Oggi il giuramento nelle mani di Segni

Oggi il giuramento nelle mani di Segni Oggi il giuramento nelle mani di Segni / Sottosegretari sono quattro in più rispetto al ministero Fanfani - L'on. Scalfaro agli Interni (Nostro servizio particolare) Roma, 18 febbraio. Il Consiglio dei Minlstr' ha nominato questa sera altri 37 Sottosegretari — quello alla Presidenza, on. Russo, è stato nominato ieri — di modo che il governo Segni risulta composto da 59 persone: 21 ministri e 38 Sottosegretari. Questi ultimi — quattro in più che nel governo Fanfani — sono tutti uomini, ad eccezione della on. Gotelli. La regio ne più favorita è la Sicilia, con 5 deputati, seguita dal Piemonte, dalla Lombardia, dal Veneto e dalla Campania con 4 ciascuno. I nuovi Sottosegretari giureranno domani al Viminale nelle mani di Segni. All'pn Scalfaro verrà forse data una ampia delega da Segni per il Ministero dell'Interno. Il governo si presenterà alla Camera martedì mattina alle 10, e subito dopo, sempre nelia mattinata, Segni leggerà al Senato il suo discorso programmatico. A Montecitorio il dibattito comincerà nel pomeriggio di martedì e dovrebbe esaurirsi entro giovedì, o, più probabilmente, entro venerdì. Nel primo caso si darà inizio al dibattito in Senato già venerdì; altrimenti la discussione verrà rimandata alla settimana seguente. Nel suo discorso il Presidente darà particolare rilievo a que3tl problemi: Politica estera — Riconferma della fedeltà alla linea atlantica su tutte le questioni di attualità, e particolarmente su quella di Berlino. L'Italia non chiederà di partecipare all'eventuale conferenza sulla Germania, se ad essa parteciperanno soltanto i « quattro Grandi »; altrimenti si appellerà alla promessa fattale dagli occidentali nel l'aprile scorso durante la seduta del Consiglio atlantico di Copenaghen. Riaffermazione del desiderio di mantenere buoni rapporti con tutti i popoli del Medio Oriente, senza alcun accenno alla possibilità di interventi economici in queste zone; e ciò significa che i progetti per un contributo italiano alla costruzione della diga di Assuan non verranno ripresi. Affermazione della necessità di estendere gli scambi coni mercialì con tutti i Paesi, compresi quelli di oltre cortina. In sede di politica estera non verrà fatto alcun accenno al problema dell'Alto Adige che l'Italia considera una questione interna, nella quale non riconosce ad altri Paesi il diritto di intervenire. Politica interna — Affermazione d'una netta chiusura verso ì socialisti ed i comuni stì a sinistra, verso i missini a destra, i cui voti non verranno richiesti o conteggiati ai fini della maggioranza. Do vrebbe, invece, essere apertamente richiesto il voto dei liberali; e probabilmente Segni farà anche un aperto invito ai socialdemocratici ed ai repubblicani perché giudichino il governo dagli uomini che lo compongono, e soprattutto dal programma. Egli sottolineerà che non verrà abbandonata la politica di progresso sociale, di contenimento dei prezzi, di massimo impiego della mano d'opera nell'industria e nella agricoltura; e dirà che, di conseguenza, i partiti di centro-sinistra non dovrebbero aver ragione di rifiutare la fiducia. Polìtica economica — Verrà B111 k [ 11111111M11 i IM ri 1141111111 i 111 1 ] 111111 ■ 11111 riconfermata la difesa della lira e sarà programmata una azione per armonizzare e non contrapporre l'iniziativa privata e quella statale. Segni dovrebbe annunciare un nuovo sforzo per far sorgere Industrie-base (e particolarmente un impianto siderurgico) nel Mezzogiorno, dove già una delle grandi società italiane darà inizio alla fine del mese alla costruzione del più grande e moderno' complesso petrolchimico d'Europa, che avrà sede a Brindisi. Il governo si propone di sostenere 11 programma delle strade, delle autostrade e dell'edilizia in modo da tonificare anche le industrie private che hanno particolarmente sofferto della congiuntura. Non appaiono fondate — e lo conferma stasera una agenzia ufficiosa — le voci sulla imposta cedolare sui tìtoli e sulle obbligazioni, che, per quanto riguarda le azioni, avrebbe trovato compenso nella possibilità lasciata allo azionista di sottrarsi alla nominatività, come avviene in Svizzera. Verrà confermata l'emissione dì un prestito di almeno cento miliardi da utilizzare soltanto in parte per far fronte alle richieste degli statali e altrimenti per investimenti produttivi. Per gli statali Segni si dice sicuro d'arrivare al più presto ad un accordo, anche perché è sensibilmente diminuito l'indice del costo della vita. Ma il governo manterrà fede all'impegno per la < scala mobile ». Le dichiarazioni programmatiche del governo saranno messe a punto dal Consiglio dei ministri In una nuova riunione, fissata per lunedì 23. e. a.

Persone citate: Fanfani, Gotelli, Scalfaro, Segni