia comunale. Il Musco, consigliato dal suo legale, narrò la vicenda ai carabinieri: fu così preparata una trappola. Un giorno l'autista, incontrato l'avv. Milano in un caffè, gli comunicò di avere finalmente deciso di aderire alla richiesta fattagli delle centomila lire, versando come primo acconto una banconota da diecimila lire; più tardi avrebbe provveduto al saldo. L'11 novembre poi, su appuntamento, si recò nello studio dell'avv. Milano per consegnargli gli altr' nove biglietti da diecimila lire, ma non appena egli ne uscì vi entrai uno i vice-brigadieri dei carabinieri Giunta e Fabiani, autorizzati a perquisire lo studio. Colto in flagrante, il professionista fu arrestato e la sera stessa egli veniva rinchiuso nelle carceri giudiziarie di Casale con la guardia Allara; successivamente essi venivano rimessi in libertà provvisoria. Il procuratore dott. Porta ha chiesto lg seguenti condanne: all'avv. Milano 5 anni di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici e 30.000 lire di multa, alla guardia Allara 3 anni e 4 mesi della stessa pena e 25.000 lire di multa, al Musco, per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, complessivamente un anno e tre mesi. La sentenza è attesa per oggi. e. d. a.