Neil'«affare Lacaze» si inserisce la morte misteriosa di una miliardaria

Neil'«affare Lacaze» si inserisce la morte misteriosa di una miliardaria Neil'«affare Lacaze» si inserisce la morte misteriosa di una miliardaria Era padrona di una società americana interessata alle miniere di Domenica Walter - Spirò a Parigi mentre era a teatro con i personaggi dello scandalo attuale - Dall'America si chiede l'autopsia: [u avvelenala? (Nostro servizio particolare) Parigi, 19 febbraio. Mancava un morto all'imbrogliatissima faccenda LacazeGuillaume per complicarla ancor di più, ed ecco che l'hanno trovato: il commissario di polizia Clot, della brigata criminale, indagherà sulle circostanze del decesso della miliardaria Margaret Thompson Biddle, avvenuto improvvisamente a Parigi nella notte fra il 7 e 1*8 giugno 1936 dopo una serata di gala trascorsa al Teatro dell'Opera In compa gnia della signora Domenica Walter, del dottor Maurice Lacour e del signor Jean Lacaze. La società americana «Newmont Mìnning Corporation >, di New York, di cui Margaret Biddle era la più forte azionista, ha infatti incaricato l'avvocato parigino Tixier-Vignancourt di rivolgersi alla giustizia francese e di chiedere eventualmente l'autopsia del cadavere. La signora Biddle era una donna molto misteriosa. Vedova di un principe polacco, si era risposata con un diplomatico americano che fu amba sciatore a Varsavia e, durante la guerra, rappresentante del suo paese presso i governi in esilio a Londra dei piccoli Stati occupati dalla Germania: alla fine del conflitto divorziò e venne a stabilirsi a Parigi, do ve si fece accreditare presso il governo francese come corrispondente di vari periodici, quali il « Ladies Home Jour nal » e « Realités >, e ancor og gi coloro che l'hanno conosciuta si domandano perché volesse ad ogni costo farsi pas sare per giornalista. Non aveva bisogno di lavo rare, infatti, poiché il padre, re americano del rame e fon- datore della « Newmont Minning Corporation » le aveva lasciato una fortuna valutata a duecento miliardi di lire. La ricchissima giornalista comperò un palazzo settecentesco nella rue La Cases e un'altra villa a Fontainebleau : nel primo, sito nel quartiere delle ambasciate e dei ministeri, riceveva il « tout-Paris » politico e industriale, tutti sbalorditi dai camerieri in livrea rosso-blu, dalla straordinaria collezione di quadri moderni, dai portaceneri d'oro massiccio ed anche attratti dal fascino dell'americana. Frequentavano assiduamente i suoi salotti i successivi capi di governo della Quarta Repubblica, 1 duchi di Windsor, che ella chiamava familiarmente coi loro nomi di battesimo, il generalissimo atlantico Gruenther, e anche la signora Walter, il dottor Lacour e Jean Lacaze. La Biddle era considerata una grandissima amica della Francia fino al giorno in cui, durante un pranzo a cui par tecipavano parecchie altissime personalità, una di queste, militare, si accorse che sotto il tavolo c'era un apparecchietto molto ben camuffato, grazie al quale tutte le conversazioni venivano registrate. In qualità di proprietaria della maggioranza delle azioni della « Newmont Minning », società di miniere di piombo e zinco, e dato l'interesse che il Marocco ave va per i capitali americani, la signora Biddle s'interessava alle miniere di Zeli"già. di cui 1 architetto Jean Walter aveva fondato la società ed cui il Lacaze era 1 amministratore. | Questi aveva bisogno di capi- tali e la Biddle glieli forni comperando una notevole 1 quantità di azioni, chi dica il 49% e chi il 37%: ciò avveniva pare, nel 1955. Un anno dopo la miliardaria I moriva: si era recata al Tea-itro dell'Opera per la rappre-j sentazione data in onore dei sovrani di Grecia, in visita uf- ?a^lSPra^ bra, di ottimo umore e in buo-ina salute. Alla fine dello spettacolo lasciò gli amici, fra cui il dottor Lacour, la signora Walter e il signor Lacaze, e tornò a casa accompagnata dall'ambasciatore di Norvegia, il quale bevve con lei un ultimo whisky. Alle tre di quella stessa notte morì e l'improvviso decesso provocò vivo stupore. Le circostanze esatte della morte sono ancora controverse: c'è chi dice che, sentendosi male, fece chiamare il prof. Gauddard d'Allines, ed altri, invece, che il medico giunse quando era già morta. Fatto \sta che il permesso di tumula-zione venne regolarmente ri- lasciato e fu detto che la si- gnora Biddle era deceduta peremorragia cerebrale. Il cada vere venne imbalsamato e ciò\rese necessario il prelievo del le viscere, che perciò non esi stono più. Sarebbe quindi dif ficile stabilire mediante l'au topsia se la miliardaria fu av velenata. Che cosa ha indotto la Newmont Minning » a chiede- re ora che sia fatta un'inchie sta sulle circostanze di quella morte? Viene riferito oggi un fatt curioso: la scrivania del ,a sisnora BjQQ,e fu trovata in disordine Evidentemente qual Lunn ,-aveva messa S03S|,pra ,„ fretta furia rome se avHes. j se voluto cercare quaiche do¬ cumento importantissimo 1. m.

Persone citate: Cases, Clot, Domenica Walter, Jean Lacaze, Jean Walter, Margaret Biddle, Margaret Thompson Biddle, Maurice Lacour, Windsor