Atmosfera inquieta a Bolzano mentre i tirolesi cominciano le manifestazioni per Andrea Hofer di Giovanni Giovannini

Atmosfera inquieta a Bolzano mentre i tirolesi cominciano le manifestazioni per Andrea HoferIl ricordo dell*insiirrezione contro Napoleone offre pretesti all'irredentismo Atmosfera inquieta a Bolzano mentre i tirolesi cominciano le manifestazioni per Andrea Hofer Misure precauzionali di polizia in tutta la Regione: non si tollereranno violenze o intrazioni alla legge - Non si sa ancora se i membri della Dieta di Innsbruck si presenteranno alla frontiera per partecipare all'odierno raduno (Dal nostro inviato speciale) Bolzano, 18 febbraio. Bolzano è probabilmente l'unica città italiana nella quale anche in questo dopoguerra si sia sempre ritenuto opportuno far vegliare giorno e notte il monumento alla Vittoria da un paio di carabinieri. Stanotte però di mitili in scruterò ce ne sono parecchi in tutti i punti: le autorità di polizia hanno evidentemente preso le necessarie misure in vista della giornata di domani ed in particolare della manifestazione in Castel Guncina, sopra Bolzano, che segnerà l'inizio ufficiale delle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario della insurrezione tirolese capitanata da Andrea Hofer contro gli eserciti napoleonici. Altre volte — ed alludiamo soprattutto al raduno di due anni addietro a Castel Firmiano — iniziative del gruppo di lingua tedesca hanno dato luogo ad eccessi intollerabili di pretta marca irredentistica; e gli eccessi possono non giustificare, ma provocare reazioni. 11E ( 1MIMIE19111111 [ I Ti 111111111111M11 f ( 11T111111 ! Ie1EI r M l a e i a e Si parla stasera di un manifestino del msi, nel quale si invitano gli italiani a « porgere il saluto che meritano » agli ospiti austriaci invitati a Castel Guncina: sembra che il foglietto non venga diffuso e che i dirigenti neofascisti si dichiarino soddisfatti della proibizione di entrare in ItaUà nei confronti degli austriaci Tschiggfrcy e Oberhammer, rispettivamente capitano o capo del governo tirolese e presidente della Volkspartei di Innsbruck. Quali che siano le intenzioni dei vari gruppi, le autorità italiane sono fermamente e giustamente decise a non tollerare nessuna infrazione né alla legge né alle norme della civile convivenza democratica. Tornando dopo una decina di giorni soltanto a Bolzano, è impossibile non avvertire come l'atmosfera si sia fatta più pesante. Il fermo alla fronUera del signor Oberhammer ha incontrato il consenso dell'elemento italiano, il quale rileva soprattutto come l'esponente della Sud-Tiroler Volkspartei austriaca avesse lanciato, il M1111 [ M1111 II I Illlllllllllllllllllllllllllllllllllll giorno prima da Innsbruck, lo slogan « autonomia o autodecisione > per la provincia italiana di Bolzano, e come pertanto la sua presenza alle manifestazioni di domani avrebbe inevitabilmente avuto un intollerabile significato politico. Negli stessi ambienti si plaude quindi al provvedimento che viene interpretato cerne indice di un più fermo atteggiamento da iiarte del nuovo governo italiano. Da parte della Volkspartei si protesta naturalmente contro il < sopruso >: il signor Oberhammer, si dice, non ha potuto recarsi dalla moglie convalescente a Merano e non potrà intervenire domani ad una manifestazione dì carattere puramente storico, indetta non da un partito ma dall'amministrazione provinciale di Bolzano (che è controllata da una maggioranza assoluta della Volkspartei^. Sapremo solo domattina se in segno di protesta i membri della Dieta di Innsbruck rinunceranno o meno a passare il Brennero e a scendere a Bolzano. Dovrebbero essere fra tutti, giornalisti al seguito compresi, una cinquantina di persone. In ogni caso la manifestazione avrà ugualmente luogo — come già ci aveva precisato due settimane addietro il dottor Magnago, presidente della S. V. P. — e ni prenderanno parte circa trecento persone fra consiglieri della provincia, sindaci ed esponenti della zona, ai quali ò stato da tempo recapitato il cartoncino di invito (redatto soltanto in lingua tedesca, il che è sembrato quanto meno scortese in una provincia bilingue). Vi sarà una serie di discorsi dello stesso dottor Magnago, dell'ing. Pupp, presidente del Consiglio provinciale di Bolzano, e di numerosi altri, compreso qualcuno degli austriaci, se arriveranno. Al termine della cerimonia tutti saliranno in macchina e si dirigeranno in corteo in vai Passiria, a San Leonardo, dove deporranno una corona di fiori al Maso Sand, casa natale di Andrea Hofer. Le manifestazioni proseguiranno il giorno dopo ad Innsbruck nella mattinata con una funzione religiosa nella chiesa dov'è sepolto l'eroe tirolese, nel pomeriggio con la riunione plenaria . del « Berg Isel Bund » — associazione irredentistica eh- prende il nome dalla montagna dove Hofer ottenne una delle sue più grandi vittorie — e nel corso della quale dovrebbe prendere la parola anche un noto esponente della S. V. P. altoatesina, il signor Vollger, sul tema: «.Presente e futuro del Sud-Tirolo ». Il programma delle celebrazioni si svolgerà poi, com'ò noto, per un anno intero al di qua e al di là del Brennero. Già, stasera intanto qualche bagliore appare sulle alture in tutto l'Alto Adige, qualcuno sta facendo lo prove dei falò cho domani notte brilleranno a migliaia a cavallo della frontiera in Italia e in Austrwi Sono gli stessi falò che centocinquanta anni addietro apparvero d'improvviso, misteriosi e paurosi, alle truppe franco-bavaresi napoleoniche che, in guerra con gli austriaci di Francesco II, occupavamo o transitavano per il Tiralo. E' auspicabile che questa volta non vogliano far paura a nessuno: con la fine dell'ultimo dittatore tedesco, oppressori da queste parti non risulta che ne siano rimasti. E se inuece vogliono davvero ardere solo in onore di Andrea Hofer, ad essi guarderanno tutti con lo stesso spirito d'ammirazione verso chi seppe battersi e mo¬ rire per la libertà, non esisten-do una libertà per ogni singola stirpe, razza o gruppo, m/i la libertà che è unica1 per la umanità imiterà. Alla Volkspartei quindi la scelta fra celebrare sinceramente l'eroe e trarne protesto per rinvigorire la più anacronistica delle beghe. ■ ■ Giovanni Giovannini

Persone citate: Andrea Hofer, Berg, Francesco Ii, Hofer, Magnago, Maso Sand