Si sarebbe uccisa la ragazza annegata con mani e piedi legati

Si sarebbe uccisa la ragazza annegata con mani e piedi legati Maria Rizzi, la giovane annegata nel Lambro (Te Como, 19 febbraio. Il perito anatomo-patologo dell'ospedale Sant'Anna prof. Giovanni Nazari ha proceduto nel pomeriggio d'oggi, alla presenza del Sostituto Procuratore della Repubblica dottor Mazzamuto, all'esame necroscopico del cadavere di Maria Rizzi, la giovane di Veduggio Milanese che nel pomeriggio di ieri era stata trovata cadavere nel fiume Lambro a poche centinaia di metri dal paese di Nibionno, al confine tra la provincia di Como e quella di Milano. L'esame necroscopico ha potuto stabilire con quasi certezza che la giovane si è tolta la vita. Il suo corpo era stato ripescato dal fiume con le mani ed i piedi legati: era giustificata quindi l'iipotesi formulata in un primo tempo che la ragazza fosse rimasta vittima di un delitto. Invece già nella serata di ieri gli accertamenti eseguiti dai carabinieri e dal Procuratore della Repubblica avevano consentito di stabilire che la giovane, quasi certamente in preda ad una grave crisi di sconforto, si era gettata nel fiume, dopo essersi legata le caviglie con -1 legacci delle scarpe ed essersi arrotolata attorno alle braccia una sciarpa bianca. Gli accertamenti eseguiti dal perito hanno confermato le ipotesi formulate ieri, subito dopo il rinvenimento del cadavere: Maria Rizzi, trovato il coraggio in lunghe sorsate di grappa (a poche decine di meti dal luogo elera anche, oltre alla bicicletta e al cappotto della ragazza, una bottiglia di grappa vuota) si è gettata nel fiume. Sul suo corpo non è stato trovato alcun segno di violenza ed è caduta definitivamente anche la supposizione secondo la quale la giovane sarebbe stata gettata nel fiume quando era già cadavere (e non sarebbe stato necessario quindi legarle le braccia per impedirle di nuo tare): infatti il prof. Nazari ha stabilito con esattezza che la morte è stata provocata da asfissia per annegamento. Nella giornata d'oggi comunque i carabinieri di Lambrugo e della squadra di polizia giudiziària di Lecco hanno continuato ad interrogare i familiari della vittima e il suo fidanzato, Giovanni Malanchini, per poter stabilire quali fossero i motivi che hanno provocato nella giovane la decisione di togliersi la vita. Si ha ragione comunque di ritenere che non sarebbe avvenuto negli ultimi giorni un avvenimento ben definito tale da indurre la ragazza ad uc cidersi: essa infatti già da qualche tempo appariva In preda ad un'assoluta sfiducia nell'avvenire. Questo suo pessimismo sarebbe stato provocato da particolari disturbi nervosi; è per questa ragione che il Procuratore della Repubblica ha voluto sentire attentamente 11 medico che negli ultimi tempi aveva in cura la ragazza. Si sarebbe uccisa la ragazza annegata con mani e piedi legati £' questo il responso del perito medico legale

Persone citate: Giovanni Malanchini, Giovanni Nazari, Maria Rizzi, Mazzamuto, Nazari

Luoghi citati: Como, Lambrugo, Lecco, Milano, Nibionno