Scompaiono a Londra «boutiques» e negozi per lasciare il posto ai «grandi magazzini» di Riccardo Aragno

Scompaiono a Londra «boutiques» e negozi per lasciare il posto ai «grandi magazzini» Prime conseguenze della produzione di massa Scompaiono a Londra «boutiques» e negozi per lasciare il posto ai «grandi magazzini» Sono assai più economici: il cliente si serve da solo e può comperare di tutto - Le farmacie vendono anche generi di toeletta, macchine fotografiche, proiettori cinematografici - Nei villaggi inglesi si torna all'emporio unico, dove si acquista tutto per la casa (Dal nostro corrispondente) Londra, 19 febbraio. I piccoli negozi vanno rapidamente scomparendo dalla vita britannica. In ogni quartiere di Londra, nel corso degli ultimi anni, si sono viste sparire le palizzate di legno di-\ nanzi alle file di botteghe tradizionali che ricordavano i tempi di Dickens. Un minti¬ scolo quadrato nel quale una\vecchietta si muoveva con po- jsaia lentezza fra scatole pie-[ne di filo di ogni tipo, ogni forma e ogni colore, con qualche pizzo arrotolato in una bacheca e qualche cartina di bottoni; uno sgabuzzino pieno di dolci, cioccolato, liquirizia e caramelle di tre o quattro nazionalità diverse; un calzolaio che aveva in vetrina alcune paia di scarpe di misura inverosimile, probabilmente ifl o .'18, con accanto un paio di miniature altrettanto grottesche; lo sgabuzzino della ferramenta dove ancora si trovavano quei begli oggetti di ottone massiccio cosi squisitamente inglesi nel peso, nel luccicore e nella forma tradizionale, hanno fatto posto — dopo un congruo periodo di sei mesi di « lavori in corso » — ad un « supermercato » di grandezza media. I negozietti di abbigliamento che offrivano un paio di ca- \micette di cotone, due o tre. modelli di maglia di Iannicon qualche pretesa di buon\gusto, evidentemente copin-\ti da qualche rivista femmi.\nile, sono quasi completa- Rmente scomparsi. In (arma-\eia ormai non si vanno a comprare soltanto i medicina-]li, ma anche tutti i generi iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiriitiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii di toeletta, tutti i generi foto grafici compresi addirittura iproiettori cinematografici, moi.\ti generi di cartoleria e quasi sempre, al primo piano, c'è la biblioteca circolante. Anche \ ne! villaggi dì campagna la società inglese sta tornando rapidamente alla formula che era tipica dei villaggi dei pionieri americani: un unico grande emporio dove si compra praticamente tutto quello che può servire in casa, dalle pentole al sale e allo zucchero, dai fiammiferi alle polveri per lavare, dai quaderni per gli \scolar' alle P<le Per la radio, jrfa"a frutta e verdura allo [scatolame, dal gelato agli attrezzi del giardino. In certi rioni il numero dei negozi è già dimezzato. In alcuni villaggi il negozio ha assorbito perfino l'ufficio postale che, fra l'altro, ha anche la funzione di cassa di risparmio, di ufficio per le licenze d'automobile e di trattore, e serve soprattutto a spedire al momento opportuno le scommesse al Totocalcio. Questa scomparsa del nego\eicito in Gran Bretagna non è il risultato di una pianificazione razionale dei servizi distributivi del paese, ma è la conseguenza del grande fenomeno chiamato produzione di massa. A poco a poco i negozietti con poco assortimento e con una, due o tre persone da mantenere su un meschino bilancio, non possono sussistere economicamente. I clienti — che con una breve gita nel pia vicino centro hanno occasione . , i'1' rendersi conto della varietà \deUa-merce disponibile, a prez\zo sempre più conveniente — \sono insoddisfatti. I padroni, Rattristati dai magri proventi, \l° *°no "nche/lLv"'1-. ,. Tel campo dell'abbi gliamen]*"' a,i esempio, c'è una ditta che si è specializzata nella manifattura e vendita di indu- Szmldfadccludazsmv"}«f. economici che Produce \"U'lncirca otto milioni di abiti ^per donna all'anno. Sono abiti\di cotone, di lana o di filato -artificiale che costano in me dia sulle seimila lire italiane l'uno. Questi modelli sono semplici, ma di gusto — perfino una grande sarta italiana è stata presa a contratto per fornire ogni anno una dozzina [di modelli — e l'assortimento ìdelle misure è tale che anche\la creatura più esile e la massaia più formosa possono trovare l'indumento adatto. Non vi è sarta o sartina che possa reggere questa concorrenza. E d'altra parte non vi è cliente che non trovi nella catena di quasi trecento negozi di questa ditta, in ogni parte del I paese, qualche indumento che i'e sia utile. j Perfino i negozi di ferramen- \ fa hanno mutato aspetto. Non esistendo più la tradizionale i""' ed elettricisti che andava no a comprare qualche oncia di chiodi o un nuovo martello o qualche decina di metri di filo, questi negozi si sono riorganizzati per un nuovo tipo di clientela: il privato cittadino che, per conto suo, non può più contare sul falegname, sull'elettricista o sull'operaio tutto fare per le piccole riparazioni di cui ha bisogno in casa. Occorre che il privato cittadino faccia da sé, e per- ciò egli si va equipaggiando con mia cassetta di arnesi, e \ perciò il negozio di ferramen\ta „n 0ffre ora un'intera gam „,„ di arnesi da lavoro: dal , , , , , ! b""co ^falegname comple [tornente elettrificato (che ogni ò\professionista si è organizzato a in garage), alle « gambe da tavolino in tutti gli sfili», alle colle per far aderire i plastici al legno, ai rulli per ridipingere le stanze di casa, ai < bordi di gomma per eliminare le [fessure* che spifferano in n a ogni casa inglese Per ogni gruppo di negozi di dieci, venti e trent'anni fa, nel mondo inglese d'oggi si va rapidamente sostituendo un « emporio ». / generi di empori sono quattro o cinque e non di più. Quelli fondamentali sono l'emporio alimentare e quello degli indumenti. Sonó questi due grandi negozi, di stile e forma completamente nuovi che danno oggi l'impronta al distretto residenziale. Questi due empori fondamentali vengono sempre accompagnati dall'equivalente del drug-store americano che comprende generi farmaceutici, generi da toeletta, cartoleria, fotografia, dolciumi e una varietà di altri prodotti, dalle spazzole per le unghie ai gioielli falsi, fino ai romanzetti popolari che attraggono soprattutto la clientela femminile durante le ore di lavoro. Per le spese più importanti — come i mobili, i tappeti, i tendaggi, le tappezzerie e la biancheria di casa, i grossi arnesi da cucina, gli attrezzi da giardino — l'inglese prefe risoe ormai recarsi in città e comp'ere una visita ad alcuni dei grandi magazzini. Questi hanno chiaramente la funzione di palazzi di esposizione e vendita: non soltanto non c'è obbligo di acquisto, ma un visitatore raramente viene avvicinato da un commesso o da una commessa, se egli non indica chiaramente di voler essere servito. Questa immensa semplificazione del sistema distributivo, che si sta verificando in un lento processo spontaneo in Gran Bretagna, ha una enorme importanza per l'economia del Paese: riduce spesso sensibilmente i prezzi delle merci che giungono al consumatore perché forza tutto il mercato al livello del sistema commerciale più efficiente — quello dei grandi complessi commerciali a catena — e nello stesso tempo offre ai fabbricanti la . -. produzione ^er \m.°lt0 vasta e molto Mandar -'Uzzata Il sistema, evidentemente,, riduce il numero di coloro che sono impiegati in attività itti li ma essenzialmente «non produttive-». Fra l'altro, un numero sempre più grande di [questi empori si va organiz ìzando enza commessi: il clien\te si serve da solo di merci dai prezzi opportunamente segnati, e non ha contatti altro che con la cassiera che gli fa il conto all'uscita. Questa semplificazione del sistema di produzione e di distribuzione di generi di largo consumo, non ha soltanto un effetto benefi- co sull'economia del Paese, ha. Aanche un importante effetto sociale. Essa limita i capricci della clientela, abitua l'individuo ad un generico principio di uguaglianza e, soprattutto, a poco a poco distoglie le menti da quella curiosa e profonda differenziazione degli individui che viene troppo spesso ottenuta attraverso gli oggetti che costoro posseggono e che, in certe comunità, diventa quasi ossessiva. Riccardo Aragno (duludnseddcniiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin

Persone citate: Dickens

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra